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Operazione blitz nel carcere di Velletri: detenuti con Playstation, Sky, Netflix e Dazn
Un metodo poco tradizionale per trascorrere il tempo in carcere e comunicare con il mondo esterno è stato scoperto a seguito di una retata effettuata dalla polizia penitenziaria nel carcere di Velletri. La perquisizione ha portato alla scoperta di sei telefoni cellulari con i relativi caricabatterie, due fire sticks (dispositivi che permettono l’accesso a servizi di streaming pay-tv come Sky, Netflix e Dazn), una piccola Playstation portatile e una quantità di droga. Più di 100 agenti penitenziari hanno partecipato all’operazione nel carcere che ospita oltre 500 detenuti. Si ritiene che questi oggetti siano stati usati per aliviare la noia e potenzialmente mantenere contatti illeciti con il mondo esterno.
Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), ha commentato positivamente l’esito dell’operazione. Ha elogiato l’impegno del personale penitenziario e ha sottolineato l’importanza dell’operazione nel continuare a combattere l’introduzione e lo spaccio di droghe nei penitenziari nonostante la riduzione del personale. Donato Capece, segretario generale del Sappe, ha riconosciuto che l’ingresso illecito di cellulari negli istituti è un problema diffuso, con i riscontri e i sequestri di tali dispositivi in aumento. Capece ha inoltre citato l’uso di droni come uno dei molti metodi utilizzati per introdurre illecitamente questi oggetti.
Tuttavia, gli incidenti nel carcere di Velletri non si limitano alla scoperta di oggetti illeciti. Solo lo scorso mese di settembre, alcuni detenuti hanno distrutto tutte le telecamere di sorveglianza interna in una zona del carcere, provocando un’alluvione in una sezione del penitenziario. Questo evento ha rischiato di sfociare in una rivolta, aggravata da una carenza cronica di personale penitenziario.
Settimane dopo, è scoppiata una violenta rissa tra due gruppi di detenuti, durante la quale è stata ritrovata una grossa lama. Più tardi, un agente di polizia penitenziaria è stato colpito al volto nel tentativo di placare la rissa, fortunatamente senza subire gravi lesioni.
Nonostante queste problematiche, sono state avviate iniziative per migliorare le condizioni dei detenuti. Ad esempio, la Asl Roma 6 ha iniziato a introdurre cure umanizzate per i detenuti attraverso l’uso della telemedicina. Durante una recente riunione tecnica, Vincenzo Carlo La Regina, direttore sanitario della Asl Roma 6, ha riconfermato l’importanza di questo sistema per garantire la sicurezza dei detenuti e minimizzare i rischi associati agli spostamenti.
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Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
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Cronaca
Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.
Cosa è Successo
Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.
Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»
La Risposta della Comunità
Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.
L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.
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