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Alla Sapienza si tiene una fiaccolata in ricordo di Francesca Mandarino, la 21enne morta nell’incidente sulla Tiburtina

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Alla Sapienza si tiene una fiaccolata in ricordo di Francesca Mandarino, la 21enne morta nell’incidente sulla Tiburtina

Una fiaccolata lungo le vie della città universitaria della Sapienza ha avuto luogo per ricordare Francesca Mandarino, la giovane ventunenne morta in un incidente avvenuto sulla Tiburtina la notte di sabato scorso.

Un ricordo sentito tra le mura universitarie

Numerosi studenti, colleghi, professori e amici si sono uniti in una processione a lume di candela per le strade della Sapienza, rendendo omaggio a Francesca Mandarino. La giovane, originaria della provincia di Cosenza, era una studentessa fuori sede che frequentava l’ateneo romano. In quei giorni, era impegnata nelle elezioni studentesche come candidata per la rappresentanza della facoltà di Giurisprudenza con la lista Sapienza Futura. L’incidente è avvenuto mentre stava tornando a casa dopo una cena organizzata dall’associazione universitaria per celebrare la conclusione della campagna elettorale.

La tragica notte dell’incidente

Lo schianto mortale si è verificato tra venerdì 15 e sabato 16 novembre lungo la via Tiburtina, poco dopo la cena alla Bufalotta. Sei giovani si trovavano a bordo di un’Opel Mokka, guidata da una ragazza di 24 anni, la quale è stata denunciata per omicidio stradale. All’arrivo delle forze dell’ordine, sono stati effettuati controlli e soccorsi; la conducente è stata sottoposta ai test alcolemici. La fiaccolata, oltre a commemorare Francesca, ha espresso solidarietà a un altro giovane coinvolto nell’incidente, uscito dal coma solo di recente.

Questa tragedia ha toccato profondamente la comunità universitaria e la città, lasciando un segno indelebile nelle vite di coloro che conoscevano Francesca e degli altri coinvolti.

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Donna scivola nel Tevere e rischia di annegare: i vigili del fuoco intervengono per un salvataggio in extremis a Roma

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Donna scivola nel Tevere e rischia di annegare: i vigili del fuoco intervengono per un salvataggio in extremis a Roma

SalvataggioSullaRiva Hai mai immaginato cosa succede quando una tranquilla giornata a Roma si trasforma in un thriller mozzafiato? Proprio sul fiume Tevere, una donna ha vissuto un momento di puro terrore, rischiando di affogare in acque gelide e impetuose, ma i coraggiosi vigili del fuoco l’hanno salvata in extremis!

Immagina la scena: una passeggiata lungo il Tevere che improvvisamente vira verso il dramma. La donna è scivolata e finita in acqua, lottando contro la corrente in un momento che ha tenuto con il fiato sospeso tutti i testimoni. “I vigili del fuoco sono intervenuti con rapidità”, come riportato dai presenti, trasformando un potenziale disastro in una storia di eroismo.

Il Momento del Pericolo

In un batter d’occhio, la situazione è precipitata. La donna, forse distratta o sfortunata, è caduta nel fiume, affrontando correnti imprevedibili che hanno reso il salvataggio una vera sfida. Chi l’ha vista racconta di un’angoscia palpabile, con secondi che sembravano ore.

L’Intervento Eroico

I vigili del fuoco, sempre pronti all’azione, hanno sfoderato il loro addestramento d’élite. Con barche e attrezzature specializzate, hanno raggiunto la donna in tempo record, dimostrando ancora una volta perché sono i veri eroi della città. Non crederai a quanto sia stato vicino il pericolo!

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Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro i tentativi di sfruttare il 25 aprile

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Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro i tentativi di sfruttare il 25 aprile

25AprileSottoAssedio Scopri le rivelazioni shock di Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro chi cerca di sfruttare il Giorno della Liberazione!

In un momento di tensioni crescenti, Marina Pierlorenzi, figura di spicco dell’ANPI, sta facendo parlare di sé con un appello che potrebbe cambiare il modo in cui celebriamo il 25 aprile. Immaginate: un simbolo della Resistenza che denuncia tentativi di “parassitare” una data così sacra per l’Italia. Quali forze stanno cercando di manipolare questo evento storico? Le sue parole stanno accendendo dibattiti accesi, attirando l’attenzione di migliaia di persone curiose di sapere cosa c’è davvero dietro.

Le accuse che stanno scuotendo l’opinione pubblica

Pierlorenzi non usa mezzi termini nel suo discorso, accusando apertamente “strumentalizzazioni e tentativi di parassitare il 25 aprile”. Questo richiamo all’azione solleva interrogativi su gruppi o partiti che potrebbero sfruttare la memoria della Liberazione per fini personali. È un invito a riflettere: chi sono i veri custodi di questa eredità, e quali rischi corriamo se permettiamo abusi?

Perché l’ANPI è al centro del dibattito

L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, con Pierlorenzi in prima linea, sta mobilitando i suoi sostenitori per proteggere il significato originale del 25 aprile. Tra commemorazioni e proteste, emergono storie di resilienza che potrebbero ispirare un nuovo movimento. Ma cosa succederà se queste denunce non vengono ascoltate? L’interesse cresce, e le reazioni sui social stanno già virando verso l’inaspettato.

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