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Operatori Ama aggrediti durante il turno di lavoro: presentata una denuncia per aggressione fisica

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Operatori Ama aggrediti durante il turno di lavoro: presentata una denuncia per aggressione fisica

Questa mattina a Roma si è verificato un altro inquietante episodio di violenza che ha visto coinvolti tre operatori dell’Ama, l’azienda municipalizzata per la raccolta dei rifiuti. I lavoratori stavano svolgendo il loro turno quando sono stati improvvisamente aggrediti da un gruppo di persone. L’attacco è stato così violento che è stato necessario l’intervento del personale medico del 118 per prestare loro le prime cure.

Un’aggressione inaccettabile

La Cgil ha prontamente denunciato l’accaduto, sottolineando come tali aggressioni siano purtroppo diventate una sorta di tragico cliché nella vita lavorativa degli operatori Ama. “Questa mattina si è verificata l’ennesima aggressione contro il personale dell’Ama – si legge nella nota del sindacato – Tre operatori dell’azienda municipalizzata, mentre effettuavano la raccolta della carta, hanno subito una violenta aggressione fisica, due di loro sono stati costretti a ricorrere alle cure mediche. Quanto accaduto è inaccettabile. Non possono essere le lavoratrici e i lavoratori che ogni giorno, tra mille difficoltà, operano per il bene della città a pagare le conseguenze dell’esasperazione e della frustrazione delle persone per qualità dei servizi pubblici”.

La sequenza di attacchi contro il personale Ama sembra non fermarsi: l’ultimo incidente risale a un mese fa, quando un operatore fu aggredito a Labaro per motivi futili, apparentemente legati a un diverbio calcistico. Anche in quel caso, il lavoratore subì danni fisici a causa della brutalità dell’aggressione.

La richiesta di intervento urgente

La Cgil, esprimendo solidarietà ai lavoratori colpiti, ha colto l’occasione per ribadire la necessità di un intervento deciso da parte dei vertici dell’azienda. “Nell’esprimere la nostra vicinanza e solidarietà ai lavoratori chiediamo all’azienda un cambio di passo – conclude la Cgil – È ora di superare la stagione del sospetto sull’operato del proprio personale. È tempo che il management investa il proprio tempo e le risorse dell’AMA nel tutelare la salute e la sicurezza del proprio personale”. Il sindacato ha richiesto un incontro urgente con l’Ama e ha esortato Roma Capitale, il socio unico dell’azienda, a dimostrare un supporto concreto ai lavoratori dei servizi pubblici capitolini.

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Derby Lazio-Roma: scontri tra tifosi fuori dall’Olimpico, lancio di oggetti contro la polizia

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Derby Lazio-Roma: scontri tra tifosi fuori dall’Olimpico, lancio di oggetti contro la polizia

Una serata incandescente a Roma: scontri tra tifosi prima del derby Lazio-Roma. Fuori dall’Olimpico, i supporter si sono fronteggiati con "il lancio di oggetti contro la polizia". Le tensioni si sono infiammate, mostrando ancora una volta come lo sport possa diventare terreno di scontro politico. #Roma #Derby #Scontri #Politica

Durante il tanto atteso derby tra Lazio e Roma, la tensione è esplosa fuori dallo stadio Olimpico. I tifosi delle due squadre, mai realmente amichevoli, hanno trasformato la serata in un campo di battaglia urbano. Il lancio di oggetti contro la polizia ha segnato uno dei momenti più critici della serata, dimostrando come il calcio, in Italia, sia spesso più di un semplice gioco.

Scontri fuori dall’Olimpico

I disordini sono iniziati quando gruppi di tifosi, armati di bottiglie, pietre e altro, hanno deciso di sfidare non solo i rivali sportivi ma anche le forze dell’ordine. La polizia, già pronta per gestire le consuete tensioni di un derby, si è trovata a fronteggiare una situazione di vera e propria guerriglia urbana. Le immagini dei tafferugli hanno rapidamente fatto il giro del web, mostrando un paese dove il calcio è ancora una metafora della divisione sociale e politica.

La risposta delle autorità

Le autorità hanno prontamente risposto con cariche di alleggerimento e l’uso di lacrimogeni per disperdere la folla. Nonostante gli sforzi, la situazione è rimasta tesa per buona parte della serata, con alcuni agenti leggermente feriti e diversi tifosi fermati. La questione solleva inevitabilmente un dibattito sulla gestione della sicurezza durante eventi sportivi di massa e sul ruolo che il calcio gioca nella società italiana.

Sport e Politica: un binomio inevitabile

Il calcio in Italia non è solo un gioco, ma un riflesso delle dinamiche sociali e politiche. Gli scontri di ieri sera non sono solo una questione di rivalità sportiva, ma anche di identità e appartenenza politica. La frase il lancio di oggetti contro la polizia diventa, in questo contesto, un simbolo di una frustrazione più profonda, che va oltre il semplice risultato di una partita.

Le immagini e i video degli scontri, diffusi rapidamente sui social media, hanno mostrato ancora una volta come il calcio possa essere un terreno fertile per tensioni sociali, con i tifosi che spesso portano avanti battaglie che vanno oltre i confini del campo da gioco.

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Roma, uomo trova ladri in camera da letto: imbraccia il fucile e spara ai malviventi

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Roma, uomo trova ladri in camera da letto: imbraccia il fucile e spara ai malviventi

#Roma #Cronaca #Ladri Un cittadino romano trova dei ladri che rovistano nella sua camera da letto, prende il fucile e spara. L’incredibile vicenda ha scatenato un acceso dibattito sulla legittima difesa. Ecco i dettagli dell’accaduto.

Un cittadino di Roma ha vissuto momenti di puro terrore quando ha sorpreso dei ladri mentre rovistavano nella sua camera da letto. La risposta dell’uomo è stata immediata: ha imbracciato il fucile e sparato contro i malviventi. L’episodio, che ricorda sempre più una scena da film western, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni sulla legittima difesa.

L’incidente è avvenuto in un contesto di crescente insicurezza percepita dai cittadini, che si sentono sempre meno protetti dalle forze dell’ordine. La reazione dell’uomo è stata definita da alcuni come un atto di legittima difesa, mentre altri criticano la violenza della risposta. La questione è stata ulteriormente alimentata da commenti come quello di un vicino che ha dichiarato: "Meglio un ladro morto che un cittadino derubato", commento che, seppur politicamente scorretto, riflette un sentimento diffuso di frustrazione e paura.

Le autorità stanno indagando sull’accaduto per capire se ci siano gli estremi per l’applicazione della legittima difesa o se si sia trattato di un eccesso di difesa. Intanto, il dibattito pubblico continua a infiammare i social, con opinioni che vanno da chi sostiene che "la giustizia deve fare il suo corso" a chi pensa che "la sicurezza dei cittadini viene prima di tutto".

L’episodio solleva questioni importanti su come la società e le leggi debbano bilanciare il diritto alla sicurezza personale con la prevenzione della giustizia fai-da-te.

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