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Grave incidente – Trasporto d’emergenza al Gemelli di Roma

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Grave incidente – Trasporto d’emergenza al Gemelli di Roma

Incidente Domestico Causa Gravi Ustioni a Bambino

Un terribile incidente domestico ha causato gravi ustioni a un bambino di 18 mesi. Il piccolo si è rovesciato addosso acqua bollente, riportando ferite gravi a collo e torace. Dopo l’accaduto, è stato subito trasportato al policlinico Gemelli di Roma per le cure del caso.

L’incidente è avvenuto in un attimo. Il piccolo residente ad Orte ha finito per rovesciarsi su dell’acqua bollente. Le gravi ustioni e l’età del bambino hanno reso necessario l’intervento dell’elisoccorso, che ha trasportato il bambino all’ospedale romano.

Cosa E’ Accaduto

La vicenda si è svolta domenica pomeriggio, 28 aprile 2024. Il bambino residente ad Orte, nel Viterbese, era a Terni, in Umbria, al momento dell’incidente. Secondo le informazioni disponibili, si è trattato di un tragico incidente domestico con l’acqua bollente causando severe ustioni al piccolo. I soccorritori del 118 sono stati allertati e hanno trasportato il piccolo all’ospedale locale, il Santa Maria di Terni.

La Prima Fase di Cura e il Trasferimento a Roma

L’ospedale ha immediatamente prestato le cure necessarie, intraprendendo la prima fase di cura finalizzata alla stabilizzazione del bambino. Date le gravi ustioni, in particolare quelle al collo e al torace, è stato deciso di attivare l’elisoccorso e di trasferire il piccolo a una struttura più avanzata.

Lo spostamento d’urgenza è avvenuto verso il policlinico Gemelli di Roma. Il piccolo, accompagnato da un team di supporto medico e dalle forze dell’ordine, è stato immediatamente trasferito alla terapia intensiva pediatrica. Nonostante le condizioni gravi, il bambino non è in pericolo di vita.

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca

A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.

Situazione Igienica Allarmante

Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.

Reazione dei Cittadini

I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.

Intervento delle Autorità

Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione

Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.

L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.

La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.

La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.

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