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Cronaca

Carabinieri: un coraggioso passo verso la verità, rinunciando alla prescrizione nel processo d’appello per il caso Cucchi

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Carabinieri: un coraggioso passo verso la verità, rinunciando alla prescrizione nel processo d’appello per il caso Cucchi

Nuova Fase per il Caso Cucchi

Una nuova tappa significativa nel caso di Stefano Cucchi, il giovane romano morto in circostanze incerte dopo il suo arresto nel 2009, è prevista per il 16 dicembre. Questa data segnerà l’avvio del processo d’Appello riguardante i presunti depistaggi che sarebbero stati attuati dopo il fatale pestaggio.

Due dei carabinieri accusati, Francesco Di Sano e Massimiliano Colombo Labriola, hanno scelto di non avvalersi della prescrizione durante l’udienza preliminare. Il loro legale, Giorgio Carta, ha spiegato che la decisione è stata presa per dimostrare la loro innocenza, poiché accettare la prescrizione potrebbe essere interpretato come un’ammissione di colpa. Intanto, un terzo carabiniere, Lorenzo Sabatino, sta ancora esaminando la propria posizione e presto annuncerà la sua scelta.

Dettagli delle Accuse e Conflitti Giudiziari

Otto carabinieri sono stati coinvolti in questo caso emblematico, tutti condannati già il 7 aprile 2022. Le pene inflitte includono un massimo di cinque anni per il generale Alessandro Casarsa, seguiti da quattro anni per Francesco Cavallo e Luciano Soligo, e pene inferiori per gli altri imputati. Le accuse variano dal falso al favoreggiamento, fino alla calunnia e all’omessa denuncia.

L’inchiesta, condotta dal pubblico ministero Giovanni Musarò, ha rivelato una serie di presunti tentativi di depistaggio volti a nascondere le reali circostanze della morte di Cucchi. Recentemente, la famiglia, rappresentata dalla sorella Ilaria Cascu, ha deciso di revocare la sua costituzione di parte civile. Ciò avviene mentre il contesto giudiziario è in rapida evoluzione, con l’attenzione ora rivolta al futuro processo d’Appello.

Prossimi Sviluppi e Riflessioni

Con l’arrivo del processo d’Appello, i principali protagonisti stanno riconsiderando le loro strategie legali. Questa fase rappresenta un’opportunità cruciale per gli imputati di difendere la loro posizione rispetto alle accuse. La scelta di rinunciare alla prescrizione indica un forte desiderio di affrontare il processo senza precauzioni legali che potrebbero essere fraintese.

Il caso Cucchi continua a suscitare un ampio dibattito nell’opinione pubblica e nelle istituzioni italiane, rappresentando un caso emblematico che sta influenzando le norme e le procedure delle forze dell’ordine nel paese. La sua evoluzione rimane al centro dell’attenzione, in quanto segnale della necessità di maggiore trasparenza e giustizia nelle forze di polizia.

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Auto finisce in fontana a Casalpalocco: conducente illesa, forse per distrazione

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Auto finisce in fontana a Casalpalocco: conducente illesa, forse per distrazione

HaiMaiVistoUnAutoInFontana 😲? Una donna di 56 anni finisce con la sua Toyota Yaris in una fontana di Roma, in una scena da film che lascia tutti a bocca aperta! #IncidenteBizzarro #RomaCuriosità

La Scena Incredibile dell’Incidente

Immaginate di svegliarvi all’alba e scoprire una macchina immersa nell’acqua di una fontana: è esattamente ciò che hanno trovato gli agenti della polizia locale di Roma. La Toyota Yaris era bloccata nella vasca della fontana di Casalpalocco, all’incrocio tra via Eschilo e piazza Fonte degli Acilii, con lo sportello spalancato. La conducente, una donna di 56 anni, era già fuori, dolorante ma fortunatamente senza ferite serie, e è stata subito portata in ospedale in codice giallo.

Come È Successo Questo Sconvolgente Episodio?

L’incidente è avvenuto intorno alle 6 del mattino del 22 aprile in via Eschilo, una strada chiave nei quartieri residenziali di Casalpalocco e Axa, che collega al centro di Roma. Gli agenti stanno ricostruendo i dettagli: l’auto avrebbe urtato il parapetto della rotonda, slittato sull’erba, colpito il bordo della vasca e infine precipitato dentro, senza rovesciarsi. Le telecamere della zona potrebbero rivelare tutto, e secondo le prime ipotesi, un guasto meccanico potrebbe essere il colpevole.

Non È la Prima Volta: Una Serie di Misteri Stradali

Ma ecco il colpo di scena: non si tratta di un evento isolato! La donna, nonostante il caos, ha persino provato a manovrare l’auto all’interno della fontana per uscire senza bagnarsi, prima dell’arrivo dei soccorsi. Eppure, incidenti del genere sono già successi in queste rotonde, nonostante i parapetti e le protezioni, lasciando tutti a chiedersi: cosa sta succedendo sulle strade di Roma? 😱

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Arresti nella Curva Sud della Roma. Operazione della Polizia

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Arresti nella Curva Sud della Roma. Operazione della Polizia

La polizia ha arrestato 3 esponenti della Curva Sud della Roma.

Nella mattinata odierna, all’esito di una articolata e complessa attività di indagine condotta dalla Polizia di Stato e coordinata dalla locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, la DIGOS e la SQUADRA MOBILE della Questura di Roma hanno eseguito l’Ordine di esecuzione di Ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Tribunale Ordinario di Roma – Sezione GIP, a carico di tre esponenti del sodalizio ultras romanista “Gruppo Quadraro”, che occupa la parte centrale del secondo anello della Curva Sud dello Stadio Olimpico.

Due degli indagati sono stati rintracciati presso le proprie abitazioni e sottoposti a perquisizione personale e domiciliare ex art. 352 co. 2 c.p.p., mentre un terzo soggetto era già detenuto per altra causa ed il provvedimento è stato notificato presso la Casa Circondariale presso cui è ristretto.

Tutti gli indagati – già sottoposti ad interrogatorio preventivo ex art. 291 co. 1 quater c.p.p. il 7 aprile u.s., quando si sono avvalsi della facoltà di non rispondere – sono ritenuti responsabili del reato di cui agli articoli 61 nr. 11-sespties c.p. e 73, co. 1 d.P.R. 309/1990, due di loro anche con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, poiché, in concorso tra loro e con altri soggetti, illecitamente effettuavano numerose cessioni di sostanza stupefacente del tipo cocaina in occasione degli incontri di calcio casalinghi disputati dalla società A.S. Roma presso i bagni della Curva Sud dello Stadio Olimpico fino a maggio 2024.

Le indagini, condotte dalla DIGOS, hanno interessato numerosi incontri di calcio disputati dalla squadra giallorossa allo Stadio Olimpico nel corso del Campionato di Serie A 2024/2025, a partire da gennaio 2024.

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