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Il Tragico Episodio di Sonnambulismo: Uomo Tenta di Soffocare la Moglie e Si Lancia dal Balcone

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Il Tragico Episodio di Sonnambulismo: Uomo Tenta di Soffocare la Moglie e Si Lancia dal Balcone

La Notte del 4 gennaio 2021: Tentato Omicidio e Tentativo di Suicidio

Un tragico episodio di sonnambulismo si è verificato la notte del 4 gennaio 2021, quando un uomo affetto da questa condizione ha cercato di soffocare la moglie mentre dormiva accanto a lui. La donna si è svegliata di soprassalto e, urlando, è riuscita a far ritornare in sé il marito, che ha immediatamente tentato di suicidarsi lanciandosi dal balcone.

La Difesa della Moglie e il Processo

Nonostante la disperata azione, l’uomo è sopravvissuto alla caduta ed è attualmente sotto processo per tentato omicidio. La moglie ha dichiarato che suo marito, in stato di sonnambulismo, non sarebbe mai capace di fare del male a qualcuno consapevolmente.

I Dettagli della Notte e Precedenti Episodi di Sonnambulismo

Secondo il racconto della donna, quella notte si è svegliata con suo marito che cercava di soffocarla. L’uomo appariva in trance e non proferiva parola. Una volta svegliatosi dal suo stato di sonnambulismo, il marito si è recato nella stanza accanto e si è gettato dal balcone. La caduta non è stata fatale, ma ha portato alla drammatica scoperta dei suoi episodi precedenti di sonnambulismo.

Le Testimonianze del Passato e Le Potenziali Cause Mediche

La moglie ha ricordato che in passato il marito aveva tirato un pugno durante un episodio di sonnambulismo e aveva vagato per la casa successivamente alla sua separazione. Nonostante tali eventi, la donna minimizza la gravità e ritiene che il marito sia vittima di episodi di parasonnia non REM o di epilessia notturna, condizioni che si manifestano solo durante il sonno.

La Perizia del Giudice per le Indagini Preliminari

Il perito del Giudice per le indagini preliminari ha confermato che l’uomo potrebbe aver agito sotto l’influenza di tali disturbi, supportando la tesi della moglie.

Conclusione

Questo tragico evento mette in luce la complessità del sonnambulismo e delle sue conseguenze potenzialmente pericolose. Il caso continua a essere esaminato attentamente, mentre l’uomo è sotto processo e la moglie rimane convinta della sua innocenza.

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca

A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.

Situazione Igienica Allarmante

Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.

Reazione dei Cittadini

I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.

Intervento delle Autorità

Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione

Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.

L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.

La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.

La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.

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