Attualità
Cosa rischia chi viene trovato in sella alla propria moto con il casco rubato ai mezzi eCooltra

Noleggiano il motorino per muoversi in città, poi si tengono il casco e lo adoperano quando sono in sella al proprio mezzo: cosa rischia chi ruba i caschi Cooltra a Roma.
I caschi Cooltra sulle teste di persone in sella a motorini privati.
Dalle moto in sharing ai bauletti dei motorini privati: continua la razzia di caschi della società eCooltra (e non solo) da parte dei cittadini che, una volta noleggiato il mezzo, portano via con sé i dispositivi di sicurezza, lasciando i bauletti dei 1500 motorini a Roma vuoti. Doppio danno per la società: un casco perso e un motorino senza dispositivi di sicurezza, costretto, proprio per questa ragione, a restare fermo.
Ma questi furti non sono destinati a restare impuniti: cosa rischia chi ruba uno dei dispositivi di sicurezza?
Le sanzioni a chi ruba i caschi Cooltra a Roma
Immaginare cosa rischia chi ruba un casco dalle moto in sharing (di eCooltra e non solo) è semplice: trattandosi di un vero e proprio furto al motorino affittato e, di conseguenza, alla società che si occupa di gestire il mezzo a noleggio (a condizioni ben precise), il rischio maggiore è quello di essere denunciati per furto. Ad appropriarsi del casco, infatti, c’è chi dopo aver preso a noleggio il mezzo a due ruote non lo restituisce, commettendo l’azione illegale.
Sciopero a Roma oggi 28 ottobre 2024, a rischio i mezzi Atac per 24 ore: chiuse tutte le metro
Non soltanto furti, però. Una volta rubato il casco non è raro che alcuni…
Attualità
Roma, stupra e minaccia di morte la moglie davanti ai figli di 5 e 7 anni: arrestato un 35enne

#Cronaca #Roma Un uomo di 35 anni è stato arrestato per aver stuprato e minacciato di morte la moglie davanti ai figli di 5 e 7 anni. La notizia ha scosso la capitale e ha sollevato un dibattito acceso sui social. Continuate a leggere per i dettagli.
L’arresto shock a Roma
A Roma, un uomo di 35 anni è stato arrestato con l’accusa di aver stuprato e minacciato di morte la moglie davanti ai loro figli di 5 e 7 anni. L’episodio, avvenuto in un contesto domestico, ha portato alla luce la cruda realtà della violenza di genere che spesso si consuma tra le mura di casa.
La reazione sui social
La notizia ha rapidamente fatto il giro dei social network, suscitando l’indignazione di molti utenti. Commenti come "Ma che razza di persona fa una cosa del genere?" e "La giustizia deve fare il suo corso, ma che pena per quei bambini!" si sono diffusi velocemente, mostrando come la vicenda abbia toccato un nervo scoperto della società italiana. C’è chi ha sottolineato l’importanza di una maggiore protezione per le vittime di violenza domestica, e chi ha ironicamente commentato "E poi dicono che i film horror sono troppo esagerati", cercando di smorzare la tensione con un umorismo a tratti politicamente scorretto.
Il sistema giudiziario e la protezione delle vittime
L’arresto dell’uomo ha sollevato interrogativi sul sistema giudiziario e sulle misure di protezione per le vittime di violenza domestica. La vicenda è un triste reminder che, nonostante le leggi e le campagne di sensibilizzazione, molto resta ancora da fare per garantire la sicurezza delle donne e dei bambini vittime di abusi. La speranza è che questo caso possa spingere le autorità a prendere misure più incisive e rapide per prevenire tali tragedie.
Attualità
Femminicidio Ilaria Sula: il sangue in corridoio potrebbe cambiare il ruolo della madre del killer nella vicenda

Il caso del femminicidio di Ilaria Sula continua a scuotere l’opinione pubblica. Un dettaglio emerso recentemente potrebbe cambiare drasticamente la posizione della madre del killer, con il sangue trovato in corridoio che ora diventa un elemento cruciale. #Femminicidio #IlariaSula #Giustizia
Un nuovo sviluppo nel caso del femminicidio di Ilaria Sula ha attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica. Il dettaglio del "sangue in corridoio" potrebbe avere un impatto significativo sul ruolo della madre dell’assassino.
Il Sangue in Corridoio
Secondo le ultime informazioni, il sangue trovato nel corridoio dell’abitazione dove è avvenuto il delitto di Ilaria Sula potrebbe cambiare la prospettiva sul coinvolgimento della madre del killer. Questo elemento, che inizialmente poteva sembrare secondario, ora viene considerato come una possibile prova cruciale.
Le Implicazioni Legali
La presenza di sangue in corridoio apre nuovi scenari legali. Se la madre del killer avesse avuto un ruolo, anche solo di complicità, questo potrebbe aggravare la sua posizione. Le indagini si stanno concentrando su questo aspetto, cercando di capire se ci siano state manovre per coprire o aiutare l’assassino.
Reazioni e Commenti
La notizia ha suscitato reazioni forti sui social media, con molti che esprimono la loro indignazione. Un utente ha commentato: "La giustizia deve fare il suo corso, ma che schifo se anche la madre è coinvolta!" Questo sentimento riflette una crescente frustrazione pubblica verso il caso.
Le indagini proseguono, e ogni nuovo dettaglio potrebbe portare a una svolta significativa in questo drammatico caso di femminicidio.
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