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Incendio di Tivoli, le indagini del procuratore Menditto

Incendio ospedale di Tivoli: le indagini della Procura
La Procura di Tivoli ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo plurimo e incendio colposo in seguito all’incendio che ha causato la morte di tre pazienti all’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli.
Come riporta Fanpage, secondo il procuratore Francesco Menditto, le fiamme sono partite dal retro della struttura, dove erano accatastati rifiuti ospedalieri. Questo ha contribuito al propagarsi dell’incendio nei locali attigui, mentre i piani superiori sono stati invasi dal fumo ma non danneggiati dal fuoco.
La procura ha anche disposto il sequestro di alcune aree dell’ospedale e l’autopsia sui corpi delle vittime: due donne e un uomo, tutti di oltre ottant’anni e ricoverati in diversi reparti. L’incendio ha reso l’ospedale inagibile e i pazienti, circa 200, sono stati trasferiti in altre strutture. I familiari delle vittime cercano risposte e giustizia, mentre la polizia scientifica e i vigili del fuoco stanno conducendo accertamenti per comprendere le dinamiche dell’incendio.
Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha sottolineato l’impegno per garantire la sicurezza antincendio negli ospedali, con investimenti significativi in questo settore. Le indagini sono in corso e la Procura sta cercando di comprendere come sia stato possibile l’incendio e se ci siano state eventuali responsabilità.
Tuttavia, al momento, non sembrano esserci elementi che indichino un’origine dolosa dell’incendio, sebbene non siano esclusi malfunzionamenti dei sistemi antincendio che potrebbero aver contribuito alla gravità della situazione. I familiari delle vittime vogliono vederci chiaro e capire cosa è successo. “Mia madre era ricoverata al terzo piano – ha dichiarato a Fanpage.it il figlio di una delle vittime – I pompieri quando sono arrivati avevano il fuoco ai piedi, non riuscivano a camminare per portare via i pazienti.”
La tragedia all’ospedale di Tivoli ha generato preoccupazione e richieste di maggiore attenzione alla sicurezza antincendio negli ospedali, soprattutto considerando le particolari condizioni di fragilità dei pazienti. Gli investigatori stanno cercando di fare luce sulla dinamica e sulle responsabilità, mentre la comunità locale rimane sconvolta per la perdita delle vite e chiede trasparenza e giustizia. Fonte
Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
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Cronaca
Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.
Cosa è Successo
Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.
Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»
La Risposta della Comunità
Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.
L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.
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