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«Portaci quei soldi, servono a Corleone»

Tony Colombo e Tina Rispoli: una telefonata dal carcere per chiedere i soldi a Corleone
L’ex vedova nera della camorra, Tina Rispoli, ha fatto una telefonata dal carcere a Tony Colombo per chiedere che le venissero restituiti i soldi che gli aveva prestato. In totale, sembra che la donna abbia dato al cantante neomelodico ben 500mila euro. Ma c’è qualcosa di losco dietro a questa somma di denaro. Si sospetta che i soldi siano il frutto di attività illecite legate alla camorra e al narcotraffico.
Non solo denaro, ma anche affari illegali. Nel 2015, Vincenzo Di Lauro, membro del clan camorristico, si associa a Tony e Tina. Insieme si dedicano al contrabbando di sigarette, affittando un capannone per stoccare il tabacco da vendere in Europa. Tuttavia, l’operazione viene scoperta dalla Finanza e il capannone viene sequestrato. Non solo, Di Lauro diventa anche socio occulto nel marchio Corleone e nel drink “9 millimetri”, oltre a gestire supermercati legati ai brand Corleone.
Ci sono anche richieste di denaro da parte di Tony a Di Lauro, che sembra essere interessato a sfruttare il successo del cantante a livello mediatico. Inoltre, si sospetta che i due abbiano anche cercato di riciclare denaro attraverso i brand Corleone.
Una partnership tra la camorra e Tony che va avanti da tempo e che coinvolge anche altre attività criminali, come gli spari contro i vetri della casa discografica del cantante.
La storia di Tony Colombo e Tina Rispoli esplode mediaticamente con il loro matrimonio in piazza Plebiscito, che li porta al centro delle discussioni popolari. Durante una di queste occasioni, Tony si è scagliato contro il parlamentare dei Verdi, Francesco Borrelli, che aveva criticato le nozze trash in piazza Plebiscito.
Ora, Tony Colombo si trova in carcere per associazione di tipo camorristico. Sarà un momento di riflessione per lui, per capire la differenza tra chi si occupa di attività lecite e chi si sporca le mani con soldi sporchi provenienti dalla criminalità.
Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
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Cronaca
Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.
Cosa è Successo
Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.
Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»
La Risposta della Comunità
Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.
L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.
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