Cronaca
Il Senato invitò l’imprenditore indagato per le buche, Mirko Pellegrini, per un tavolo tecnico

Un’indagine approfondita sulla gestione degli appalti da parte dell’imprenditore Mirko Pellegrini ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine e degli inquirenti. Coinvolto in processi per affari con le cosche di Palmi, Pellegrini è stato perquisito dalla Guardia di Finanza e risulta indagato a Roma per reati gravi come associazione a delinquere e corruzione. La situazione ha preso una svolta cruciale poco prima di Natale 2023, quando Pellegrini ha partecipato a un incontro presso Palazzo Madama relativo alla revisione dei prezzi del nuovo codice degli appalti.
Le indagini sospettano che Pellegrini, riconducibile a 17 società, abbia orchestrato un giro d’affari più ampio di quanto si pensasse, ottenendo appalti sia dal Comune di Roma con fondi del Giubileo sia da Astral, corrompendo funzionari. Gli inquirenti, sotto la guida del pm Lorenzo Del Giudice, stanno esaminando i dispositivi sequestrati ai 21 indagati alla ricerca di prove schiaccianti.
Gli altri appalti
Nel mirino dell’inchiesta è finito anche il sistema di controlli poco efficace. Tra le questioni discusse c’è il fallimento dei controlli, segnalato da un rimpallo di responsabilità tra il Comune di Roma, l’Anac e la Prefettura. Solo una società di Pellegrini risultava nella “White list”. Gli investigatori stanno valutando altri contratti ottenuti dal gruppo, inclusi lavori per il Ministero della Giustizia finanziati dal PNRR, opere presso la cittadella giudiziaria e commesse per il Viminale.
Le parole chiave
Gli investigatori guidano le loro ricerche anche su termini chiave che potrebbero rivelare ulteriori dettagli sull’entità degli appalti e sulle strategie corruttive utilizzate. Le ricerche vertono su espressioni come «Camera dei deputati, Senato della Repubblica, ministero della Difesa», ma anche su elementi legati alla frode come «Ater, Giubileo 2025 e Pnrr».
La corruzione
Secondo la procura e la Guardia di Finanza, oltre ai pagamenti illeciti, i pubblici ufficiali coinvolti ricevevano beni di lusso come orologi pregiati e automobili in cambio dei loro “favori”. L’indagine rivela un sistema ben rodato di vantaggi indebiti, che spaziavano dalle auto di lusso a contanti e bonus aziendali.
Cronaca
Arresto per gli scontri prima del derby. Sale a 24 il bilancio degli agenti feriti

Caos a Roma: arrestato tifoso per gli scontri prima del derby. 24 feriti tra le forze dell’ordine e danni per 40mila euro. Un ultras bulgaro ferito. La guerriglia tra ultras continua a scuotere la capitale. #RomaLazio #Scontri #Caos #Tifosi
Il primo arresto
C’è il primo arresto per gli scontri che hanno preceduto il fischio d’inizio del derby tra Roma e Lazio. Stando a quanto si apprende, il tifoso ora in manette sarebbe accusato di resistenza e violenza aggravata a pubblico ufficiale.
Valutazioni in corso
Sarebbero in corso valutazioni anche per “concorso in lesioni gravi a pubblico ufficiale e danneggiamento di beni dello Stato”. Al vaglio degli inquirenti tutte le immagini utili a identificare gli altri responsabili dei disordini. Sotto la lente degli investigatori le frange più estreme delle due tifoserie della Capitale.
Bilancio dei feriti
Intanto il bilancio dei feriti tra le forze dell’ordine sale a 24.
La guerriglia urbana
La guerriglia dopo che i tifosi della Roma avevano cercato di raggiungere i rivali biancocelesti nei pressi di ponte Milvio. Poi gli ultrà della Lazio avevano lanciato bombe carta contro la polizia.
Tensione internazionale
In serata, un ultras bulgaro del Levski Sofia, nella Capitale insieme a un gruppo di connazionali – tifoseria gemellata con quella biancoceleste –, è rimasto ferito durante un’aggressione da parte di alcuni ultrà romanisti che sono riusciti a scappare.
Cronaca
Il faro Rovella, numeri super per il mediano della Lazio

Nicolò Rovella illumina il derby con una prestazione da urlo, la Lazio pareggia 1-1 con la Roma grazie al "Rovellismo" che domina il campo. Il giovane centrocampista, un mix di quantità e qualità, è il faro della squadra. #Rovella #LazioRoma #Derby
Rovella, il faro della Lazio
Un faro capace di illuminare il prato dell’Olimpico a suon di sgroppate e contrasti a non finire. D’altronde, con Rovella in campo, la Lazio è tutta un’altra squadra. E di certo non è una novità.
Nel pareggio per 1-1 contro la Roma, ancora una volta il “Rovellismo” ha dettato legge: se la Lazio è riuscita a mettere sotto – sul piano del gioco – la squadra di Ranieri, lo si deve soprattutto all’intelligenza tattica del classe 2001, abile nel saper interpretare i vari momenti della sfida. Il derby è stato un ulteriore mattoncino inserito nel muro della crescita del mediano, non a caso chiamato "Mezzasquadra".
La crescita di Nicolò
All’andata Nicolò non era riuscito a mettere in mostra appieno le sue caratteristiche, sentiva troppo l’appuntamento, tanto da risultare protagonista in negativo. Un lontano ricordo, dato che ieri la sua è stata una prova a cinque stelle, novanta minuti conditi di quantità e qualità.
Numeri da record
I numeri del derby lo confermano: 92% di precisione nei passaggi, 51 passaggi tentati e 47 riusciti (pari al 92%) e 7 passaggi progressivi in verticale, a conferma di come anche in fase offensiva sia stato un fattore. Non si risparmia, Rovella, ha sempre fame, cosa che gli ha permesso di diventare anche una risorsa importante per la nazionale di Luciano Spalletti.
Questo perché in Italia è difficile trovare un centrocampista dalle stesse caratteristiche, capace di mantenere standard così alti, specie a livello di dinamismo, dato che Rovella risulta primo in Serie A per chilometri percorsi fino a questo momento della stagione, con una media di 12 km a partita.
Un maratoneta in campo
Un treno incapace di fermarsi alla stazione, sempre a caccia di un pallone da sradicare dalle gambe degli avversari. Si fa rispettare anche in questo il 23enne maratoneta della Lazio, con ben 72 tackle riusciti (secondo solo a Frendrup del Genoa, primo a 98).
Confronto europeo
C’è altro? Assolutamente sì. Basta allargare il compasso, prendendo in considerazione i primi cinque campionati europei, e anche qui Rovella gonfia il petto. A partire dai contrasti: lui ne registra 3,02 a partita (meglio dell’86% dei pari età in Europa). Oltre a questo, i numeri salgono quando si parla di passaggi completati, pari all’89,5% (meglio dell’89%); ancor di più con le intercettazioni, con un 1,62 a partita (meglio del 90% dei colleghi).
“Rovella lo voglio tutta la vita, è fondamentale, è un po’ l’anima emotiva per la sua dinamicità”, sottolineava mister Baroni qualche settimana fa. E vedendo i numeri del mediano, non si può che condividere il concetto del tecnico.
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