Cronaca
“Ama il tuo Quartiere”: Un’Iniziativa Straordinaria per la Raccolta dei Rifiuti Ingombranti – Scopri Tutti i Dettagli e le Location!

Questo fine settimana, nel contesto della campagna di sensibilizzazione “Giornate del Riciclo”, continuano le operazioni di raccolta straordinaria di rifiuti ingombranti. L’iniziativa è promossa dalla Ama in collaborazione con il Tgr Lazio e offre ai cittadini l’opportunità di smaltire vari tipi di oggetti e materiali che non possono essere gettati nei normali cassonetti, come legno, metallo, condizionatori, grandi elettrodomestici e altri rifiuti speciali. Durante le giornate di sabato 28 e domenica 29 settembre, sarà inoltre possibile portare oggetti usati ancora in buone condizioni a specifici punti di raccolta distribuiti nei municipi.
Dettagli per Sabato 28 Settembre
Municipio 2:
In via Tiburtina, di fronte a Piazzale Valerio Massimo, i cittadini possono conferire rifiuti come legno, metallo, ingombranti (inclusi divani e materassi), RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), sfalci e potature.
Municipio 4:
In via Siro Solazzi, lato via Enrico Jovane, nei pressi della scuola, si svolgerà la raccolta dei rifiuti ingombranti provenienti dalle abitazioni.
Dettagli per Domenica 29 Settembre
Municipio 1:
Le aree designate per la raccolta si troveranno a Piazza Tempio di Diana (Area Parcheggio), Viale delle Terme di Traiano e Piazzale Clodio (Parcheggio Largo Livatino). Qui sarà possibile smaltire legno, metalli, ingombranti, RAEE, lampade, batterie auto, vernici, solventi, farmaci e pile.
Municipio 3:
Presso Piazzale Ennio Flaiano, saranno accettati legno, metalli, ingombranti e RAEE.
Altre Località e Tipologia di Rifiuti Conferibili
Municipio 6: Raccoglierà legno, metallo, ingombranti, RAEE, sfalci e potature in via del Fuoco Sacro.
Municipio 8: Accoglierà legno, metallo, ingombranti, RAEE, sfalci e potature in via dell’Accademia Peloritana e nel parcheggio Ponte Settimia Spizzichino in via Ostiense.
Municipio 10: In via Castello Tesino e via Luciano Laurenzi (area parcheggio), sarà possibile conferire legno, metallo, RAEE, sfalci, potature e ingombranti.
Municipio 5: In via Francesco Tovaglieri e via Rovigno D’Istria sarà possibile conferire legno, metalli, RAEE e oggetti ingombranti.
Municipio 7: Presso lo stabilimento Ericsson in via Anagnina, sarà possibile portare RAEE, lampade, batterie auto, vernici, farmaci, toner, legno e metalli, compresi divani e materassi. Inoltre, lungo via Anzio si raccoglieranno legno, metallo, RAEE e ingombranti.
Municipio 9: Largo Montanari e Piazzale Cina saranno i punti di raccolta per legno, ingombranti, RAEE e metallo.
Municipio 11: Lungotevere Pietra Papa accetterà legno, metallo, RAEE e ingombranti.
Municipio 13: In via Borgo Ticino e via Francesco Albergotti si potranno conferire legno, metallo, RAEE e ingombranti.
Municipio 15: Largo Nimis (Labaro) permetterà il conferimento di legno, metallo, ingombranti (inclusi divani e materassi) e RAEE. Inoltre, in via Vincenzo Tieri (area parcheggio) si accetteranno legno, metallo, ingombranti (divani e materassi), RAEE, lampade, batterie auto, pile, vernici, solventi, farmaci, olio vegetale e toner.
Cronaca
Ilaria Sula, tutte le bugie e le contraddizioni di Mark Samson durante l’interrogatorio

Il ventitreenne Mark Samson ha confessato di aver ucciso Ilaria Sula e di aver nascosto il corpo in una valigia, ma la sua fredda e poco convincente versione dei fatti non è credibile. La madre del ragazzo è indagata per averlo aiutato a pulire. #MarkSamson #IlariaSula #Femminicidio
Il racconto di Mark Samson
“Ho controllato se Ilaria fosse viva, ma era morta, per terra. Le ho messo un sacco sulla testa fino al bacino, poi sono rimasto lì, immobilizzato e traumatizzato per quello che avevo fatto. Mi sentivo vuoto. Allora ho deciso di nasconderla dentro una valigia che ho trovato nella camera dei miei. Dopo, l’ho messa fuori dalla mia camera, dopo averla avvolta in altri due sacchi: uno sulla testa della valigia e l’altro sui piedi.”
È freddo, lucido e poco convincente il racconto che Mark Samson consegna al gip.
Il delitto di Ilaria Sula
Spiega ogni passaggio di ciò che, a suo dire, è accaduto alle 11 della mattina del 26 marzo scorso, quando il ventitreenne ha ucciso Ilaria Sula, per poi gettare il corpo della studentessa in un dirupo alle porte di Roma. "Le ho dato due coltellate da dietro, con il coltello che avevamo utilizzato per tagliare la mortadella. Ilaria non si è accorta di nulla, ha gridato poco", ha spiegato il ragazzo in occasione dell’interrogatorio. “È morta subito”, sostiene. L’indagato ha confessato tutto, o quasi. Ma la sua versione non convince i magistrati, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini.
Le ferite trovate sulle braccia di Ilaria raccontano una verità diversa: la ventiduenne avrebbe cercato di difendersi. E sarà solo l’esito definitivo dell’autopsia a chiarire con precisione quando è stato commesso il femminicidio. Gli investigatori della squadra mobile, infatti, dubitano che l’omicidio sia avvenuto la mattina del 26 marzo.
La complicità della madre
Perché, anche se la madre del ragazzo lo ha aiutato a pulire (e per questo motivo è indagata per concorso in occultamento di cadavere), qualcosa nella ricostruzione temporale non torna. Analizzando il cellulare della vittima, che Mark avrebbe portato via con sé, il dispositivo abbandona l’abitazione di via Homs alle 10:36 del 26 marzo.
Prima, dunque, avrebbe preparato la colazione, per poi portarla in camera, discutere con la vittima, leggere i messaggi sul suo cellulare “per sei o sette minuti”, accoltellarla. E ancora, avrebbe nascosto il corpo in un trolley e lo avrebbe caricato in macchina senza che nessuno lo notasse, in un caotico martedì mattina a Roma. Un arco di tempo breve, nel quale avrebbe compiuto molte azioni complesse. Un’impresa difficile. Per questo la versione di Mark è al vaglio degli investigatori.
Cronaca
Sapienza, occupato il tetto di Villa Mirafiori. No ai tagli, vogliamo la magistrale

Gli universitari della Sapienza hanno occupato il tetto di Villa Mirafiori per protestare contro i tagli ai corsi di laurea magistrale. "Non ci tagliate il futuro. Vogliamo la magistrale" recita lo striscione. La colpa? Fondi Pnrr sprecati e politica di austerity. #Sapienza #Protesta #Università
Gli Studenti Scalano i Tetti
Gli universitari della Sapienza occupano il tetto della sede di Villa Mirafiori. «Non ci tagliate il futuro. Vogliamo la magistrale», si legge sullo striscione che scende giù dalla facoltà di Filosofia del primo ateneo romano, che si trova nell’edificio al Nomentano.
Il motivo? «Qui da settimane – spiegano gli universitari di Cambiare Rotta – gli studenti si organizzano e sono scesi in piazza nel grande sciopero del 4 aprile, contro i tagli in corso all’università e il futuro di precarietà che ci viene riservato.
In particolare le lauree magistrali dei corsi di Filosofia e intelligenza artificiale e di Scienze matematiche per l’intelligenza rischiano di non essere avviate, lasciando gli studenti che hanno frequentato tre anni di triennale senza una prospettiva per il futuro».
Fondi Sprechi e Tagli all’Università
Ma qual è la ragione? «È per colpa dell’esaurimento dei fondi Pnrr, finiti in sprechi e regali a università, aziende e studentati privati, e usati per finanziare corsi che ora saranno interrotti senza soluzioni per chi ha scelto di frequentarli. Ma è anche a causa di una politica di tagli all’università che abbiamo contestato alla Ministra Bernini, e che la rettrice Sapienza Antonella Polimeni si appresta ad eseguire alla Sapienza».
Gli studenti non si fermano qui. Chiedono un incontro alla rettrice Polimeni per dopodomani, 16 aprile, perché «I soldi ci sono – aggiungono quelli di Cambiare Rotta – vengono spesi in progetti come il Technopole, progetti in collaborazione con le industrie militari; vengono spesi, in tutta l’Unione Europea, per il riarmo invece che per la formazione e per il nostro futuro! Mercoledì saremo al rettorato per contestare la responsabilità della rettrice, a cui abbiamo già inviato una lettera per chiedere un incontro immediato».
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