Cronaca
Ostia ospita il “Sea Drone Tech Summit” dedicato alla robotica marina

Il “Sea Drone Tech Summit” Approda a Ostia
Ostia, il 29 e 30 ottobre, sarà il palcoscenico della quarta edizione del “Sea Drone Tech Summit”, un prestigioso convegno dedicato alla robotica marina nazionale e internazionale. Presso il Polo acquatico della Federazione Italiana di Nuoto del “Lido”, un totale di 25 relatori, provenienti sia da aziende che da enti pubblici e privati, si daranno il cambio per presentare le ultime tecnologie nel settore, tra cui robot subacquei, natanti unmanned di superficie e droni aerei per applicazioni marine.
Innovazioni Tecnologiche in Primo Piano
L’evento prevede anche la presentazione in anteprima della seconda edizione della ricerca di PwC Strategy& Italia sul mercato della robotica marina. Sarà disponibile un’ampia area espositiva dove enti di ricerca, università e aziende specializzate presenteranno i loro mezzi in mostra statica. Dimostrazioni operative in vasca e in mare arricchiranno ulteriormente il programma del convegno. Un’importante collaborativa organizzativa unisce l’associazione culturale Ifimedia, Mediarkè, e partner istituzionali come il X Municipio del Comune di Roma e il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università Roma Tre.
Una Piattaforma per la Collaborazione
Lo scorso anno, il convegno ha attirato numerosi appassionati e addetti ai lavori, mettendo in evidenza l’importanza crescente del settore della robotica marina. Il focus di quest’anno include applicazioni come la protezione della rete di tubazioni e cavi sottomarini, evidenziata nel contesto delle tensioni geopolitiche, e l’uso dei mezzi robotici per attività scientifiche e commerciali varie. Alla manifestazione parteciperà anche la Marina Militare, rappresentata dal contrammiraglio Vito Lacerenza e altri esponenti di rilievo, a testimonianza della rilevanza strategica delle nuove tecnologie.
Cronaca
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La Devozione Profonda per la Città Eterna
Papa Francesco ha sempre vissuto il suo ruolo di vescovo di Roma con passione, immerso tra i fedeli e gli ultimi. Prima di diventare Pontefice, la sua parrocchia era quella di San Roberto Bellarmino nel quartiere Parioli. Subito dopo l’elezione nel 2013, ha scelto la Basilica di Santa Maria Maggiore come suo rifugio spirituale, dove pregava di fronte all’icona della Madonna Salus populi romani, simbolo della devozione romana.
Momenti Iconici durante le Crisi
Non tutti sanno che, in piena pandemia Covid, Papa Francesco ha compiuto gesti che hanno catturato l’attenzione globale. Il 15 marzo 2020, si è recato a Santa Maria Maggiore per implorare la fine dell’epidemia. Pochi giorni dopo, l’icona è stata portata in una Piazza San Pietro deserta, proprio nel giorno del picco di morti in Italia. Da quel momento, i contagi hanno iniziato a diminuire. E chi poteva immaginare che, durante il lockdown, il Papa camminasse per le strade vuote di Roma fino alla Basilica di San Marcellino per pregare un antico crocifisso, sperando di fermare la “Grande peste” moderna?Un Focus sulle Periferie e sui Poveri
Papa Francesco ha sempre predicato una Chiesa “in uscita”, e le sue visite alle parrocchie romane ne sono la prova. Ha ripristinato la tradizione delle visite domenicali, raggiungendo luoghi come Labaro e Don Bosco. In una delle sue prime uscite, nel 2013, alla parrocchia dei Santi Elisabetta e Zaccaria, ha ribadito: “Il Papa è il vescovo di Roma e deve esserlo ogni giorno”. Durante una messa nella chiesa di San Pier Damiani, ha emozionato i fedeli definendo i poveri “il tesoro della Chiesa”, richiamando la storia di San Lorenzo. Negli ultimi anni, ha lanciato appelli contro le disuguaglianze, vedendo Roma come un esempio per il mondo.
Incontri con le Istituzioni e la Società
Tre volte il Papa è salito al Campidoglio, con discorsi che hanno fatto storia, come quello in Aula Giulio Cesare sul Giubileo e lo spirito di accoglienza di Roma. Ma non solo: ha visitato realtà sociali come la Fondazione Roma e mostre d’arte, come quella di Chagall al Museo del Corso. Un’immagine indimenticabile lo ritrae su una terrazza romana, in sedia a rotelle accanto a Emma Bonino, in un incontro intimo come quelli di un semplice sacerdote. Come vescovo tra i vescovi, le sue azioni continuano a ispirare curiosità e dibattito.
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