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Oltre allo sciopero dei trasporti a Roma, nel fine settimana la Metro C sarà chiusa per lavori di manutenzione.

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Oltre allo sciopero dei trasporti a Roma, nel fine settimana la Metro C sarà chiusa per lavori di manutenzione.

Non solo lo sciopero dei trasporti a Roma. Nel weekend è prevista la chiusura della Metro C, che sarà sostituita integralmente da bus navetta.

Lo sciopero dei trasporti a Roma

Quando allo sciopero di domani, l’agitazione interesserà tutta la rete di Atac (bus, filobus, metropolitane, linea ferroviaria Termini-Centocelle) e i bus periferici. Il servizio sarà garantito da inizio servizio fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20. Saranno invece possibili stop alla circolazione dalle 8,30 alle 17 e dalle 20 in poi. Lo sciopero riguarda anche le linee regionali gestite da Cotral e Astral. Servizio regolare sulle ferrovie regionali Trenitalia.

Chiusa la Metro C per lavori nel weekend

A partire dalle 20.30 di venerdì 4 ottobre e fino al termine del servizio del 6 ottobre, la linea C della metropolitana di Roma sarà integralmente sostituita da bus navetta. Atac ha spiegato in una nota che “nell’ambito delle attività propedeutiche all’estensione a Colosseo della linea C della metropolitana, che Roma Metropolitane sta coordinando per conto di Roma Capitale, sono necessarie prove integrate e test estesi che comprendono anche parte della linea esistente. Per questa ragione, dai tre enti che si occupano della fase di costruzione, è stata richiesta la disponibilità di porzioni di linea, dalle 21 a fine servizio e, in alcuni giorni, dell’intera linea, trattandosi di attività chiaramente incompatibili con la gestione commerciale del servizio di trasporto”.

Sciopero a Roma il 5 ottobre 2024, a rischio i mezzi Atac per 24 ore: gli orari di bus, metro e tram. Previste chiusure anche nel weekend del 26 e 27 ottobre e dalle 20.30 fino al termine del servizio dal 1 novembre fino al 7 dicembre.

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca

A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.

Situazione Igienica Allarmante

Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.

Reazione dei Cittadini

I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.

Intervento delle Autorità

Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione

Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.

L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.

La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.

La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.

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