Attualità
Franco Vettese scomparso a Montecassino, la moglie lancia un appello a “Chi l’ha Visto”

Franco Vettese è scomparso ormai da giorni. Le ricerche procedono anche con i droni e con le unità cinofile, ma per ora del 77enne non c’è traccia nei dintorni di Montecassino.
L’appello della famiglia
Il caso di Franco Vettese, il 77enne scomparso da Montecassino dal pomeriggio di lunedì, è stato trattato dalla trasmissione ‘Chi l’ha visto’. A lanciare un appello è stata la moglie dell’uomo: “Franco so che sei timido ma chiedi aiuto a qualcuno”. Il 77enne è uscito lunedì dalla sua abitazione di via Cimarosa e da allora se ne sono perse le tracce: aveva detto che sarebbe andato a fare una passeggiata, ma non è più rientrato a casa. Martedì ha telefonato al cognato dicendo di trovarsi in centro a Cassino, poi più nulla.
Le ricerche in corso
Le ricerche di carabinieri, vigili del fuoco, volontari e cittadini vanno avanti da giorni, ma dell’uomo nessuna traccia. Nemmeno i droni, gli elicotteri e le unità cinofile hanno trovato nulla, sia nel centro di Cassino, sia lungo i sentieri boschivi di Montecassino, dove aveva detto di essere diretto. Sono numerose le persone che hanno detto di averlo visto nel centro della città, ma per ora nessun avvistamento è stato confermato. Soprattutto nessuno lo riesce a trovare. Il rischio è che si trovi in difficoltà in un punto boschivo impervio, magari difficile da raggiungere. Il telefono è spento, ma soprattutto dopo giorni ormai sarà scarico: quindi per lui è impossibile – anche se lo volesse – chiamare per chiedere aiuto.
Il cognato, Giovanni Di Meo, ha dichiarato che “si trova in uno stato confusionale per via della sua malattia. Dopo vane ricerche durate fino all’alba nei pressi di Montecassino (da dove aveva effettuato una telefonata ai familiari), ricerche ancora in atto, poche ore fa si è fatto nuovamente sentire sempre tramite cellulare asserendo di trovarsi nel centro di Cassino area di via Tommaso Campanella. Lascio di seguito la foto chiedendo cortesemente a chi lo incontrasse di fermarlo, trattenerlo in loco, e di chiamarmi immediatamente al seguente numero telefonico 3346410278”.
Attualità
Derby Lazio-Roma: scontri tra tifosi fuori dall’Olimpico, lancio di oggetti contro la polizia

Una serata incandescente a Roma: scontri tra tifosi prima del derby Lazio-Roma. Fuori dall’Olimpico, i supporter si sono fronteggiati con "il lancio di oggetti contro la polizia". Le tensioni si sono infiammate, mostrando ancora una volta come lo sport possa diventare terreno di scontro politico. #Roma #Derby #Scontri #Politica
Durante il tanto atteso derby tra Lazio e Roma, la tensione è esplosa fuori dallo stadio Olimpico. I tifosi delle due squadre, mai realmente amichevoli, hanno trasformato la serata in un campo di battaglia urbano. Il lancio di oggetti contro la polizia ha segnato uno dei momenti più critici della serata, dimostrando come il calcio, in Italia, sia spesso più di un semplice gioco.
Scontri fuori dall’Olimpico
I disordini sono iniziati quando gruppi di tifosi, armati di bottiglie, pietre e altro, hanno deciso di sfidare non solo i rivali sportivi ma anche le forze dell’ordine. La polizia, già pronta per gestire le consuete tensioni di un derby, si è trovata a fronteggiare una situazione di vera e propria guerriglia urbana. Le immagini dei tafferugli hanno rapidamente fatto il giro del web, mostrando un paese dove il calcio è ancora una metafora della divisione sociale e politica.
La risposta delle autorità
Le autorità hanno prontamente risposto con cariche di alleggerimento e l’uso di lacrimogeni per disperdere la folla. Nonostante gli sforzi, la situazione è rimasta tesa per buona parte della serata, con alcuni agenti leggermente feriti e diversi tifosi fermati. La questione solleva inevitabilmente un dibattito sulla gestione della sicurezza durante eventi sportivi di massa e sul ruolo che il calcio gioca nella società italiana.
Sport e Politica: un binomio inevitabile
Il calcio in Italia non è solo un gioco, ma un riflesso delle dinamiche sociali e politiche. Gli scontri di ieri sera non sono solo una questione di rivalità sportiva, ma anche di identità e appartenenza politica. La frase il lancio di oggetti contro la polizia diventa, in questo contesto, un simbolo di una frustrazione più profonda, che va oltre il semplice risultato di una partita.
Le immagini e i video degli scontri, diffusi rapidamente sui social media, hanno mostrato ancora una volta come il calcio possa essere un terreno fertile per tensioni sociali, con i tifosi che spesso portano avanti battaglie che vanno oltre i confini del campo da gioco.
Attualità
Roma, uomo trova ladri in camera da letto: imbraccia il fucile e spara ai malviventi

#Roma #Cronaca #Ladri Un cittadino romano trova dei ladri che rovistano nella sua camera da letto, prende il fucile e spara. L’incredibile vicenda ha scatenato un acceso dibattito sulla legittima difesa. Ecco i dettagli dell’accaduto.
Un cittadino di Roma ha vissuto momenti di puro terrore quando ha sorpreso dei ladri mentre rovistavano nella sua camera da letto. La risposta dell’uomo è stata immediata: ha imbracciato il fucile e sparato contro i malviventi. L’episodio, che ricorda sempre più una scena da film western, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni sulla legittima difesa.
L’incidente è avvenuto in un contesto di crescente insicurezza percepita dai cittadini, che si sentono sempre meno protetti dalle forze dell’ordine. La reazione dell’uomo è stata definita da alcuni come un atto di legittima difesa, mentre altri criticano la violenza della risposta. La questione è stata ulteriormente alimentata da commenti come quello di un vicino che ha dichiarato: "Meglio un ladro morto che un cittadino derubato", commento che, seppur politicamente scorretto, riflette un sentimento diffuso di frustrazione e paura.
Le autorità stanno indagando sull’accaduto per capire se ci siano gli estremi per l’applicazione della legittima difesa o se si sia trattato di un eccesso di difesa. Intanto, il dibattito pubblico continua a infiammare i social, con opinioni che vanno da chi sostiene che "la giustizia deve fare il suo corso" a chi pensa che "la sicurezza dei cittadini viene prima di tutto".
L’episodio solleva questioni importanti su come la società e le leggi debbano bilanciare il diritto alla sicurezza personale con la prevenzione della giustizia fai-da-te.
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