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Australian Open, spettatore insulta Djokovic: il campione perde le staffe davanti a tutti

Che cosa è successo quando Djokovic è stato insultato da un tifoso agli Australian Open
Durante gli Australian Open, Novak Djokovic si è trovato di fronte a un momento difficile durante il match contro l’australiano Popyrin a causa di un tifoso poco rispettoso. Il disturbatore ha rivolto degli insulti nei confronti del tennista, portando Djokovic a reagire platealmente chiedendo al disturbatore di affrontarlo direttamente sul campo. Questo episodio ha portato il numero uno del mondo a esprimere la sua frustrazione riguardo agli insulti ricevuti e a non nascondere la sua reazione.
Djokovic ha riferito che non avrebbe potuto fingere che andasse tutto bene, poiché era visibilmente infastidito dagli insulti subiti. Ha anche sottolineato di non tollerare che qualcuno oltrepassi certi limiti. Questo episodio ha portato anche Nick Kyrgios a difendere Djokovic, mostrando la sua solidarietà durante questa edizione degli Australian Open.
Il tifoso molesto sembrava essere in uno stato alterato, probabilmente a causa dell’alcol, come suggerito da Djokovic stesso. Il tennista ha sottolineato che, nonostante paghino il biglietto per assistere all’evento, le persone dovrebbero rispettare alcune regole di comportamento.
Nonostante molti tennisti ricorrano all’aiuto del giudice di sedia per allontanare i sostenitori molesti, Djokovic ha dichiarato di non aver mai fatto richieste del genere, sottolineando il rispetto per i diritti dei tifosi che hanno pagato per assistere all’evento. Tuttavia, ha anche chiarito che c’è un limite da non oltrepassare e che in casi come quello vissuto durante il match, avrebbe affrontato direttamente il disturbatore.
Questo episodio agli Australian Open ha evidenziato l’importanza del rispetto e del comportamento corretto durante gli eventi sportivi, soggetti ad attenzione mediatica e seguiti da un pubblico vasto.
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Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
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Cronaca
Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.
Cosa è Successo
Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.
Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»
La Risposta della Comunità
Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.
L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.
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