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Lettera Mattarella al Papa: “In Ucraina calpestati i diritti umani”

Lettera Mattarella al Papa. Il Capo dello Stato scrive al Pontefice e si unisce al suo messaggio di pace

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Lettera Mattarella al Papa: “In Ucraina calpestati i diritti umani”

Lettera Mattarella al Papa. Il Presidente della Repubblica approfitta della giornata di Pasqua per rivolgere un messaggio al Santo Padre. Al centro, ovviamente, la situazione in Ucraina: “In questo tempo così profondamente inquieto – si legge nella lettera Mattarella – i più fondamentali diritti umani vengono tragicamente calpestati. Ciò avviene non solo in Ucraina, ma anche in molte altre regioni del mondo“. Mattarella definisce il conflitto in atto “somma negazione di quegli imprescindibili vincoli di fratellanza su cui si fonda l’umana convivenza” e ne annovera tra le conseguenze “lutti indicibili, famiglie separate e l’innocenza dei più piccoli e fragili“.

LETTERA MATTARELLA AL PAPA: “LO SPIRITO PASQUALE PER LA PACE”

Dal Presidente giunge poi l’invito a ritrovare proprio in questi momenti di festa il desiderio di pace: “Lo spirito pasquale – scrive – spinga le coscienze a tenere viva la speranza e saldo l’impegno per una pace fondata sulla giustizia“. E loda l’impegno di Francesco in tal senso: “Il suo messaggio instancabile a difesa della dignità della persona costituisce per credenti e non una feconda fonte d’ispirazione per impegnarsi per l’altro e verso l’altro“. L’auspicio di Mattarella è dunque che si avveri quanto invocato dal Pontefice nel corso della veglia pasquale in San Pietro: “Rifuggire dalla violenza sia accolto dall’intera famiglia umana“.

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Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

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Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!

Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.

La sequenza degli eventi

Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.

Le implicazioni per la sicurezza

Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?

Fonte Verificata

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Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

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Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.

I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.

Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.

Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.

Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.

Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.

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