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Diagnostica errata: da gengivite a melanoma, uomo di 44 anni muore

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Diagnostica errata: da gengivite a melanoma, uomo di 44 anni muore

Rinvio a giudizio del dentista

La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio del dentista accusato di omicidio colposo. L’accusa è stata fatta in seguito alla diagnosi errata del professionista.

Errata diagnosi di gengivite

Il dentista diagnosticò una semplice gengivite a un paziente che soffriva invece di un grave melanoma. Il paziente, un 44enne, è poi deceduto il 15 dicembre del 2020 a causa dell’assenza di un trattamento adeguato per la sua malattia.

Stando a quanto riportato da Il Messaggero, la Procura di Roma sta richiedendo il rinvio a giudizio per il dentista in questione. La decisione finale sull’avvio del procedimento giudiziario verrà presa dal Gip.

Dettagli sulla diagnosi e sedute mediche

Il paziente aveva inizialmente visitato lo studio del dentista nell’aprile del 2018, lamentando un piccolo rigonfiamento tra i denti. Il dentista diagnosticò una infiammazione gengivale, programmando successivamente una serie di sedute per l’igiene dentale. Dopo la terza seduta, durante la quale era stata eseguita una radiografia che non aveva segnalato alcuna anomalia, l’igenista iniziò a sospettare di una malattia più grave.

Ulteriori sviluppi e diagnosi del melanoma

Il dentista non ordinò ulteriori test diagnostici, ma consigliò al paziente di monitorare l’andamento del rigonfiamento e di tornare dopo le vacanze estive. All’inizio di ottobre fece una nuova visita con una ulteriore radiografia, la quale escluse nuovamente l’ipotesi di tumore. A dicembre, il dentista decise di eseguire un’escissione della lesione senza tuttavia analizzare istologicamente il campione prelevato e senza far firmare un consenso informativo al paziente.

Durante una visita di controllo, il dentista notò che la lesione si era estesa anche ai denti vicini e consigliò quindi al paziente di sottoporsi a ulteriori controlli presso la Clinica Odontoiatrica del Policlinico Umberto I. Qui i medici riuscirono a individuare il melanoma, ma nonostante le successive terapie, risultarono inutili.

Accuse alla negligenza del dentista

Secondo i Pm il dentista è responsabile della morte del paziente a causa di negligenza, imprudenza e imperizia, dovuta non solo all’errata diagnosi iniziale di gengivite, ma anche alla mancanza di accertamenti istologici nonostante la persistenza dei sintomi.

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Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

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Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.

Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale

Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.

Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR

Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.

Cronaca Roma, la Riapertura della Sede

I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.

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Cronaca

Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

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Roma, donna presa a  pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.

Cosa è Successo

Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.

Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»

La Risposta della Comunità

Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.

L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.

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