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Concorso ruolo tecnico carabinieri 2024: requisiti e domanda online.

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Concorso ruolo tecnico carabinieri 2024: requisiti e domanda online.

Il bando per il Concorso ruolo tecnico dell’arma dei carabinieri 2024 prevede il reclutamento di 17 tenenti da collocare in varie specialità dell’Arma. Tra i requisiti è necessario non avere superato i 32 anni di età e avere la laurea magistrale nell’ambito di competenza scelto. Il concorso pubblico è online dal 26 febbraio scorso e la data di inizio per la presentazione delle domande è scatta il giorno dopo ma c’è tempo un mese per presentare la propria candidatura e cioè fino al 27 marzo.

Il Concorso ruolo tecnico dell’arma dei carabinieri 2024 prevede il reclutamento di 17 tenenti suddivisi in 14 posti per civili e 3 posti per i militari dell’Arma dei Carabinieri appartenenti ai ruoli Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati, Carabinieri, nonché ai paritetici ruoli forestali. I posti disponibili sono suddivisi in varie specialità, come medicina, veterinaria, psicologia, investigazioni scientifiche – fisica, telematica, genio, amministrazione e commissariato.

I requisiti per partecipare al concorso includono non aver superato i 32 anni di età (45 anni per i militari dell’Arma dei Carabinieri con almeno cinque anni di servizio e 34 per gli Ufficiali in Ferma Prefissata) e avere la laurea magistrale nell’ambito di competenza scelto, con relativi titoli abilitanti per alcune specialità. È inoltre necessario essere in possesso dell’abilitazione all’esercizio della professione relativa al titolo di studio richiesto.

La domanda per partecipare al concorso deve essere compilata e presentata online attraverso il portale web Concorsi online dei carabinieri. È necessario avere le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) con livello di sicurezza 2. Il concorso prevede diverse prove, tra cui una eventuale prova di preselezione, una prova scritta, prove di efficienza fisica, accertamenti psico-fisici, accertamenti attitudinali, prova orale, prova facoltativa di lingua straniera e valutazione dei titoli di merito. È disponibile un’applicazione web “Simulatore concorsi” per preparare i candidati al superamento dei test delle prove di preselezione.

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca

A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.

Situazione Igienica Allarmante

Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.

Reazione dei Cittadini

I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.

Intervento delle Autorità

Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione

Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.

L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.

La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.

La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.

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