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Santuari ed Eremi del Lazio: Destinazioni di Preghiera per il Giubileo 2025

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Santuari ed Eremi del Lazio: Destinazioni di Preghiera per il Giubileo 2025

Il Giubileo del 2025 rappresenta un’occasione unica per scoprire i suggestivi santuari e gli eremi di Roma e del Lazio, destinazioni ideali per chi cerca una pausa spirituale lontano dal trambusto cittadino. Tra questi luoghi di silenzio e devozione, spiccano alcuni tra i più affascinanti.

Il Santuario di Santa Maria del Ruscello a Vallerano

Nel borgo medievale di Vallerano, situato a circa 70 chilometri da Roma, si erge il santuario della Madonna del Ruscello. Questo sito di interesse artistico è una chiesa barocca progettata da Vignola, famosa per il miracoloso evento del 1604 in cui un quadro della Madonna col Bambino sanguinò durante il restauro. Il santuario, che ospita un antico organo e l’immagine patronale dei Donatori di sangue del Lazio, è aperto la domenica mattina.

Il Santuario del Presepe di Greccio

Adagiato su una roccia a pochi chilometri dal borgo di Greccio, il santuario omonimo è uno dei tesori del francescanesimo in Italia. Questo luogo è celebre per la prima rappresentazione del Presepe vivente voluta da San Francesco nel 1223. La cappella all’interno è adornata da affreschi del 1400 e racconta visivamente la Natività. Aperto tutti i giorni, offre anche una mostra permanente di presepi.

Santuario della Santissima Trinità di Vallepietra

Immerso nelle leggendarie montagne di Roma sorge il Santuario della Santissima Trinità a Vallepietra, celebre per la processione che attira pellegrini il 15 giugno. La sua storia è arricchita da numerose narrazioni sacre, tra cui l’apparizione della Trinità ad un contadino della zona. Orari di visita variabili, suggeriti verificare sul sito ufficiale.

Questi santuari, insieme ad altri come l’Eremo di San Michele Arcangelo a Formia e il Santuario della Madonna delle Cese a Collepardo, rappresentano delle mete incantevoli per il turismo religioso, offrendo ai visitatori momenti di introspezione e meraviglia architettonica.

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca

A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.

Situazione Igienica Allarmante

Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.

Reazione dei Cittadini

I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.

Intervento delle Autorità

Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione

Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.

L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.

La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.

La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.

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