Attualità
Scontro tra auto e moto sulla via del Mare: muore il barman Marco Filomeno, 30 anni

Chi era Marco Filomeno
Abitava al Laurentino, faceva il barman e amava viaggiare. Marco Filomeno è morto a 30 anni nell’incidente stradale in moto di ieri lungo via del Mare. Tanti i messaggi di cordoglio alla famiglia.
Marco Filomeno
La notizia della scomparsa
È Marco Filomeno il trentenne morto nell’incidente stradale di ieri lungo la via del Mare a Roma. Abitava al Laurentino, faceva il barman e amava viaggiare. La notizia della sua improvvisa e prematura scomparsa si è diffusa rapidamente, sono tanti i messaggi di cordoglio arrivati alla famiglia, in attesa che venga fissata la data del funerale, per dargli l’ultimo saluto. Chi lo conosceva lo ricorda come un ragazzo molto determinato, che amava tutto ciò che faceva. Nel suo lavoro metteva passione e sacrificio e voleva crescere professionalmente.
I messaggi d’addio a Marco Filomeno
Sulla bacheca Facebook di Marco Filomeno sono comparsi tanti messaggi d’addio da parte di amici, parenti e conoscenti, che lo ricordano con stima e affetto. Massi scrive: "Ciao Marco, sono distrutto, non ce lo dovevi fare. Eri bello, bravo, educato e con un buonissimo Inglese. Sono orgoglioso di averti fatto il training. Riposa in pace, figlio mio". "Un giorno ci rivedremo – è il commento di Ivan – salutami papà. Ciao Marco, ti voglio bene". E Giovanni: "Amico mio, non ti dimenticherò mai. Per sempre".
L’incidente sulla via del Mare in cui è morto Marco Filomeno
Marco Filomeno domenica 26 maggio era in sella alla sua moto Yamaha e intorno alle ore 9 stava percorrendo via del Mare quando, per cause non note e ancora in corso d’accertamento, si è scontrato con un’auto, una Fiat Tipo guidata da un uomo di quarantanove anni, all’altezza di Tor di Valle. L’impatto è stato violento e lui, sulle due ruote, ha avuto la peggio: è stato sbalzato dalla sella ed è finito riverso sull’asfalto, morendo sul colpo.
Terribile incidente sulla via del Mare
A niente è servito l’intervento del personale sanitario in ambulanza, che lo ha soccorso e ha cercato di rianimarlo, non c’è stato purtroppo nulla da fare per salvargli la vita. Presenti sul luogo del sinistro per i rilievi gli agenti della polizia locale di Roma Capitale del IX Gruppo Eur, che hanno ricostruito la dinamica dell’accaduto.
Attualità
Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca
A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.
Situazione Igienica Allarmante
Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.
Reazione dei Cittadini
I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.
Intervento delle Autorità
Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.
Attualità
Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione
Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.
L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.
La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.
La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.
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