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Roma: alberi pericolosi da abbattere, ma il quartiere si spacca: la situazione

La convivenza tra umanità e natura può sembrare un concetto superfluo, ma in realtà assume importanza significativa quando gli alberi diventano un potenziale rischio per la sicurezza nelle aree urbane. Un esempio lampante di ciò si è verificato a Roma, dove gli alberi sono divenuti una minaccia alla sicurezza delle persone.
Ad esempio, nella via di Donna Olimpia, gli olmi erano cresciuti tanto da diventare enormi e pesanti come pachidermi. I loro rami scuri invadevano le finestre degli edifici senza preavviso, fino a che un giorno ventoso, due mesi fa, un albero ha tragicamente causato la morte di una donna. Questo incidente ha provocato una reazione inevitabile da parte degli abitanti – gli alberi sono stati potati senza pietà, lasciando dietro a sé solo scheletri deboli e inerti.
La situazione potrebbe peggiorare ulteriormente per gli alberi della via Ozanam. Secondo gli esperti, questi alberi potrebbero rappresentare un rischio ancora maggiore, il che significa che dovranno essere abbattuti e sostituiti con piante più piccole e adatte alle passeggiate di famiglie e bambini sulla strada.
Tuttavia, come spesso accade in simili circostanze, i difensori dell’ambiente e i naturalisti del quartiere si stanno mobilitando. Assemblee con amministratori e tecnici vengono organizzate e vengono proposte soluzioni alternative. I sostenitori degli alberi sostengono che non sono gli olmi il problema, ma piuttosto l’atteggiamento umano di trascurarli, trasformandoli così in potenziali pericoli.
Nonostante ciò, gli esperti del Comune sostengono che le piante di via Ozanam sono vecchie e insicure, quindi il loro abbattimento è necessario. Si pone quindi un interrogativo: vale la pena rischiare la vita dei cittadini per avere più ombra e, forse, un’aria leggermente più pulita? La convivenza tra uomini e alberi può essere davvero complessa.
Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
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Cronaca
Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.
Cosa è Successo
Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.
Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»
La Risposta della Comunità
Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.
L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.
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