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Sciopero a Roma 11 aprile, mezzi a rischio : orari e fasce di garanzia

Sciopero a Roma Giovedì 11 aprile : orari e fasce di garanzia

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Sciopero a Roma 11 aprile, mezzi a rischio : orari e fasce di garanzia

Sciopero a Roma Giovedì 11 aprile 2024 : orari e fasce di garanzia

Una pausa forzata dei servizi è stata dichiarata per quattro ore nella giornata di giovedì 11 aprile 2024, mettendo a rischio i mezzi pubblici gestiti da Atac, Cotral e FS Italiane. Le interruzioni sono programmate in diversi momenti della giornata, creando disagi per i viaggiatori lungo il loro tragitto.

Ecco gli orari dello sciopero dei mezzi a Roma per l’11 aprile 2024:

I primi a fermarsi saranno i dipendenti di FS Italiane, che inizieranno lo sciopero alle 9 del mattino e lo concluderanno alle 13. Successivamente, dalle 13 alle 17, sarà il turno dello sciopero sui mezzi Cotral. Tuttavia, i disagi maggiori sono previsti per la sera, con lo sciopero dei mezzi pubblici dalle 20 alle 24, coinvolgendo Atac e tutte le linee di subaffidamento, come RomaTpl e ATI Autoservizi Troiani/Sap.

Per quanto riguarda Atac, non sono previste fasce di garanzia a causa dello sciopero serale di 4 ore. Dal minuto successivo alle 20 fino a mezzanotte, il servizio non è garantito sull’intera rete di Atac. Questo potrebbe causare disagi, specialmente sulla metropolitana, dove già a partire da lunedì 8 aprile sono in corso modifiche alla linea A a causa dei lavori per il Giubileo. Tuttavia, prima delle 20 non sono previste modifiche o disagi al servizio per l’intera giornata di giovedì 11 aprile.

Per quanto riguarda Cotral, anche loro partecipano allo sciopero, con possibili disagi dalle 13 alle 17, con interruzioni sui bus regionali, sulle ferrovie Metromare (ex Roma-Lido) e Roma Nord. Anche in questo caso, non sono previste fasce di garanzia: il servizio sarà regolare dall’inizio fino alle ore 13, poi potrebbero verificarsi quattro ore di disagi e soppressioni di treni e bus, e infine, a partire dalle 17, tornerà ad essere regolare.

Le motivazioni alla base dello sciopero riguardano la sicurezza sul lavoro, una riforma fiscale equa e un nuovo modello sociale di fare impresa, richieste avanzate dai dipendenti delle società coinvolte nello sciopero, supportate da Cgil e Uil.

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Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

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Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.

Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale

Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.

Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR

Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.

Cronaca Roma, la Riapertura della Sede

I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.

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“Tor Bella Monaca terzo carcere romano”. Il presidente Nicola Franco chiede rinforzi

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“Tor Bella Monaca terzo carcere romano”. Il presidente Nicola Franco chiede rinforzi
“A Tor Bella Monaca oltre 2100 le persone sottoposte a misure alternative al carcere, secondo uno studio condotto dall’agenzia Lapresse. In pratica, dopo Rebibbia e Regina Coeli, il Municipio VI delle Torri è la terza casa circondariale di Roma, pur essendo a cielo aperto.
Data l’elevata criminalità certificata da questi dati preoccupanti, il controllo del territorio non può essere affidato esclusivamente alle attuali Forze dell’Ordine locali che tanto fanno, nonostante le inadeguate disponibilità di risorse e mezzi. Per questo, come istituzione municipale chiediamo un maggior numero di presidi e uomini, proseguendo quel percorso avviato da due anni a questa parte insieme al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, al Prefetto di Roma Lamberto Giannini e al Questore di Roma Roberto Massucci, al comandante provinciale della Guardia di Finanza Giancarlo Franzese e al comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Marco Pecci”.
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