Seguici sui Social

Ultime Notizie Roma

Ferragni Oreo, l’azienda fa chiarezza sul rapporto con l’influencer: “Ma quale beneficenza”

Pubblicato

il

Ferragni Oreo, l’azienda fa chiarezza sul rapporto con l’influencer: “Ma quale beneficenza”

Chiara Ferragni e Oreo: svelata la verità sulla collaborazione

La questione riguardante la collaborazione tra Chiara Ferragni e Oreo è stata risolta dalla Mondelez Italia, che ha fornito chiarezza in risposta alle richieste del Codacons. La società ha specificato che la partnership non prevedeva alcun accordo di beneficenza. La controversia è nata a seguito della promozione da parte dell’influencer di una capsule collection in collaborazione con Oreo, con l’annuncio che i proventi sarebbero stati devoluti in beneficenza per contrastare il coronavirus.

Secondo Mondelez Italia Services Srl, Chiara Ferragni aveva disegnato un packaging in edizione limitata di Oreo Double, in vendita per un breve periodo e distribuito al prezzo standard. Una parte della capsule collection era stata utilizzata come premio di un concorso e non messa in vendita, mentre l’altra parte era stata venduta direttamente dalla Ferragni attraverso i suoi canali, senza alcun accordo di beneficenza. Successivamente, in seguito all’emergenza Covid, Chiara Ferragni ha deciso di donare autonomamente l’ammontare derivante dalla vendita della parte della capsule collection a sua disposizione. Anche Oreo ha scelto di effettuare una donazione allo stesso ente a favore dell’emergenza.

Mondelez Italia Services Srl ha invitato a contattare direttamente Chiara Ferragni per informazioni dettagliate sulla vendita della capsule collection e la relativa donazione. Il Codacons ha ringraziato Oreo per i chiarimenti e ha espresso la volontà di ottenere ulteriori dettagli riguardo alla donazione effettuata da Chiara Ferragni e Oreo, con la minaccia di intraprendere azioni legali nel caso di mancata risposta.

Fonte

Ultime Notizie Roma

Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

Pubblicato

il

Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.

Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.

Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.

Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.

Continua a leggere

Ultime Notizie Roma

Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

Pubblicato

il

Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.

Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.

“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.

Continua a leggere

ARTICOLI PIU'LETTI DELLA SETTIMANA

La Cronaca di Roma è un blog sito web di notizie nazionali.
Il sito e i suoi contenuti sono rilasciati
sotto Licenza Creative Commons eccetto dove specificato diversamente.

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.

Le immagini video e contenuti sono liberamente tratti dal web,
per chiedere rimozioni o aggiornamenti contattare la redazione

Per contatti info [@] lacronacadiroma.it

Copyright@2018-2025