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Israele rischia grosso. La CIG ha accettato la denuncia del Sudafrica

La recente decisione della Corte Internazionale di Giustizia (CIG) de L’Aja di accettare la denuncia del Sudafrica e sostenere la possibilità di un genocidio in corso a Gaza ha scatenato un’ampia discussione. Mentre la CIG ha ordinato a Israele di prendere “misure cautelari” per prevenire ulteriori crimini, le azioni sul campo sembrano ribadire l’impotenza delle decisioni del tribunale dell’Onu.
Israele non ha frenato il massacro a Gaza, rispondendo all’ordine della CIG di fornire assistenza umanitaria accusando l’intera Unrwa, seguita da numerosi paesi occidentali, compresa l’Italia. Questi stati hanno scelto di sospendere i contributi all’Agenzia Onu responsabile per fornire assistenza umanitaria ai palestinesi basandosi esclusivamente sulle accuse provenienti da Tel Aviv.
In risposta all’ordine della Corte di perseguire e punire coloro che incitano al genocidio, Israele ha visto la partecipazione di 12 ministri e molti parlamentari a una conferenza in cui si parlava esplicitamente di ricolonizzazione di Gaza. La preoccupazione della Corte per il sangue che continua a scorrere a Gaza è stata riscontrata con ulteriore violenza. Ma la questione che sorge è: è inutile il verdetto della CIG?
La verità è che sia chi credeva che una eventuale condanna di Israele potesse cambiare i destini del popolo palestinese, sia chi svaluta l’importanza della sentenza, ha torto. La portata della decisione è essenzialmente politica e le sue potenzialità risiedono nella capacità di forze internazionali di sfruttarla come strumento di lotta.
Per la prima volta, il termine “genocidio” è associato a Israele. L’accusa da parte del Sudafrica di processare Israele non solo per crimini di guerra, ma per genocidio, è stata sostenuta dalla CIG. Questa decisione ha provocato reazioni intense da parte dei ministri israeliani, evidenziando la portata storica del verdetto.
Ciò che prima era un tabù, ora diventa discussione aperta: il genocidio israeliano a Gaza. L’Occidente, culla della civiltà e del diritto, è accusato di inciviltà e violazione del diritto internazionale. Israele, avamposto dell’Occidente, è accusato di calpestare i diritti umani.
La decisione della Corte Internazionale di Giustizia rappresenta una sconfitta non solo per Israele, ma anche per i suoi alleati, come il governo tedesco e gli Stati Uniti. Questa decisione potrebbe aumentare il costo politico del sostegno a Tel Aviv.
La decisione della CIG è intesa non solo contro Israele, ma anche contro i suoi complici. Poiché la Corte non ha la forza di esigere il rispetto delle sue decisioni, c’è bisogno che lo faccia qualche altro soggetto, come gli Stati firmatari della Convenzione sul Genocidio.
Per risolvere la situazione, c’è bisogno che i rapporti di forza cambino. Grazie alla mobilitazione mondiale e al lavoro dei giornalisti a Gaza, la sentenza di un genocidio “plausibile” è stata raggiunta. La sfida adesso è spingere i centri di potere a rompere qualsiasi complicità con Israele.
Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
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Cronaca
Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.
Cosa è Successo
Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.
Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»
La Risposta della Comunità
Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.
L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.
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