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Giovanna Pedretti, la famiglia ingaggia un consulente informatico: il motivo

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Giovanna Pedretti, la famiglia ingaggia un consulente informatico: il motivo

La famiglia di Giovanna Pedretti, nota ristoratrice 59enne che tragicamente ha perso la vita annegando nel Lambro, ha incaricato un consulente informatico di verificare la veridicità di una controversa recensione su Facebook.

La recensione aveva attirato l’attenzione mediatica sui social media a seguito del tragico evento che ha coinvolto la donna. La decisione della famiglia è scaturita dalla necessità di comprendere se quanto pubblicato potesse essere stato un falso, come fatto notare da diverse fonti. Il caso ha suscitato l’interesse nazionale, con il coinvolgimento della ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, e l’attenzione dei media come il Tg3. Gli interrogativi attorno alla veridicità della recensione hanno contribuito ad alimentare il dibattito pubblico.

Il corpo della signora Pedretti è stato ritrovato nel Lambro, e le indagini si sono concentrate sulle sue ultime azioni, inclusa la controversa recensione su Facebook. I carabinieri hanno convocato la donna nella caserma, ma le sue risposte non hanno dissipato i dubbi riguardo alla genuinità del suo racconto. L’avvocato dei familiari ha annunciato che un consulente informatico, come ricercato in una pubblicazione del Corriere, parteciperà attivamente alle indagini difensive. Simultaneamente, le forze dell’ordine stanno conducendo indagini parallele per cercare di fare chiarezza sulla situazione.

Il consulente informatico incaricato svolgerà un ruolo fondamentale nelle indagini difensive, fornendo supporto all’avvocato della famiglia di Giovanna Pedretti in questo delicato momento. Si cercherà di accertare la veridicità della recensione e di dissipare ogni dubbio sul racconto della ristoratrice prima della sua tragica scomparsa. Resta da vedere quale sarà l’esito di queste indagini, mentre la famiglia e la comunità attendono una chiara risposta a questo enigma che ha segnato la vita di Giovanna Pedretti.

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Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

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Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.

Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale

Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.

Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR

Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.

Cronaca Roma, la Riapertura della Sede

I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.

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Cronaca

Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

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Roma, donna presa a  pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.

Cosa è Successo

Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.

Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»

La Risposta della Comunità

Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.

L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.

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