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Prima d’ora non aveva mai mostrato comportamenti aggressivi.

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Prima d’ora non aveva mai mostrato comportamenti aggressivi.

Tragedia sfiorata in una villetta nella capitale. Il padre della bimba: “Sono uscito in giardino e ho visto il cane con i capelli di mia figlia nella bocca insanguinata”.

Il Dramma di una Giornata Ordinaria

Era una domenica come tante, che è finita invece con una corsa in ospedale e un’intera famiglia ancora sotto choc. Siamo in una villetta alla periferia Sud della capitale. Qui una bambina di cinque anni si trova con il papà nell’abitazione della compagna dell’uomo. È in giardino e sta giocando sotto gli occhi vigili degli adulti. Si avvicina al cane, un pastore australiano maschio; nessuno ci bada, poiché l’animale non si è mai mostrato pericoloso e la piccola è di casa. Ma in pochi secondi accade l’imprevisto: l’animale si rivolta contro la bambina che vuole giocare e la azzanna alla testa. Subito il padre e la compagna intervengono e riescono a evitare il peggio. È presente anche la figlia della donna, che assiste impietrita alla scena.

La vicenda è raccontata sulle pagine locali del quotidiano il Messaggero. Immediatamente vengono chiamati i soccorsi e un’ambulanza del 118 trasporta d’urgenza la bambina al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Eugenio. Ricoverata in codice rosso, viene subito sottoposta a un intervento per suturare le ferite alla testa. La prognosi è di trenta giorni. Nella villetta sono arrivati anche gli agenti della Polizia di Stato, che hanno raccolto le testimonianze di quanto accaduto e visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Il cane è risultato regolarmente detenuto e dotato di microchip.

Le Testimonianze e l’Inchiesta

Secondo quanto ricostruito, la donna con le due bambine si era recata in giardino per dare da mangiare al cane, poi l’aggressione. “Quando sono uscito ho visto il cane con i capelli di mia figlia in bocca, è stato terribile”, ha raccontato l’uomo. Mentre la padrona dell’animale ha confermato che prima di domenica non si era mai mostrato aggressivo. Per il momento l’animale è rimasto sotto la custodia della padrona.

Le autorità stanno valutando il comportamento del cane per determinare le misure da adottare, che potrebbero includere eventuali sanzioni o provvedimenti per garantire la sicurezza della comunità. L’incidente ha sollevato interrogativi sulla gestione e l’affidabilità degli animali da compagnia, in particolare in contesti familiari. Nel frattempo, la famiglia della bambina affronta giorni di apprensione e speranza per un recupero completo.

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Maltempo scatena caos a Roma, con vigili del fuoco impegnati su rami caduti e strade allagate

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Maltempo scatena caos a Roma, con vigili del fuoco impegnati su rami caduti e strade allagate

Roma è nel caos totale per il maltempo: decine di interventi dei vigili del fuoco per rami e alberi caduti, con strade allagate che hanno trasformato la città eterna in un acquitrino improvvisato. Mentre i romani maledicono il cielo, qualcuno si chiede se non sia solo l’ennesima scusa per non pagare le tasse in tempo. #MaltempoRoma #EmergenzaMeteo #VigiliDelFuoco

Gli interventi dei vigili del fuoco in prima linea

I pompieri di Roma sono stati chiamati a decine per gestire i danni causati dal temporale, con rami e alberi caduti che bloccano strade e mettono a rischio la circolazione. Le squadre hanno lavorato senza sosta, affrontando un’ondata di chiamate che ha messo alla prova le risorse disponibili, in una città che sembra sempre un passo indietro rispetto al meteo impazzito.

Strade allagate e disagi per i cittadini

Le piogge torrenziali hanno trasformato vie principali in fiumi improvvisati, lasciando automobilisti e pedoni intrappolati nel fango. I residenti parlano di un’emergenza prevedibile, con lamentele su una manutenzione urbana che, diciamolo, fa acqua da tutte le parti – e non solo per il maltempo.

Conseguenze del caos meteorologico

Oltre ai disagi immediati, il maltempo ha esposto vulnerabilità strutturali, con interventi rapidi che hanno evitato il peggio, ma non senza qualche critica al sistema. I vigili del fuoco continuano a monitorare la situazione, mentre la città prova a riprendersi da un evento che, per molti, è solo l’ennesimo capitolo di una storia già scritta.

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A Primavalle, figlio uccide la madre e la nasconde nell’armadio: dichiarato parzialmente pazzo

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A Primavalle, figlio uccide la madre e la nasconde nell’armadio: dichiarato parzialmente pazzo

Scandalo a Roma: un figlio "parzialmente infermo" uccide la madre e la nasconde nell’armadio, scatenando polemiche sulla giustizia! In un quartiere come Primavalle, dove i drammi familiari esplodono, questo caso fa discutere: è davvero la pazzia a scagionare? #RomaShocking #CrimineItaliano #GiustiziaControversa

In un episodio che sta infiammando i social e i dibattiti nazionali, un figlio è stato dichiarato "parzialmente infermo" dopo aver confessato l’omicidio della madre nel quartiere di Primavalle, a Roma. Le autorità hanno ricostruito la scena raccapricciante, dove il corpo è stato trovato nascosto nell’armadio, un dettaglio che ha lasciato tutti senza parole e alimentato critiche sul sistema giudiziario italiano.

Il delitto che ha sconvolto Roma

Le indagini svelano un atto brutale, con il figlio al centro di una storia che mescola follia e rabbia familiare. "Parzialmente infermo", come definito dalle perizie mediche, il giovane è ora al vaglio della corte, ma molti si chiedono se questa etichetta sia solo un comodo escamotage per evitare punizioni severe. In un’era in cui i tribunali sembrano troppo indulgenti, questo caso evidenzia le crepe di un sistema che, a volte, appare "troppo morbido" con i colpevoli.

Le reazioni e le polemiche

Mentre la comunità di Primavalle è in subbuglio, le opinioni online si dividono tra chi difende la linea della salute mentale e chi attacca, definendolo un’assurdità. Questo episodio non fa che amplificare i dibattiti sulle lacune della giustizia, con alcuni commentatori che lo etichettano come un ennesimo esempio di come la società protegga i "cattivi ragazzi". Le famiglie del quartiere, scosse, chiedono risposte immediate, alimentando un’onda virale di indignazione.

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