Cronaca
Donna esprime insoddisfazione riguardo alla sentenza: tutti i quattro imputati avrebbero meritato l’ergastolo.

La Sentenza della Corte di Cassazione
«Non ci può essere giustizia alla morte di una figlia», dichiara Barbara, madre di Desirée Mariottini, all’indomani della sentenza emessa dalla Corte di Cassazione. La corte ha concluso un caso giudiziario iniziato il 19 ottobre 2018 con la scoperta del corpo della 16enne in uno stabile abbandonato del quartiere San Lorenzo. Le condanne definitive sono state emesse: 22 anni per Mamadou Gara, 26 anni per Alinno Chima, mentre erano già stati condannati a 18 anni Brian Minthe e all’ergastolo Yousef Salia. Nonostante la chiusura del caso, il dolore di Barbara rimane immutato. «Il vero ergastolo è il mio», afferma addolorata, attendendo la sentenza nella tranquillità della sua casa con l’altra sua figlia.
Il Dolore di una Madre
Barbara racconta il suo dolore e la mancata sensazione di giustizia completa: «Il dolore per una figlia uccisa non può mai scomparire, ma almeno, grazie alla sentenza, ho un minimo di pace». Ogni udienza rappresentava per lei un ritorno all’incubo iniziale. Sebbene la mamma di Desirée riconosca la colpevolezza di tutti e quattro gli imputati, afferma che le pene inflitte non sono abbastanza. «Tutti meritavano quattro ergastoli», commenta. La giovane Desirée ha vissuto un’agonia insopportabile e nessuno ha mosso un dito per salvarla, sottolinea la madre.
Solidarietà fra Famiglie
La madre di Desirée spiega di aver scelto di restare a casa durante la sentenza per il troppo dolore, mentre le sue sorelle e la madre di Pamela Mastropietro, un’altra giovane vittima, erano presenti in tribunale. Tra le due famiglie è nata una solidarietà basata su storie tragiche simili.
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Cronaca
Il pasticciere del Papa: un dolce per San Giorgio e una torta con gelatina di mate per il compleanno.

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Il Maestro Dietro le Torte Vaticane
Francesco Maria Ceraolo, un esperto di 50 anni, è il titolare della rinomata pasticceria e gelateria Hedera, situata nel suggestivo Borgo Pio. Con la sua arte meticolosa, ha trasformato semplici ingredienti in capolavori dolciari che hanno conquistato palati esigenti, rendendo ogni evento ufficiale in Vaticano un’esperienza indimenticabile.
I Segreti del Suo Laboratorio
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Cronaca
I dialoghi su Dostoevskij e l’Anno Santo che rivelano un legame profondo con la città

Hai mai immaginato i segreti e le conversazioni nascoste tra Papa Francesco e il sindaco di Roma, che hanno cambiato per sempre la Città Eterna? #PapaFrancesco #RomaEterna #GiubileoStraordinario
Il Legame Inaspettato con Roma
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, con la voce carica di emozione, ha rivelato dettagli affascinanti sul suo rapporto personale con Papa Francesco. Parlavamo spesso del Giubileo, ma anche di letteratura, in particolare di Dostoevskij, un autore che il Pontefice adorava profondamente. Nonostante fosse “venuto da lontano”, Papa Francesco non ha mai perso il suo legame con Roma, mostrandosi sempre vicino alla gente, soprattutto ai più fragili. Gualtieri descrive un Papa che guardava negli occhi le persone e provava un amore profondo per la città, incoraggiando tutti a lavorare per il suo bene.
Gli Anni Santi che Hanno Sorpreso Tutti
Dopo l’Anno Santo straordinario tra il 2015 e il 2016, questo era il secondo presieduto da Bergoglio, e chissà quali misteri nascondeva! Il Papa voleva che il Giubileo lasciasse un’eredità positiva per Roma, ripetendolo più volte al sindaco: “Devi lavorare per la città, deve essere ricordata come qualcosa che l’ha resa più bella”. Gualtieri racconta come il Pontefice fosse entusiasta dei grandi cantieri, ma insistesse sempre sui più deboli, rompendo schemi e invitando a dare accoglienza ai senzatetto. Un approccio rivoluzionario che ha ispirato tutti a prendersi cura degli ultimi.Il Lutto che Ha Scioccato la Capitale
Papa Francesco è scomparso proprio nel giorno del Natale di Roma, il 2778esimo anniversario della fondazione, trasformando una festa in un momento di dramma inaspettato. La città ha sospeso ogni evento per due giorni, con le bandiere a mezz’asta sul Campidoglio. Gualtieri ricorda l’ultimo incontro privato, il 4 gennaio, dove si è discusso di opere giubilari, politiche sociali, sfide ambientali e pace, ma anche di modi per coinvolgere i giovani e i più vulnerabili. E non manca un tocco di leggerezza: il Papa amava scherzare e chiedere notizie della famiglia del sindaco, un dettaglio che ti farà riflettere sul suo carisma unico. Episodi come le sue visite in Campidoglio nel 2019 e nel 2024, dove esortava Roma a essere “città dei ponti, non dei muri”, rivelano un legame profondo e sorprendente.
La Cerimonia che Attira Milioni
Ora, mentre Roma si prepara per un weekend epico con il Giubileo degli Adolescenti e il funerale del Papa, probabilmente sabato mattina, Gualtieri anticipa un’affluenza record. Il Pontefice ha voluto una cerimonia sobria, rompendo con le tradizioni formali, ma con la partecipazione di centinaia di migliaia di persone e leader mondiali. La Capitale dovrà dimostrare ancora una volta la sua organizzazione impeccabile, e chissà quali sorprese emergeranno da questi giorni intensi!
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