News
Parsi, il noto politologo ricoverato in rianimazione: cosa gli è accaduto

Operato d’urgenza al cuore il Prof. Parsi: le sue condizioni sono gravi
Vittorio Emanuele Parsi, 62 anni, è stato vittima di un malore durante la presentazione del suo ultimo libro a Cortina. Subito dopo aver presentato il suo libro “Madre patria” pubblicato da Bompiani, ha avvertito un dolore al petto e alla schiena. Il politologo, esperto di geopolitica e ordinario di Relazioni internazionali alla Cattolica di Milano, ha richiesto immediatamente assistenza medica. Dopo il malore, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Codivilla di Cortina e successivamente trasferito a Belluno per poi essere operato al cuore a Treviso. Attualmente si trova in rianimazione e i medici oggi proveranno a risvegliarlo.
Il Prof. Parsi è un noto politologo liberale e illuminista, con una lunga carriera accademica dedicata alle relazioni internazionali, alla politica estera italiana e alla sicurezza in Medio Oriente. Ha affrontato anche tematiche importanti come l’invasione russa in Ucraina, distinguendosi come un autorevole punto di riferimento nel panorama italiano. Ha inoltre ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui la UN Peacekeeping Medal e la Croce Commemorativa per l’operazione di pace in Libano nel 2014.
Le sue condizioni sono state definite gravissime e la sua famiglia è accanto a lui in questo momento difficile. Inoltre, numerosi messaggi di solidarietà e vicinanza sono stati espressi attraverso i social media, evidenziando il suo valore come intellettuale e l’importanza del suo impegno nella lotta contro le autocrazie e i regimi illiberali. La Fondazione Luigi Einaudi e Pina Picerno, europarlamentare del Pd, sono tra coloro che hanno espresso il loro sostegno al Prof. Parsi in questo momento difficile.
La notizia è stata riportata anche da Fanpage. Le condizioni del profesore Parsi vengono costantemente monitorate e ci si augura che possa presto riprendersi.
Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
.
Cronaca
Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.
Cosa è Successo
Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.
Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»
La Risposta della Comunità
Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.
L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.
-
Ultime Notizie Roma3 giorni fa
Ultimo concerto a Tor Vergata. Buone notizie per i fan del cantante
-
Cronaca21 ore fa
Jovanotti avvia i dieci concerti romani al Palasport: dal palco un saluto per il Papa
-
Attualità1 giorno fa
È morto Papa Francesco
-
Attualità5 giorni fa
Inaugurato il nuovo tratto di ciclabile che porta a San Pietro, ma senza la presenza delle Autorità religiose. Foto