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Accoltella un uomo alla schiena dopo una lite in strada: ricerca dell’aggressore

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Accoltella un uomo alla schiena dopo una lite in strada: ricerca dell’aggressore

L’inizio della lite

Stavano litigando in strada, quando uno dei due ha estratto un’arma e ha colpito l’altro alla schiena, poi è fuggito.

Lite in strada nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì 12 giugno 2024, in via Cipro, davanti all’omonima stazione della metropolitana della linea A, a pochi passi da viale delle Medaglie d’Oro. I due, che vivono da tempo come senza fissa dimora, stavano discutendo animatamente quando uno dei due ha accoltellato l’altro. Poi si è dato alla fuga.

Cosa è successo: dalla lite all’aggressione

La discussione si è rapidamente trasformata in una lite sempre più violenta. Poi è avvenuto lo scontro fisico. Uno dei due ha estratto quello che si è presto rivelato essere un’arma da taglio, un coltello o solo un collo di bottiglia, non è ancora chiaro con certezza. Si è gettato addosso all’altro, ferendolo alla schiena. I presenti nella zona al momento dell’aggressione hanno immediatamente dato l’allarme. Sul posto sono subito arrivati gli agenti della polizia dei commissariati più vicini e gli operatori del personale sanitario che hanno subito soccorso l’uomo.

Come sta l’uomo accoltellato alla schiena

Sul posto, non appena arrivati, gli operatori sanitari del 118 si sono precipitati verso l’uomo ferito alla schiena. Lo hanno curato e lo hanno soccorso, poi lo hanno caricato in ambulanza e lo hanno portato d’urgenza al vicino ospedale Santo Spirito. Una volta arrivato presso il nosocomio, le lesioni riportate sono state valutate con un codice giallo: non rischia la vita, ma si trova ancora in ospedale dove è sottoposto alle cure di medici ed infermieri.

Le indagini in corso

Subito dopo lo scontro, sono stati allertati anche gli agenti della polizia. Sono loro che, arrivati dai vicini commissariati, si sono messi subito in cerca dell’aggressore. Secondo le informazioni dei testimoni, dopo aver ferito alla schiena l’uomo, si è immediatamente dato alla fuga, scappando a piedi in direzione Valle Aurelia. Indagini in corso per rintracciarlo.

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca

A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.

Situazione Igienica Allarmante

Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.

Reazione dei Cittadini

I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.

Intervento delle Autorità

Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione

Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.

L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.

La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.

La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.

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