Attualità
Il racconto di Elena Pantaleo, la campionessa di kickboxing rapinata a Roma: “Sono stata caparbia”

Elena Pantaleo, campionessa europea e mondiale di kickboxing e consigliera nazionale del Coni, è stata derubata della borsa a Roma. Caparbiamente, l’ha rintracciata e l’ha recuperata senza l’aiuto delle forze dell’ordine.
Erano da poco passate le 21 a piazza della Repubblica, a pochi passi dalla stazione Termini di Roma. Elena Pantaleo, campionessa europea e mondiale di kickboxing e consigliera nazionale del Coni, appoggia la sua borsa a terra. Un uomo la vede, la ruba e scappa. Sei mesi la 28enne aveva subito un altro furto, sempre nella Capitale, e così si era convinta ad acquistare un geolocalizzatore gps, che si collega direttamente a una app sul telefono e permette di individuare gli oggetti scomparsi.
Grazie al Gps Elena riesce a localizzare la sua borsa, avverte i carabinieri in servizio in piazza, ma lodo dicono che non possono fare niente. Così la sportiva decide di prendere un monopattino e di mettersi all’inseguimento del ladro, seguendo il segnale satellitare. Arriva fino ai portici della stazione Termini. C’è un presidio fisso dell’esercito, ma i militari dicono di non potersi allontanare per non lasciare scoperta la postazione. Anche loro non possono fare nulla per aiutarla, ma Elena non molla. Vede la sua borsa, vede il ladro posarla a terra, vicino ai giacigli di alcuni senzatetto, e poi allontanarsi a piedi. È in quel momento che la ragazza, con uno scatto, riesce a recuperare la sua borsa (con tutto il contenuto ancora all’interno) e a scappare.
“Più che coraggio, ho avuto la prontezza…
Attualità
Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca
A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.
Situazione Igienica Allarmante
Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.
Reazione dei Cittadini
I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.
Intervento delle Autorità
Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.
Attualità
Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione
Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.
L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.
La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.
La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.
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