Cronaca
Ilaria Cucchi ai famigliari di Serena Mollicone, “Io 13 anni di processi, non mollate. Siamo tutti condannati”

Ilaria Cucchi alla famiglia Mollicone, “Non mollate, ma il prezzo sarà alto”
Ilaria Cucchi commenta e sprona la famiglia di Serena Mollicone a non mollare e andare avanti alla ricerca della verità.
“A coloro che stanno cercando la verità sull’assassinio di Serena dico con tutto il cuore: non mollate mai e non smettete mai di credere nella Giustizia anche se il prezzo che state pagando sarà altissimo, ma già lo sapete. Non so se augurarvi di fare la mia vita ma non si può dimenticare ciò che è stato fatto alla vostra bellissima ragazza. Siamo tutti condannati. Tutti noi”. (Leggi l’articolo sulla sentenza).
Ilaria Cucchi (qui il suo libro), sorella di Stefano deceduto nel 2009 per le ferite riportate dalle forze dell’ordine, aggiunge commentando la sentenza del delitto di Serena Mollicone “E’ un altro nome che evoca giustizia. Anzi ingiustizia. Quel che sappiamo è che che coloro che l’hanno uccisa non hanno ancora una identità scritta su una sentenza di condanna. Mi dicono che sono in molti a scrivere sul web il mio nome dicendo che ‘ci vorrebbe Ilaria Cucchi’. Io li ringrazio ma io sono stata soltanto e sono e sarò sempre la sorella di Stefano.
È vero, non mi sono mai arresa. 13 anni di processi, oltre 150 udienze e 16 gradi di giudizio e non è ancora finita. Di fatto io e la mia famiglia siamo condannati ad un vero e proprio ergastolo giudiziario anche se gli assassini di Stefano oggi sono ben noti e stanno in carcere. Non ho alcuna autorità per parlare di altri processi. Posso solo dire che da sola non avrei potuto fare nulla. Senza Fabio e poi tanti altri non sarei andata da nessuna parte”.
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Cronaca
Guido D’Ubaldo confermato presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio

Il mondo del giornalismo è in crisi, con fake news che volano come mosche su un banchetto di politici corrotti, e ora i giornalisti del Lazio eleggono Guido D’Ubaldo come presidente per un altro mandato – chissà se riuscirà a distinguere il vero dal finto in questa giungla di penne vendute e notizie preconfezionate. #OdgLazio #GiornalismoInCrisi #FakeNewsAlert #MediaMess (278 caratteri)
Nuove nomine al Consiglio
Il nuovo Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio si è insediato il 14 aprile, con elezioni che hanno visto una maggioranza schiacciante. Guido D’Ubaldo è stato confermato come presidente, forse perché è l’unico che sa gestire il circo mediatico senza troppi casini. Al suo fianco, Roberto Rossi come vicepresidente – un duo che promette di essere più stabile di un governo italiano. La segretaria è Serena Bortone, e Anna Laura Bussa è la tesoriera, pronta a tenere d’occhio i conti mentre i colleghi inseguono scoop.La squadra completa
A completare il consiglio regionale, che resterà in carica per i prossimi tre anni, ci sono i professionisti Sara Menafra, Carlo Picozza e Francesco Repice – speriamo non siano solo una banda di chiacchieroni. I consiglieri pubblicisti sono Manuela Biancospino e Nicola Di Stefano. D’Ubaldo, al suo secondo mandato, ha una carriera piena di incarichi, tra cui consigliere e segretario del Consiglio nazionale – ma in tempi di crisi, fa sempre ridere pensare che questi tipi possano salvare il giornalismo da se stesso.
Messaggio dal presidente
D’Ubaldo ha dichiarato: “Il mondo del giornalismo vive momenti di sfide e trasformazioni e sono convinto che, insieme, potremo affrontarle con determinazione e passione. Sono entusiasta di cominciare questo percorso con tutto il Consiglio. Voglio essere il presidente di tutti i giornalisti del Lazio. Metteremo il nostro impegno per costruire un futuro migliore per il giornalismo”. Peccato che, con l’era dei social, le parole belle non bastino a combattere i troll e i politici che manipolano l’informazione – ma almeno provano, no?
Cronaca
Achille Lauro a Piazza di Spagna, orde di fan per il concerto a Trinità dei Monti. Finale con Notte prima degli esami.

Achille Lauro scatena il caos a Piazza di Spagna con un concerto a sorpresa per il suo nuovo album “Comuni mortali”: migliaia di fan stipati come sardine, ignorando ogni regola di buon senso per una Roma che ama giocare col fuoco! #AchilleLauro #RomaPazza #ConcertoVirale
Il caos in piazza
In una Piazza di Spagna blindata e invasa da almeno duemila persone, Achille Lauro ha trasformato il cuore di Roma in un palcoscenico improvvisato. Occhiali da sole e look total black, il cantante ha dedicato il suo show alla Città Eterna, definendola “amica, amante e qualche volta nemica”. Un testo come quello del singolo “amoR”, distribuito ai fan, dipinge Roma come una musa irresistibile, ma chi se ne importa delle metafore quando la folla è già in delirio?I brani e le star romane
Lauro ha saltellato su e giù per la scalinata di Trinità dei Monti, intonando pezzi dal nuovo album come “San Francisco” e “amoR”, mixati ai suoi classici “16 marzo”, “Rolls Royce” e “Amore disperato”. Il gran finale? Una cover di “Notte prima degli esami” di Antonello Venditti, trasformata nel nuovo inno della Capitale. E tutto questo, a quanto dice Lauro, grazie al sindaco e all’assessore agli Eventi, che sembrano aver stretto un’alleanza un po’ troppo cozy con il re del palco. Dopotutto, chi ha bisogno di permessi quando la musica fa da padrona?
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