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Donna colpita da proiettile vagante in sparatoria a Roma: deceduta

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Donna colpita da proiettile vagante in sparatoria a Roma: deceduta

Morte della Donna Colpita da Proiettile Vagante

Questa mattina è morta la donna di 81 anni colpita da un proiettile vagante ieri pomeriggio su via Prenestina, alla periferia di Roma. Illesa l’altra donna in auto con l’anziana, le indagini sono in corso.

Foto Archivio dell’Incidente

Foto Archivio

Colpo Mortale

È morta la donna di 81 anni colpita da un colpo di pistola mentre era in auto con un’amica ieri pomeriggio su via Prenestina, in periferia di Roma. Cinque bossoli sono stati trovati a terra dalla polizia.

Indagini Preliminari e Ipotesi

L’ipotesi più accreditata secondo le prime ricostruzioni è che l’anziana di 81 anni sia stata colpita per errore da un proiettile e che gli spari siano stati esplosi dalla stessa pistola. Gli investigatori cercano chi si trovava a bordo della Fiat 500 rossa da cui sono partiti i colpi. Le indagini sono in corso.

Spari a Roma: Cosa è Successo al Prenestino

I fatti sono accaduti nel pomeriggio di ieri, giovedì 23 maggio, nella zona di via Prenestina, nel quartiere est della città di Roma. Due persone a bordo di una Fiat 500 rossa hanno puntato all’interno di una Smart a cui si sono affiancati e hanno sparato diversi colpi. All’interno dell’automobile al volante c’era una donna classe 1960, rimasta illesa. Sul sedile del passeggero, invece, c’era la donna di 81 anni, che era stata trasportata all’ospedale Umberto I, già in gravi condizioni. La Fiat 500 si è allontanata su via Don Primo Mazzolari e ha fatto perdere le sue tracce.

Le Indagini in Corso

Sul luogo del delitto in via Prenestina sono arrivati ieri gli agenti della polizia dei commissariati di Casilino e Romanina nel tentativo di raccogliere più informazioni possibili e cercare i due aggressori a bordo della Fiat 500 rossa. Sono stati ritrovati cinque bossoli a terra e la pista più probabile e presa in considerazione dagli inquirenti è che l’ottantunenne sia stata presa di mira per sbaglio e che i colpi siano stati sparati da un’unica pistola.

Non ci sono ancora elementi utili per identificare i colpevoli: non si sa se si tratti di uomini o donne, né elementi per determinare l’età o una possibile conoscenza con le donne a bordo della Smart. È da chiarire il movente del gesto. Le immagini acquisite dalle telecamere sono al vaglio di chi indaga.

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca

A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.

Situazione Igienica Allarmante

Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.

Reazione dei Cittadini

I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.

Intervento delle Autorità

Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione

Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.

L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.

La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.

La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.

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