Attualità
Requisiti e Procedure per l’Invio della Domanda

La Regione Lazio ha annunciato un nuovo concorso pubblico per 226 posizioni presso l’ARES 118. Si tratta di un’iniziativa mirata ad assumere personale qualificato come ‘Operatore Tecnico – Barelliere Autista’, con 126 posti a tempo indeterminato e 100 a tempo determinato, riservati agli iscritti ai centri per l’impiego. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata alle ore 15 del 30 ottobre 2024. L’invio della candidatura dovrà avvenire esclusivamente attraverso il portale Bandi e Avvisi della Regione Lazio entro i termini stabiliti.
I requisiti per l’accesso al concorso
Per quanto riguarda le posizioni a tempo determinato, i candidati devono essere iscritti come disoccupati presso un Centro per l’Impiego della Regione Lazio e in possesso di almeno un diploma di scuola dell’obbligo, nonché della Patente B valida da più di tre anni. È richiesta inoltre un’età compresa tra 18 e 65 anni, idoneità psicofisica, godimento dei diritti civili e politici e cittadinanza italiana o di un altro stato membro dell’Unione Europea. Per le posizioni a tempo indeterminato, oltre ai requisiti di base, i candidati devono aver completato almeno 18 mesi di lavoro continuativo in mansioni simili come dipendenti di un appalto aggiudicato dall’ARES 118.
Modalità di presentazione della domanda
Le domande potranno essere presentate dalle ore 09:00 del 22 ottobre 2024 fino alle ore 15:00 del 30 ottobre 2024. Tutti i candidati dovranno utilizzare le credenziali SPID/CIE/TS-NS per accedere alla procedura online. È importante sottolineare che non saranno accettate altre modalità di invio, come posta elettronica o raccomandata.
Prove e fasi di selezione
I candidati che supereranno la fase di ammissione dovranno affrontare delle prove pratiche volte a verificare la loro competenza nelle mansioni richieste. Queste prove includeranno la guida operativa di un’ambulanza in emergenza, attività di supporto all’infermiere per l’immobilizzazione del paziente e procedimenti di igienizzazione della cellula sanitaria dopo un intervento. Le assunzioni avverranno solo previa conferma dell’idoneità pratico-tecnica dei partecipanti alle prove selettive.
Attualità
Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca
A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.
Situazione Igienica Allarmante
Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.
Reazione dei Cittadini
I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.
Intervento delle Autorità
Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.
Attualità
Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione
Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.
L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.
La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.
La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.
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