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Gino Sorbillo apre due nuove pizzerie a Roma: i dettagli delle location

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Gino Sorbillo apre due nuove pizzerie a Roma: i dettagli delle location

Aprono a Roma due nuove pizzerie di Gino Sorbillo: la prima, nel quartiere Prati, aprirà il 24 ottobre. La seconda apertura è prevista all’interno della stazione Termini.

Le nuove pizzerie di Gino Sorbillo a Roma

La nuova pizzeria del quartiere Prati, in via Terenzio 12, tra piazza Risorgimento e Castel Sant’Angelo aprirà ufficialmente il prossimo 24 ottobre 2024, secondo Google Maps. Il secondo locale aprirà alla stazione Termini e l’inaugurazione è prevista a fine novembre 2024.

Sorbillo ha effettuato un sopralluogo nelle due nuove pizzerie romane nella mattinata di ieri, stando a quanto riporta il sito del Gambero Rosso, poi è ripartito subito per Napoli: “Devo tornare di corsa, perché oggi ai Presepi in via dei Tribunali ho la presentazione dell’opera del creativo Giampiero D’Alessandro dedicata alla pizza, “Too Much Sauce”.

Le caratteristiche del nuovo locale di Prati

Quello di Prati dovrebbe essere un nuovo locale della linea “Gino Sorbillo Pizza Gourmand”, come quello della Rinascente. La pizzeria di piazza Augusto Imperatore si chiama invece “Lievito Madre”. Questa la spiegazione dei due progetti sul sito di Gino Sorbillo: “Da Gino Sorbillo Pizza Gourmand proponiamo rivisitazioni della classica pizza napoletana. Ogni pizza è realizzata privilegiando la farina di tipo 1 e tutte saranno dedicate a una delle regioni italiane, ciascuna caratterizzata da due o tre ingredienti tipici del territorio. Nel menù si alterneranno 10 regioni alla volta, anche per poter acquisire materie prime specifiche e di qualità. Il nostro obiettivo nel portare Gourmand a Roma è di differenziare la nostra proposta di pizza napoletana. Da Lievito Madre i romani troveranno la pizza napoletana, da Gourmand le pizze regionali”.

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca

A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.

Situazione Igienica Allarmante

Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.

Reazione dei Cittadini

I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.

Intervento delle Autorità

Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione

Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.

L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.

La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.

La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.

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