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Cronaca

Rapina a Roma centro. Il capo 65enne, il re delle serrature e il fratello insospettabile. Foto

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Rapina a Roma centro. Il capo 65enne, il re delle serrature e il fratello insospettabile. Foto

Dopo la rapina a Roma Centro in via Bocca di Leone, Stamattina i Carabinieri di San Lorenzo in Lucina hanno eseguito il blitz in cui una banda di 8 persone sono tratte in arresto, chi nei carceri romani chi a casa agli arresti domiciliari.

In questo fatto di cronaca a Roma, una figura di spicco della banda era lui, Un uomo di 65 anni di Roma, già coinvolto in precedenti indagini riguardanti furti in appartamenti e gioiellerie utilizzando la “tecnica del buco” e la fiamma ossidrica in varie occasioni:

  • nel 2004 in una villa a Porto Cervo,
  • nel 2006 in una gioielleria a Terni,
  • nel 2016 e nel 2020 in appartamenti a Roma.
  • Inoltre, due fratelli di Roma, rispettivamente di 57 e 55 anni, sono stati identificati, con il primo esperto nel campo delle serrature e già noto per essere coinvolto in indagini simili, mentre il secondo risulta essere incensurato e non sospettato.

Il furto per la rapina a Roma centro è stato pianificato meticolosamente per un certo periodo di tempo e documentato attraverso almeno 5 sopralluoghi notturni registrati dalle telecamere di sorveglianza, è stato eseguito con l’accesso al corridoio dell’androne condominiale della palazzina al civico 43, adiacente alla gioielleria. Qui, i responsabili hanno praticato un grosso foro nel muro e successivamente hanno utilizzato una fiamma ossidrica per tagliare l’armadio blindato, posizionato proprio di fronte al punto di ingresso, e la cassaforte al suo interno, senza entrare direttamente nel negozio di gioielli. Fonte

Rapina a Roma centro

I 3 rapinatori durante uno dei sopralluoghi notturni.

Cronaca

Tor Tre Teste e il calcio in vetrina: quel che conta è farsi vendere

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Tor Tre Teste e il calcio in vetrina: quel che conta è farsi vendere

In un mondo dove il calcio giovanile sembra più una vetrina per trofei che una fucina di talenti, il presidente D’Adamo ribalta la prospettiva: "La vera vittoria è quanti ragazzi finiscono nei professionisti. Meno i titoli messi in bacheca". Ecco la rivoluzione silenziosa del calcio giovanile. #CalcioGiovanile #RivoluzioneSilenziosa #ProfessionistiDelFuturo


Un Modello Sostenibile

Un modello sostenibile fondato sul mercato e non sui trofei. Il presidente D’Adamo: "La vera vittoria è quanti ragazzi finiscono nei professionisti. Meno i titoli messi in bacheca"


La Rivoluzione del Calcio Giovanile

In un’epoca dove il calcio giovanile è spesso ridotto a una corsa sfrenata per accumulare trofei, il presidente D’Adamo propone una visione alternativa. "La vera vittoria è quanti ragazzi finiscono nei professionisti. Meno i titoli messi in bacheca" Ecco una rivoluzione che potrebbe cambiare il volto del calcio giovanile italiano, puntando sulla crescita dei giovani piuttosto che sulla collezione di medaglie. #CalcioGiovanile #RivoluzioneSilenziosa #ProfessionistiDelFuturo

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Cronaca

Rivolta nel carcere di Cassino: trasferiti 50 detenuti nella notte, devastato un piano

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Rivolta nel carcere di Cassino: trasferiti 50 detenuti nella notte, devastato un piano

Rivolta nel carcere di Cassino: caos totale, detenuti trasferiti e forze speciali intervenute. Il sovraffollamento è la norma, con la Polizia Penitenziaria che manca all’appello. #CaosCarcerario #Sovraffollamento #PoliziaPenitenziaria


Rivolta nel carcere di Cassino

Rivolta domenica sera nel carcere San Domenico di Cassino: è stato devastato il primo piano della Seconda sezione e per questo circa 50 persone sono state trasferite nella notte in altri istituti di pena. Nel penitenziario di via Sferracavalli è stato necessario l’impiego del Gruppo di Intervento operativo ed a supporto anche unità del Gruppo intervento rapido della Campania e del Nucleo cittadino di Roma.

Sovraffollamento e carenza di personale

A Cassino sul piano del sovraffollamento ci sono 17 detenuti in più del previsto mentre la Polizia Penitenziaria che al momento ha 37 unità in meno di quanto previsto in organico. Negli altri istituti del Lazio Sud la situazione è più grave: secondo i dati del Ministero della Giustizia a Frosinone ci sono 55 detenuti in più: sono previsti al massimo in 517 ma sono presenti in 572. Nella casa Circondariale di Latina gli esuberi sono 59: a fronte dei 77 detenuti previsti ne risultano presenti 136.

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