Uomo ucciso a Ostia, svolta nelle indagini. Sarebbe infatti finito nella rete dei Carabinieri colui che avrebbe esploso i colpi di pistola fatali. Per l’episodio, avvenuto lo scorso febbraio in via del Sommergibile, i militari del Nucleo Investigativo di Ostia hanno condotto in carcere un altro uomo, di 54 anni. A suo carico sarebbero stati riscontrati gravi indizi di colpevolezza di omicidio aggravato e porto illegale di armi.

A disporre la misura, richiesta dalla Procura di Roma, il GIP del Tribunale della Capitale. Si chiudono così le indagini sul delitto, avvenuto la sera dello scorso 2 febbraio nell’androne di un palazzo al civico 29. A esse, oltre agli investigatori, hanno collaborato anche i colleghi del RIS di Roma. Tutto avrebbe avuto origine da una violenta lite tra l’indagato e la vittima 47enne.

La quale, qualche ora più tardi, fu raggiunta e ferita da 11 proiettili (su 13 sparati). Alla base ci sarebbero alcuni contrasti tra la ex convivente del 54enne e l’ucciso in merito ad una casa popolare occupata in via Vincon. Dopo aver regolato il conto, il killer si sarebbe dato alla fuga in auto, scomparendo nel nulla. Il veicolo è stato poi ritrovato dai Carabinieri che all’interno vi hanno rinvenuto armi, esplosivi, uniformi e documenti falsi.