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Cronaca

Esplora gli Open Day del Weekend: Tutti i Municipi e gli Orari da Non Perdere!

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Esplora gli Open Day del Weekend: Tutti i Municipi e gli Orari da Non Perdere!

Nel weekend del 12 e 13 ottobre, i residenti avranno l’occasione di usufruire di aperture straordinarie per richiedere la carta d’identità elettronica. In tale occasione, diversi uffici anagrafici situati nei municipi VI, VII, VIII, XI, e XV, oltre a specifici ex Punti Informativi Turistici (PIT) in aree come Piazza Sonnino, Piazza delle Cinque Lune e Piazza Santa Maria Maggiore, rimarranno aperti per facilitare il rilascio di questo importante documento.

Dettagli sugli Orari di Apertura

Durante il sabato 12 ottobre, sarà possibile recarsi presso gli uffici nei municipi coinvolti. Gli orari di apertura saranno i seguenti:

  • Municipio VI: via Duilio Cambellotti, 11, dalle ore 8.00 alle 16.30.
  • Municipio VII: Piazza Cinecittà, 11, disponibile dalle 8.30 alle 16.30.
  • Municipio VIII: sede di via Benedetto Croce, 50, aperta dalle 8.30 alle 15.30.
  • Municipio XI: via Portuense, 579, con orario 8.00 – 16.00.
  • Municipio XV: ante, via Enrico Bassano, 10 (zona La Storta), dalle 8.30 alle 16.30.

Gli ex PIT seguiranno gli stessi orari, fornendo così un’ampia possibilità per le pratiche burocratiche richieste.

Come Prenotare e Procedere al Rilascio

Per quanto riguarda la giornata di domenica 13 ottobre, gli ex PIT apriranno soltanto per la richiesta della carta d’identità dalle 8.30 alle 12.30. Per avvalersi del servizio, è necessaria una prenotazione, che potrà essere effettuata a partire dalle ore 9:00 di venerdì 11 ottobre, accedendo al portale ufficiale Agenda CIE del Ministero dell’Interno. È cruciale presentarsi all’appuntamento con il ticket di prenotazione, una fototessera, un documento di pagamento elettronico, e il vecchio documento identitario, se si intende richiedere un rinnovo.

L’Assessore Capitolino Andrea Catarci ha sottolineato l’importanza di queste giornate straordinarie, un’iniziativa dell’amministrazione comunale volta a velocizzare i processi di rilascio delle carte d’identità elettroniche, per migliorare la qualità del servizio offerto ai cittadini. Con la disponibilità di oltre 900 carte pronte, si desidera esprimere gratitudine agli uffici municipali e ai Dipartimenti Capitolini per il loro impegno nel potenziamento del sistema di rilascio.

Cronaca

La tragedia di Francesca Ianni a Roma: un albero caduto e i ritardi sui pioppi pericolosi

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La tragedia di Francesca Ianni a Roma: un albero caduto e i ritardi sui pioppi pericolosi

Sconvolgente: A quattro mesi dalla morte di Francesca Ianni sotto un albero fatale, Roma abbatte altri giganti verdi – ma cosa nasconde questa mossa improvvisa? #TragediaNelParco #MisteroAlberi

L’Intervento Inatteso del Comune

A Roma, nel quartiere di Colli Aniene, il Comune ha deciso di abbattere gli alberi dello stesso filare che ha causato la tragica morte di Francesca Ianni, la quarantacinquenne schiacciata da un pioppo crollato nel parco Livio Labor lo scorso 23 dicembre. Amici e familiari sono rimasti sbalorditi da questa azione, che arriva solo ora, lasciando aperte domande inquietanti su come e perché quell’albero sia crollato così facilmente. Fabio Ianni, il fratello della vittima, ha espresso la sua rabbia, chiedendosi se qualcuno avesse ignorato i segnali di pericolo, trasformando una giornata di festa in un incubo perenne.

Le Domande Senza Risposta

Mentre la famiglia attende risposte dall’inchiesta della Procura, le ferite emotive restano aperte. Fabio Ianni si è sfogato, evidenziando come notizie del genere rendano le feste ancora più dolorose, con i nipoti che dovranno convivere per sempre con quelle immagini terrificanti. “È assurdo che il Comune abbia aspettato tanto per agire, quando una semplice ispezione avrebbe potuto salvare vite”, ha dichiarato, puntando il dito su possibili negligenze che hanno stravolto la vita di Francesca e della sua amica Alessia, sopravvissuta per miracolo ma con lesioni permanenti. Eppure, dal Comune non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale, alimentando il sospetto che ci sia molto di più da scoprire.

Gli Sviluppi dell’Inchiesta

I familiari di Francesca, assistiti dal loro legale, hanno già mosso i primi passi concreti: una richiesta di risarcimento danni e la nomina di un perito per analizzare lo stato dell’albero crollato. Dal Dipartimento Tutela Ambientale, intanto, spiegano che i tre alberi abbattuti presentavano condizioni simili, giustificando l’intervento per motivi di sicurezza pubblica. Ma queste precisazioni non placano i dubbi della famiglia, determinata a svelare la verità su cosa abbia davvero causato quella tragedia. Francesca, una donna coraggiosa e legata alla sua Roma, meritava di più, e ora tutti si chiedono se altre vite siano a rischio in quel parco dimenticato.

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Le bombe sociali: la mappa dell’emergenza

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Le bombe sociali: la mappa dell’emergenza

RomaInFiamme La Città Eterna sta diventando una vera polveriera con occupazioni abusive e incendi che terrorizzano i residenti onesti!

Le occupazioni abusive dilagano

Roma è un campo minato di edifici occupati e insediamenti abusivi, nonostante gli sgomberi quotidiani ordinati dalla Prefettura e la linea dura del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Queste “bombe sociali” non accennano a sparire, con attenzione costante su occupazioni storiche e accampamenti improvvisati. Entro fine anno, il Comune chiuderà gli acquisti di tre immobili per provare a risolvere il caos, ma chissà se basterà a fermare questo circo.

I siti a rischio incendio

Dopo il mega-incendio che ha devastato Monte Mario l’estate scorsa, partito da una favela abusiva, ogni quartiere ha dovuto elencare le zone più pericolose. Luoghi come San Lorenzo, Ponte Mammolo e via Newton sono stati sgomberati, ma i problemi riaffiorano come erbacce. A via Newton, per esempio, gli abusivi sono tornati sotto i viadotti, bruciando di tutto – ferro, rame, pneumatici – rendendo l’aria irrespirabile. È come rivivere l’incendio del 2021 al Ponte di Ferro, che ha messo ko la struttura per anni. Questi accampamenti non sono solo un fastidio, sono una minaccia pubblica che nessuno sembra voler estirpare del tutto.

Gli spostamenti e le lamentele dei residenti

Prendete l’ex Hotel Cinecittà: sgomberato con gran dispiegamento di forze, ma i sudamericani si sono spostati in altri alberghi abbandonati, per poi tornare e occupare le case vicine. Ora, il quartiere è un inferno di liti, schiamazzi e minacce, con residenti esasperati che parlano di veri e propri clan stile Casamonica. Come dice una residente, “Siamo in una polveriera”, e il nuovo decreto sicurezza potrebbe aiutare, ma solo se qualcuno vigila sul serio. Altrimenti, è solo un gioco dell’oca per questi occupanti seriali.

I clan dietro le occupazioni

Non è un caso che gli inquirenti stiano indagando sui gruppi sudamericani che gestiscono il racket delle occupazioni, forse al posto dei soliti clan romani. Luoghi come l’ex scuola 8 Marzo, occupata dal 2001, sono ridotti a ruderi fatiscenti con oltre 400 “inquilini” abusivi. E non finisce qui: i clan hanno messo le mani su centinaia di appartamenti in zone come Magliana, Don Bosco e San Basilio. È un business sporco che sta cambiando la faccia della città, e i romani pagano il prezzo.

La crisi abitativa esplode

Intanto, la carenza di alloggi a Roma è fuori controllo, con 18.608 nuclei familiari in lista d’attesa a giugno 2024. Invece di occupazioni illegali, si parla di soluzioni “innovative”, come acquistare immobili in via Prenestina, via Lucio Calpurnio Bibulo e via Gian Maria Volontè per l’emergenza abitativa. Ma con trattative in corso, chissà se arriveranno in tempo per evitare che la situazione degeneri ulteriormente. Roma non può permettersi di essere ostaggio di questi parassiti urbani.

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