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Tendostrutture per i senza tetto: oltre i cancelli, una soluzione reale alla crisi abitativa!

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Tendostrutture per i senza tetto: oltre i cancelli, una soluzione reale alla crisi abitativa!

Intervista a Barbara Funari: Politiche Sociali e Accoglienza a Roma

Barbara Funari, attuale assessora alle Politiche Sociali di Roma Capitale, ci rilascia un’intervista incentrata sull’accoglienza a Roma, soprattutto in vista del Giubileo imminente. Un argomento di grande attualità, specialmente in merito ai temi legati ai senza dimora, spesso confusi con le problematiche dei cancelli nella capitale.

Accoglienza e Preparativi per il Giubileo

Mancano ormai meno di quattro mesi all’apertura ufficiale del Giubileo, evento che attira un numero considerevole di pellegrini a Roma. Funari sottolinea l’importanza di questo evento, affermando che la città sta adottando misure per garantire un’accoglienza adeguata. “Siamo in procinto di implementare e potenziare il nostro sistema di ospitalità, in particolare per le persone più vulnerabili”, afferma l’assessora, sottolineando la rilevanza di migliorare i servizi prima dell’arrivo dei pellegrini.

Situazione delle Strutture di Accoglienza

Un tema controverso che ha preso piede nelle ultime settimane riguarda il dibattito relativo alle strutture destinate ai senzatetto. Funari spiega che grazie al Giubileo, è stato possibile accedere a un fondo che permette di realizzare nuove strutture, seppur temporanee, nelle zone strategiche della città, tra cui le stazioni più trafficate. Tuttavia, si è riscontrata una difficoltà rispetto alla collocazione di queste strutture, soprattutto per quanto riguarda piazza dei Cinquecento a Termini.

“Abbiamo dovuto spostare una delle tensostrutture a causa di preoccupazioni legate al decoro urbano”, chiarisce Funari. La nuova ubicazione prevista è via di Porta San Lorenzo, ma ulteriori negoziazioni sono ancora in corso per definire come e quando avverrà l’apertura.

Tensostrutture e Accoglienza a Basso Soglia

Una delle principali finalità delle tensostrutture è quella di offrire luoghi di accoglienza a bassa soglia, accessibile a chi ha più difficoltà. “Con queste strutture possiamo garantire 240 nuovi posti letto disponibili 24 ore su 24 per persone con varie problematiche, come quelle psichiatriche o di dipendenza”, spiega l’assessora. Questo approccio mira non solo a fornire un rifugio temporaneo, ma anche a facilitare l’integrazione e il supporto sociale per coloro che vivono ai margini della società.

Cancellate e Politiche Sociali

Si è discutito anche dell’installazione di cancellate per limitare l’accesso ai senzatetto in alcune aree del Municipio I. Funari chiarisce la posizione della sua amministrazione: “I cancelli non possono essere considerati una risposta ai problemi dei senza dimora. Noi ci teniamo a sottolineare che non abbiamo intenzione di aumentare il numero di cancelli per allontanare queste persone dai parchi”. Secondo l’assessora, l’attenzione deve essere rivolta a politiche sociali concrete piuttosto che a misure punitive.

Riflessioni Personali su un Ruolo Significativo

Infine, Funari condivide le sue emozioni riguardo il suo ruolo in vista del Giubileo, che ha forti risvolti nel contesto della tradizione cattolica. La sua esperienza e sensibilità verso le tematiche sociali vengono da una lunga storia di impegno, evidenziando un legame profondo tra fede, accoglienza e responsabilità civica.

In conclusione, l’intervista con Barbara Funari mette in luce le sfide e le opportunità per Roma in un momento cruciale, dove l’accoglienza e il supporto sociale si intrecciano con l’identità della città.

Ricordando il Giubileo del 2000

Nel lontano 2000, ho ben presente il Giubileo, un evento che ha richiamato molti giovani sotto la guida di Papa Giovanni Paolo II. È rimasta impressa nella mia mente la sua esortazione rivolta a noi: diventare “sentinelle del mattino”. Questo invito ci spingeva a non abbandonare il nostro dovere di garantire a tutti la possibilità di vivere dignitosamente in questa terra e di combattere contro la fame, proteggendo i più vulnerabili.

Un Richiamo all’Impegno

Oggi, a distanza di 25 anni, mi sento profondamente chiamato a rinnovare questo impegno nel mio attuale ruolo istituzionale. La dimensione del Giubileo ci sprona a lavorare con maggiore determinazione per costruire una città che sia accogliente e inclusiva. La speranza è il tema centrale evidenziato nella bolla di Papa Francesco, e rappresenta un faro per le nostre azioni.

Opportunità di Volontariato per i Giovani

Un’iniziativa significativa che stiamo promuovendo in occasione del Giubileo è legata al volontariato e al servizio civile per i giovani. Abbiamo avviato un’iniziativa con Roma Capitale, grazie a fondi specifici destinati al Giubileo, per reclutare oltre 30 giovani. Questi ragazzi avranno la possibilità di contribuire, non solo supportando l’accoglienza nelle tensostrutture, ma anche vivendo un’esperienza formativa di un anno a fianco delle istituzioni.

Impacto Sulla Città e sui Cittadini

Avere giovani attivamente coinvolti nella comunità è cruciale. La loro presenza può rivelarsi fondamentale per creare legami e relazioni significative con le persone della nostra città, fungendo da veri e propri testimoni dell’accoglienza. La loro energia e determinazione possono fare la differenza nel promuovere un ambiente più solidale.

La Preparazione della Città al Giubileo

Interrogata sulla prontezza della città, affermo con sicurezza che Roma è indirizzata verso un evento complesso ma significativo come il Giubileo. Eventi simili hanno portato a opere significative nel corso degli anni, contribuendo a un reale cambiamento. La nostra capitale è un cantiere a cielo aperto; abbiamo chiesto pazienza ai cittadini, ma questi lavori simboleggiano una visione di futuro e speranza.

Il Futuro della Capitale

Ci impegniamo quotidianamente a garantire che non solo le opere pubbliche, ma anche il lavoro con e per le persone siano al centro della nostra azione. La nostra missione è migliorare la vita dei più fragili, perché crediamo fermamente che il miglioramento di Roma si rifletta nel benessere di tutti i suoi abitanti. Solo così possiamo aspirare a costruire una città più giusta e accogliente.

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L’ottico al servizio del Vaticano dal 2012 e il suo legame particolare con Papa Francesco

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L’ottico al servizio del Vaticano dal 2012 e il suo legame particolare con Papa Francesco

Scopri il misterioso legame tra un ottico e il Vaticano che ha tutti i fedeli incuriositi! #PapaFrancesco

In un angolo nascosto di Roma, un ottico ha intrecciato un rapporto unico con il Vaticano fin dal 2012, catturando l’attenzione di chi si chiede cosa nasconda questa connessione speciale con Papa Francesco. Immaginate un professionista degli occhiali che entra nel cuore della Città del Vaticano, servendo non solo clienti comuni, ma forse persino il pontefice in persona – un segreto che potrebbe rivelare storie affascinanti di fede e quotidianità.

Un legame inaspettato

Da anni, questo ottico è diventato una figura discreta ma essenziale per il Vaticano, fornendo servizi che vanno oltre il semplice riparare montature. Con Papa Francesco al timone, il loro rapporto si è evoluto in qualcosa di più profondo, alimentando speculazioni su conversazioni private e aneddoti che potrebbero stupire i devoti e i curiosi.

Dietro le quinte del Vaticano

Fonti vicine all’ambiente ecclesiastico suggeriscono che questo professionista non è solo un fornitore, ma un confidente inaspettato, testimone di momenti intimi che mescolano spiritualità e vita quotidiana. Che si tratti di un semplice paio di occhiali o di qualcosa di più simbolico, la curiosità intorno a questa storia continua a crescere, invitando tutti a esplorare i retroscena di una Roma spesso celata agli occhi del pubblico.

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Papa Francesco snobba il Vaticano: sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore

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Papa Francesco snobba il Vaticano: sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore

PapaFrancescoFaScandalizzare: Il Santo Padre snobba il Vaticano per una sepoltura inaspettata nella Basilica di Santa Maria Maggiore!

In un colpo di scena che sta facendo discutere il mondo cattolico, Papa Francesco ha deciso di essere sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore, bypassando il tradizionale riposo in Vaticano. Chiamatelo un “ribelle in tonaca”, ma questa mossa sembra un affronto alle abitudini secolari, lasciando i fedelissimi a chiedersi se il Papa stia mandando un messaggio criptico o solo un po’ di caos tra i cardinali. L’immagine che accompagna questa notizia, scattata di recente, cattura l’essenza di questa basilica iconica che ora diventerà il nuovo punto focale.

La scelta che fa chiacchierare

Questa decisione, annunciata senza troppi giri di parole, ha già scatenato un’onda di reazioni sui social, con alcuni che la definiscono una “riforma papale con stile”. Non è tutti i giorni che un leader religioso opta per un’alternativa così “terra terra”, ignorando le tombe dorate del Vaticano. Immaginate i turisti che si affollano per un selfie con la sua lapide – potrebbe diventare il nuovo spot virale.

Reazioni e polemiche in arrivo

Fonti vicine al Vaticano parlano di “sorpresa mista a confusione”, con qualche sussurro di dissenso tra i conservatori. E mentre i dettagli esatti rimangono avvolti nel mistero, questa notizia è destinata a dominare i titoli, attirando l’attenzione di chi ama un po’ di dramma ecclesiastico. Stay tuned per gli aggiornamenti.

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