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Arrampicata su ex fabbrica Penicillina per video social, 18enne precipita: ferito.

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Arrampicata su ex fabbrica Penicillina per video social, 18enne precipita: ferito.

Incidente nella fabbrica abbandonata

È successo questa notte nell’edificio abbandonato su via Tiburtina. Il ragazzo era in compagnia di due amici che hanno immediatamente chiamato i soccorsi.

La caduta dal tetto dell’edificio

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Tre ragazzi appena maggiorenni questa notte si sono introdotti nell’ex Fabbrica di Penicellina alla periferia di Roma lungo via Tiburtina. Il relitto industriale è da decenni completamente abbandonato. I giovani si sono arrampicati sull’edificio, per girare video e foto da condividere sui social hanno successivamente racontato, quando una delle lastre su cui si trovavano ha ceduto, e un ragazzo di diciotto anni è precipitato nel vuoto per sei metri rimanendo ferito.

L’intervento dei soccorsi

Gli amici hanno immediatamente chiesto aiuto e sul posto sono intervenute diverse pattuglie dei carabinieri della Stazione di San Basilio e della Compagnia di Monte Sacro, che hanno accompagnato l’intervento dei vigili del fuoco che hanno recuperato il giovane affidandolo così alle cure al personale sanitario del 118. Trasportato in ambulanza al pronto soccorso del Policlinico Umberto I è stato ricoverato in codice rosso, ma da quanto si apprende le ferite riportate non sarebbero gravi e le sue condizioni non destano particolare preoccupazione.

La situazione della fabbrica di penicillina abbandonata

L’ex fabbrica di penicillina è un relitto industriale abbandonato da decenni in una zona densamente abitate. Da anni si discute della sua bonifica, essendo pieno di sostanze tossiche e l’abbattimento. All’interno alcuni anni fa si era creato un vero e proprio slum abitato da senza fissa dimora, tossicodipendenti e migranti in transito nel nostro paese o richiedenti asilo. L’edificio è stato più volte sgomberato dalle forze dell’ordine ma ciclicamente c’è chi si introduce per cercarvi riparo. Nonostante le promesse e le discussioni in merito l’edificio, posto sotto sequestro nel 2015, giace nelle stesse identiche condizioni, anche dopo che è stato interessato da un vasto incendio.

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Vecchio di 83 anni scompare dopo trasporto in ambulanza, figlio in crisi: Aiutatemi

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Vecchio di 83 anni scompare dopo trasporto in ambulanza, figlio in crisi: Aiutatemi

ScomparsaMisteriosa Un uomo di 83 anni sparisce nel nulla dopo un trasporto in ambulanza verso l’ospedale, lasciando il figlio in preda all’ansia e al disperato appello: “Aiutatemi, sono preoccupato” – scopri i dettagli di questa inquietante vicenda che sta tenendo in suspense un’intera comunità!

In una Roma avvolta dal mistero, la scomparsa di un anziano signore di 83 anni ha catturato l’attenzione di tutti, trasformando una routine medica in un enigma da brividi. Trasportato d’urgenza in ambulanza verso l’ospedale per motivi di salute, l’uomo è letteralmente svanito, lasciando dietro di sé solo domande e un figlio in balia di emozioni contrastanti. Immaginate lo shock: cosa può essere accaduto in quelle ore cruciali? Questa storia, ricca di incognite, invita a riflettere su quanto la vita possa riservare colpi di scena inaspettati.

L’allarme della famiglia

Il figlio dell’uomo, visibilmente sconvolto, ha condiviso la sua angoscia con chiunque fosse disposto ad ascoltare, alimentando un’onda di curiosità tra i vicini e le autorità. Con un appello carico di emozione, ha espresso la sua preoccupazione, sperando che qualcuno possa fornire indizi per ritrovare il padre. “Aiutatemi, sono preoccupato” – queste parole riecheggiano come un grido nel buio, spingendo la comunità a mobilitarsi in una caccia al tesoro umana.

Le indagini in corso

Le forze dell’ordine sono già al lavoro per dipanare i fili di questa scomparsa, esplorando ogni possibile pista con un mix di urgenza e discrezione. Fonti vicine alle indagini parlano di un caso che potrebbe nascondere dettagli sorprendenti, come coincidenze o avvistamenti sospetti, ma per ora tutto resta avvolto nel segreto. È una di quelle storie che ti fa pensare: e se ci fosse molto di più sotto la superficie?

Appelli alla comunità

Mentre le ricerche proseguono, la famiglia lancia un ultimo invito al pubblico: chiunque abbia visto qualcosa di insolito è pregato di farsi avanti. Questa vicenda, che unisce dramma e speranza, continua a evolversi, tenendo tutti con il fiato sospeso in attesa di novità che potrebbero cambiare tutto.

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La madre di Mark Samson ammette di aver occultato il telefono di Ilaria Sula in casa: “L’ho dato a lei”

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La madre di Mark Samson ammette di aver occultato il telefono di Ilaria Sula in casa: “L’ho dato a lei”

FemminicidioSula Hai mai immaginato che un semplice telefono potesse nascondere un segreto capace di sconvolgere un intero caso di omicidio? In un colpo di scena che sta facendo impazzire i social, emergono dettagli agghiaccianti su come una madre sia finita al centro di un mistero inquietante.

Il Ruolo Inaspettato di una Madre

Nel cuore di Roma, le indagini sul tragico caso di Ilaria Sula prendono una svolta drammatica, con accuse che puntano dritto a una figura insospettabile. Fonti vicine alle autorità rivelano che la madre di Mark Samson avrebbe giocato un ruolo chiave, alimentando la curiosità di tutti su cosa potrebbe aver spinto una donna a compiere un gesto così controverso.

Un Telefono che Nasconde Verità Scioccanti

Immaginate di scoprire che un oggetto quotidiano come un telefono cellulare è al centro di un enigma che potrebbe cambiare il corso della giustizia. “L’ho dato a lei e è in casa”, una frase che echeggia nelle testimonianze e che ora sta spingendo investigatori e pubblico a interrogarsi sui legami nascosti in questa storia. Con dettagli che emergono goccia a goccia, l’interesse cresce: cosa altro potrebbe saltar fuori da questa indagine?

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