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Conferenza stampa De Rossi prima della partita Feyenoord-Roma

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Conferenza stampa De Rossi prima della partita Feyenoord-Roma

A meno di 24 ore dal playoff di andata dell’Europa League in casa del Feyenoord, Daniele De Rossi, accompagnato da Mile Svilar, ha tenuto la conferenza stampa pre-partita direttamente da Rotterdam. Ha parlato delle condizioni di Chris Smalling e Bryan Cristante.

De Rossi ha espresso la sua soddisfazione per tornare all’Europa League. Ha poi condiviso i suoi sentimenti riguardo al prossimo compleanno della sua figlia e al suo licenziamento l’anno precedente. De Rossi ha anche elogiato il Feyenoord, sottolineando il ruolo dei giocatori e delle idee tattiche in campo.

Rispondendo alla domanda su quale tra le tante partite europee che ha vissuto avrebbe scelto, De Rossi ha citato la partita Roma-Barcellona 3-0 sia per la partita in sé che per l’atmosfera in stadio. Ha parlato della vita di uno sportivo ricca di alti e bassi e dell’importanza di recuperare ed attrarre nuovamente i tifosi.

Pellegrini è stato un argomento di discussione e De Rossi ha valutato positivamente il suo cammino. Ha anche espresso gratitudine ai suoi giocatori, sottolineando l’importanza dei risultati per un allenatore. Ha parlato di come è cambiata la sua Roma rispetto a quella guidata da Mourinho, sottolineando che ogni allenatore apporta una sua personale impronta.

Analizzando il Feyenoord, De Rossi ha espresso la sua ammirazione per i grandi giocatori della squadra, in particolare per quelli posizionati sugli esterni. Ha previsto una partita di alto livello e ha sottolineato le potenzialità di Gimenez.

Proiettando la formazione titolare per la partita, De Rossi ha menzionato la possibilità di cambiare alcuni giocatori, citando la sua fiducia nei componenti della squadra. Ha anche discusso le possibilità di inserimento di Angelino o Spinazzola, sottolineando le loro diverse caratteristiche.

Le condizioni di Cristante sono state affrontate brevemente, confermando che il giocatore era in forma nonostante un piccolo problema alla schiena. Infine, De Rossi ha espresso la sua delusione per la mancanza di tifosi ospiti a Rotterdam, sottolineando il ruolo cruciale che hanno svolto i tifosi della Roma nel corso della sua carriera. Ha promesso che la squadra giocherà anche per loro.

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Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

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Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!

Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.

La sequenza degli eventi

Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.

Le implicazioni per la sicurezza

Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?

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Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

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Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.

I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.

Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.

Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.

Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.

Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.

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