Attualità
Funerali di Marcello De Angelis: domani l’ultimo saluto al 25enne vittima di aggressione

Addio a Marcello De Angelis, domani sono in programma la camera ardente all’ospedale di Tor Vergata ed il funerale alla parrocchia di San Giustino Martire.
Dettagli sui Funerali
I funerali di Marcello De Angelis verranno celebrati domani, sabato 12 ottobre, a partire dalle ore 12 nella parrocchia di San Giustino Martire, nel quartiere Alessandrino a Roma. La camera ardente sarà invece allestita domani mattina prima delle esequie, aperta dalle ore 9.30 alle 11 al Policlinico di Tor Vergata. A dargli l’ultimo saluto saranno i famigliari, i parenti, gli amici, i conoscenti e i colleghi, che si ritroveranno insieme in chiesa. Per l’omicidio di Marcello De Angelis gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato un quarantacinquenne.
Ricordi e Tragico Evento
Un collega di Frascati lo ha ricordato con affetto, in un’intervista rilasciata a Fanpage.it: “Marcello è morto da Marcello. Difendendo la sua famiglia, ma l’avrebbe fatto per chiunque. Era un buono. Marcello non lavorava qui, lavora ancora qui. L’imperfetto non gli si addice”.
Marcello De Angelis è morto ucciso a coltellate dopo essere intervenuto in una rissa per difendere il nipote quindicenne da un coetaneo in via Vincenzo Tineo la notte tra il 5 e 6 ottobre. Tornando a casa, il primo ha raccontato l’accaduto alla madre e allo zio, appunto De Angelis. Il ragazzo è tornato in strada e i due hanno ricominciato a litigare, quando De Angelis è intervenuto per separarli.
Il secondo ragazzo è andato a casa e ha raccontato tutto al padre e allo zio, ossia che l’adulto era intervenuto “nelle loro questioni” e si sono mossi anche loro, presentandosi sotto casa del primo ragazzo e chiedendo loro di scendere. Li hanno raggiunti la madre e lo zio del primo ragazzo: il padre del secondo, un quarantacinquenne, ha aggredito De Angelis prendendolo a coltellate. Soccorso con l’ambulanza e trasportato in ospedale con codice rosso, è morto poco dopo.
Attualità
Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca
A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.
Situazione Igienica Allarmante
Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.
Reazione dei Cittadini
I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.
Intervento delle Autorità
Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.
Attualità
Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione
Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.
L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.
La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.
La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.
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