Attualità
Orari, luoghi e modalità di prenotazione.

Nuovo fine settimana di open day a Roma il 2 e 3 novembre per richiedere la carta d’identità elettronica o rinnovarla con prenotazione obbligatoria. Aperti i tre ex Pit del centro e nella sede di via Petroselli 52.
Gli open day dedicati alla carta d’identità elettronica a Roma continuano nel fine settimana del 2 e 3 novembre 2024 con le aperture straordinarie degli ex Punti Informativi Turistici del centro che, insieme al nuovo punto di rilascio di via Petroselli 52, saranno attivi nelle giornate di sabato e domenica.
Grazie alla collaborazione delle istituzioni
“Grazie alle aperture straordinarie anche il prossimo weekend cittadine e cittadini che hanno necessità di rinnovare il proprio documento d’identità potranno farlo con uno o al massimo due giorni di attesa, prenotandosi il giovedì precedente sul sito Agenda CIE – ha commentato Andrea Catarci, assessore alle Politiche del Personale, al Decentramento, Partecipazione e Servizi al territorio per la città dei 15 minuti – Un ringraziamento particolare va al personale e ai Dipartimenti capitolini coinvolti anche nel mese di agosto nelle iniziative degli Open Day”.
Come prenotarsi per ricevere o rinnovare la carta d’identità elettronica a Roma
Per poter richiedere la carta d’identità in occasione degli open day è sempre obbligatorio l’appuntamento, prenotabile giovedì 31 ottobre, fino a esaurimento delle disponibilità sul sito Agenda Cie del Ministero dell’Interno (https://www.prenotazionicie.interno.gov.it/). Una volta fatta la prenotazione il giorno dell’appuntamento serve presentarsi muniti di prenotazione, di fototessera, di una carta di pagamento elettronico e del vecchio documento.
Giorni e orari d’apertura degli Ex Pit per la Carta d’identità elettronica
I giorni e gli orari di apertura degli Ex Pit per la carta d’identità elettronica sono sabato 2 novembre ore 8.30-16.30, domenica 3 novembre 8.30-12.30 a Piazza Santa Maria Maggiore, piazza Sonnino, piazza delle Cinque Lune e via Petroselli 52.
Attualità
Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca
A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.
Situazione Igienica Allarmante
Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.
Reazione dei Cittadini
I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.
Intervento delle Autorità
Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.
Attualità
Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione
Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.
L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.
La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.
La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.
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