Cronaca
Progetto di recupero delle ex Caserme Guido Reni, Cdp scende in campo

Il Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) Real Asset SGR ha annunciato, tramite una nota ufficiale diffusa ieri pomeriggio, un’importante novità strategica riguardante il progetto di riqualificazione dell’ex Caserma Guido Reni di Roma. La società ha scelto di partecipare direttamente, insieme a partner privati, al processo di riqualificazione, sostituendo così l’ipotesi di vendita precedentemente prevista.
Il Progetto di Riqualificazione
L’area interessata dall’intervento copre oltre 5 ettari e ospiterà un nuovo complesso suddiviso in una parte pubblica e una privata. La parte pubblica prevede la costruzione di un Museo della Scienza su una superficie di circa 20mila metri quadri. Nella parte privata, invece, si svilupperà un nuovo quartiere urbano di 45mila metri quadri, principalmente pedonale, che sorgerà attorno alla piazza del Museo della Scienza. Saranno costruite diverse palazzine, arricchite da percorsi verdi e parcheggi sotterranei, con una nuova biblioteca di quartiere in piazza.
Funzioni e Tempi del Progetto
Il progetto prevede diverse funzioni, tra cui residenze per una superficie totale di 35mila metri quadri, con 6mila destinati al sociale. Inoltre, è prevista una struttura ricettiva di 6mila metri quadri e 4mila metri quadri di spazi commerciali. L’inizio dei lavori è pianificato entro la fine del 2025. La selezione del progetto è stata effettuata tramite un concorso internazionale, a cui hanno partecipato oltre 240 studi da 20 paesi. Questo intervento mira a rendere l’area accessibile al pubblico e migliorare la fruizione pedonale del quartiere Flaminio.
Secondo fonti vicine a CDP, la nuova fase del processo partirà all’inizio del 2025, mantenendo la continuità con le attività di valorizzazione esistenti. Il piano di selezione e sviluppo del progetto è in linea con i tempi previsti per la costruzione del nuovo Museo della Scienza, previsto nella parte pubblica dell’area. L’iter di approvazione delle opere di urbanizzazione prosegue senza interruzioni, seguendo l’accordo con il Comune di Roma.
Cronaca
Si tratta di atti superati: il declino degli standard etici nella politica moderna

Continuano le segnalazioni sulle pec indirizzate dal Municipio I agli edicolanti del Centro che sono stati giudicati “non compatibili” con le regole, ossia con il codice della strada e il regolamento Cosap. Le lettere inviate ai giornalai passano in rassegna le singole difformità: ad esempio al giornalaio Roberto Gregori di viale Giulio Cesare viene contestato che «la struttura è collocata sullo spartitraffico rialzato con alberature e, quindi, è in contrasto con il Codice della Strada ed il Regolamento Cosap». [“non compatibili” – sembra quasi che le edicole siano degli alieni nella capitale]
IL CONTENUTO
Mentre a Sisay Habtamu Woldegiorgis, proprietario dell’edicola in via XX Settembre, viene detto che la sua edicola «è in contrasto con l’art. 12, comma 3, lett. c del Regolamento Cosap che prevede una distanza di almeno 5 metri dalle chiese». Segue per tutti l_INVito a «presentare al Municipio un progetto di ottimizzazione» entro «30 giorni», con la precisazione che «l’eventuale approvazione del progetto di ottimizzazione (che verrà, poi, eseguito successivamente all’espletamento del bando di gara ed all’assegnazione della nuova concessione) non conferiranno al proponente alcun punteggio ulteriore in sede di bando». [“5 metri dalle chiese” – chissà se Gesù avrebbe approvato]
I COSTI
Di fronte a queste lettere, fonti di Roma Capitale gettano però acqua sul fuoco: in sostanza, la memoria “salva edicole” approvata dalla giunta capitolina giovedì scorso supera questi documenti, che quindi devono ritenersi non più attuali. Una linea di pensiero confermata anche dall’assessore al Commercio del Municipio I, Jacopo Scatà. «Si tratta di lettere precedenti a quell’atto del Campidoglio, dal quale non vogliamo ovviamente discostarci», spiega Scatà al Messaggero, aggiungendo che, in ogni caso, «i lavori di ottimizzazione prospettati dovrebbero essere realizzati dal vincitore della gara dopo il bando Bolkestein e non prima». [“salva edicole” – finalmente qualcuno che si preoccupa di questi eroi urbani] Insomma, la volontà del Municipio del Centro sembra essere quella di adeguarsi alle intenzioni di Roma Capitale, tutelando così i giornalai a rischio nel cuore della Capitale. Mentre i sindacati degli edicolanti continuano a chiedere un tavolo per ragionare insieme sulle possibili soluzioni. #Roma #edicole #burocrazia #politica #viral
Cronaca
Femminicidio Ilaria Sula, analisi sulle tracce biologiche trovate in tutta la casa dei Samsun: una maledetta tragedia domestica

Il sangue trovato nella casa di via Homs potrebbe essere quello della vittima. La polizia ha scoperto le tracce durante i sopralluoghi nella proprietà. #CronacaNera #Roma #Delitto #Polizia #Sangue
Scoperta Choc nella Casa di Via Homs
Durante i sopralluoghi nella casa di via Homs, la polizia ha fatto una scoperta agghiacciante: tracce di sangue che “potrebbero trattarsi del sangue della vittima”. La notizia ha scatenato un’ondata di commenti sui social, con molti utenti che si chiedono come sia possibile che in una città come Roma, considerata la culla della civiltà occidentale, si verifichino ancora crimini così efferati.
Il Mistero del Sangue
Le indagini sono ancora in corso e non è chiaro se il sangue appartenga effettivamente alla vittima, ma la frase “potrebbe trattarsi del sangue della vittima” ha acceso l’immaginazione collettiva. Alcuni hanno già iniziato a speculare su chi potrebbe essere il colpevole, con teorie complottistiche che coinvolgono persino personaggi politici locali, in un mix di realtà e fantasia che solo il web può generare.
Reazioni e Commenti
La notizia ha generato un dibattito acceso sui social, con commenti che vanno dal preoccupato al satirico. “Ecco cosa succede quando tagli i fondi alla sicurezza,” ha scritto un utente, mentre un altro ha aggiunto: “Forse il colpevole cercava solo di fare una carbonara perfetta.” Nonostante la gravità della situazione, l’umorismo nero non manca mai di far breccia tra gli italiani, sempre pronti a sdrammatizzare anche nei momenti più bui.
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