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Cronaca

Giochi da tavolo, giochi di ruolo e videogiochi vengono portati nelle biblioteche di Roma per l’evento Month@your Library

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Giochi da tavolo, giochi di ruolo e videogiochi vengono portati nelle biblioteche di Roma per l’evento Month@your Library

Nel mese di novembre, le biblioteche di Roma apriranno le loro porte agli appassionati di giochi da tavolo, giochi di ruolo e videogiochi. In occasione dell’International Games Month@your Library, adulti e bambini potranno partecipare a tornei ed eventi ludici all’interno degli spazi solitamente dedicati alla lettura e alla consultazione dei libri.

Eventi nelle Biblioteche di Roma

Le biblioteche della capitale che prendono parte a questa iniziativa hanno preparato un programma variegato di incontri e attività, accessibili a persone di tutte le età, che si terranno in vari quartieri.

18 novembre

Alla Biblioteca Flaminia, dalle 10 alle 12, si terrà un laboratorio dedicato ai giochi di ruolo e ai librogame rivolto agli studenti delle scuole secondarie. Nel pomeriggio, dalle 15 alle 17, sono previsti tavoli di gioco a cura di Marco Conti. Alla Biblioteca Nelson Mandela, alle 17, si svolgerà un pomeriggio di giochi di memoria per bambini dai 4 agli 8 anni.

21 novembre

Biblioteca Collina della Pace, dalle 17 alle 18.30, ospiterà un pomeriggio dedicato ai classici dei giochi da tavolo come Monopoly e Gioco dell’Oca. Alla stessa ora, la Biblioteca Laurentina offrirà un evento ludico per celebrare i diritti dell’infanzia con giochi da tavolo famosi, adatto a bambini dagli 8 anni in su.

Altre Attività in Programma

22 novembre

Alla Biblioteca Fabrizio Giovenale, dalle 16.30, si svolgeranno partite aperte di scacchi e Othello, con due maestri pronti a insegnare ai nuovi giocatori.

25 e 26 novembre

Alla Biblioteca Flaminia, i pomeriggi del 25 e del 26 novembre saranno animati da sessioni di giochi di ruolo e da incontri dedicati ai giochi da tavolo come Dixit e Ticket to Ride, adatti a un pubblico giovane e adulto.

28 novembre

La Biblioteca Vaccheria Nardi organizzerà alle 16 sessioni di Dungeons & Dragons per ragazzi dai 14 anni. Allo stesso tempo, la Biblioteca Collina della Pace ospiterà un torneo di Mario Kart Wii.

30 novembre

Alla Biblioteca Joyce Lussu, l’ultimo giorno del mese, sarà dedicato a una mattinata di gioco da tavolo, con suggerimenti di libri correlati, rivolta a famiglie e appassionati di ogni età.

L’iniziativa mira a promuovere l’importanza educativa del gioco, offrendo esperienze di apprendimento informale attraverso il divertimento e l’interazione.

Cronaca

Omicidio Ilaria Sula: dalle chat al ruolo della madre, le bugie di Mark Samson

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Omicidio Ilaria Sula: dalle chat al ruolo della madre, le bugie di Mark Samson

Svelate le bugie shock dell’assassino di Ilaria Sula: un intrigo di depistaggi che nasconde verità agghiaccianti? #Femminicidio #VeritàNascosta #GiustiziaPerIlaria

Il cellulare della vittima: un indizio che cambia tutto

Immaginate di scoprire che il telefono della vittima, dato per perso in un tombino, era in realtà nascosto nell’appartamento dell’assassino. Mark Samson, il 23enne filippino accusato del femminicidio, aveva confessato di averlo gettato via, ma gli investigatori hanno trovato il dispositivo nella sua casa di via Homs. Difeso dagli avvocati Fabrizio Gallo e Alessandro Pillitu, Samson continua a intrecciare una rete di menzogne che lascia tutti a chiedersi: cosa altro sta nascondendo?

Le menzogne sugli studi universitari: una lite fatale?

E se una semplice bugia sugli esami avesse scatenato l’ira omicida? Samson, studente di architettura, aveva mentito ai suoi genitori dicendo di essere vicino alla laurea, ma in realtà non frequentava l’università da mesi. Secondo le ricostruzioni, Ilaria Sula lo aveva messo alle strette: “O mi fai vedere i voti o ti lascio”. Rifiutandosi di mostrare il libretto, ha innescato una lite che potrebbe aver condotto al tragico epilogo. Chissà quali altre falsità emergono da questa storia?

I depistaggi con le chat: messaggi che ingannano gli amici

Cosa succederebbe se l’assassino usasse il telefono della vittima per fingere che tutto vada bene? Dopo il femminicidio, Samson ha contattato le amiche di Ilaria, spacciandosi per lei. Ha scritto messaggi come: “Non so se sto per fare una cazzata. Ma vado a casa di un tizio che ho conosciuto per strada”, e ha inventato una storia su un incontro a Napoli via Tinder. Rispondendo a una curiosità con un diabolico “Sì, ho fatto la birichina”, ha cercato di deviare i sospetti. L’amica Maria Sofia non ha creduto a una parola: un colpo di scena che fa rabbrividire!

Il messaggio falso su Instagram: un post che insospettisce tutti

E se un aggiornamento sui social fosse l’ennesimo trucco per guadagnare tempo? La notte del 31 marzo, sulla pagina Instagram di Ilaria Sula è apparso un messaggio: “Sto bene. Grazie a tutti”. Ma era fin troppo sospetto. Amici come Adrian Ionescu hanno subito fiutato l’inganno: “Quel messaggio non era da lei”. I sospetti si sono concentrati su Samson, che poco dopo ha confessato in commissariato, dopo aver abbracciato il padre di Ilaria fingendo rimorso. Un dettaglio che fa sorgere mille domande!

Le omissioni nell’interrogatorio: coinvolgimenti familiari da scoprire

Quali segreti emergono quando l’assassino dice “Ho fatto tutto da solo”, ma non è vero? La madre di Samson, Nors Manlapaz, ha ammesso di aver visto il corpo di Ilaria e di aver aiutato a pulire la scena, terrorizzata dal figlio che “sembrava un demonio”. In filippino, lui le ha detto: “Se non lo facevo io, ammazzavano me”. Il ruolo del padre, Eddie Samson, resta avvolto nel mistero, con indagini che si concentrano sull’orario esatto del delitto. E le accuse infondate ai genitori di Ilaria, dipinti come razzisti, aggiungono un altro strato di inganno: puro teatro o verità nascosta?

Le falsità sulla scena del crimine: dettagli che non quadrano

E se la versione dell’assassino sulla morte di Ilaria fosse solo un’altra menzogna? Samson sostiene che “è morta subito” dopo una caduta, ma l’autopsia racconta un’orrore diverso: tre coltellate al collo, una sulla guancia, un ematoma all’occhio e graffi ovunque, come se avesse lottato per difendersi da un possibile assalto. Lui nega, attribuendo le ferite a un incidente, e parla di un coltello usato per tagliare la mortadella – un’arma mai trovata. Queste discrepanze stanno facendo impazzire gli investigatori: cosa succederà quando emergeranno tutti i fatti?

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L’incubo di un operaio dopo tre punture misteriose da insetti

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L’incubo di un operaio dopo tre punture misteriose da insetti

HaiMaiVistoUnInvasioneDiApiCosìIncredibile? #ApiMisteriose #RomaSOS

Le api che sfidano l’inverno

Le chiamate per segnalare nidi di api sono già arrivate a frotte nelle scorse settimane, con questi insetti che non si sono mai fermati nonostante una stagione invernale più mite del previsto. Immagina: anche con il freddo artico che ha sfiorato l’Italia, le api hanno trovato rifugi impensabili nelle case e nei dintorni di Roma, creando colonie che sembrano uscite da un thriller della natura.

Il drammatico episodio vicino alla Capitale

L’ultimo caso ha fatto tremare i nervi: ieri, un operaio è stato punto ben tre volte da un nido nascosto vicino a Roma, mentre cercava di segnalarlo per la rimozione. Per fortuna, non è in pericolo di vita, ma questa aggressione inaspettata ha acceso i riflettori su quanto queste creature possano essere imprevedibili e pericolose quando disturbate.

La scoperta scioccante a Morlupo

A Morlupo, all’interno di una colonna di una villa, si nascondevano migliaia di api – circa 75.000, secondo l’esperto! I proprietari, impegnati in lavori di ristrutturazione, hanno trovato lo sciame che aveva approfittato di un piccolo buco per creare i suoi favi in alto. È un segreto ben custodito della natura che ti farà riflettere: come fanno questi insetti a organizzare colonie così massicce in posti impensabili?

L’intervento eroico dell’etologo

Andrea Lunerti, l’etologo intervenuto, ha orchestrato un’operazione da brividi: prima ha usato il fumo per calmare le api, poi ha rovesciato il cappello della colonna e aspirato tutti gli insetti. I proprietari, colpiti dalla campagna di sensibilizzazione, hanno insistito per salvarle, sapendo quanto siano vitali per l’ecosistema. Non è affascinante pensare che un piccolo intervento possa preservare questi alleati invisibili dell’umanità?

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