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Orlandi, informazioni su Emanuela cercate dal Vaticano: l’ex capo della gendarmeria Giani in commissione

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Orlandi, informazioni su Emanuela cercate dal Vaticano: l’ex capo della gendarmeria Giani in commissione

Nel contesto delle indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, l’ex capo della gendarmeria vaticana, Domenico Giani, è stato convocato dalla commissione bicamerale d’inchiesta per fornire informazioni su questa vicenda irrisolta che risale a oltre 40 anni fa.

Le dichiarazioni sulla scomparsa

Durante il suo intervento, Giani ha dichiarato che il Vaticano non ha aperto un’indagine formale sulla scomparsa della giovane, ma ha condotto una “ricostruzione storica”. Ha sottolineato che l’attività intrapresa era di natura informativa e non investigativa, volta a circoscrivere il contesto attorno alla scomparsa. A tal fine, diverse persone sono state ascoltate, inclusi membri del Vaticano.

La questione della tomba di Enrico De Pedis

Un altro aspetto sollevato durante l’incontro è stato il collegamento tra la scomparsa di Orlandi e la tomba di Enrico De Pedis, un nome spesso associato a questa vicenda. La procuratura ha trattato la questione della sua sepoltura nella Basilica di Sant’Apollinare, suscitando interrogativi sulla presenza del noto criminale in quel luogo.

Relazione tra Vaticano e Procura di Roma

Giani ha ricordato come ci siano stati almeno due incontri tra il Vaticano e la Procura di Roma per gestire il trasferimento della salma di De Pedis. Ha parlato di una collaborazione inizialmente cordiale con la procura, che è stata interrotta quando i magistrati hanno effettuato un sopralluogo senza informare il Vaticano.

Reazioni di Giani agli sviluppi

L’ex capo della gendarmeria ha espresso il suo disappunto per come è stata gestita la comunicazione dalla Procura di Roma. Ha sottolineato l’importanza della correttezza istituzionale e ha lamentato l’utilizzo del termine ‘emissario’ da parte di Capaldo, ritenendo il termine inappropriato dato il suo ruolo di capo della polizia e servitore dello Stato.

La vicenda della scomparsa di Emanuela Orlandi continua a suscitare interrogativi e interesse, mentre le indagini informali e i legami con figure controverse sollevano ulteriori dubbi che rimangono, al momento, senza risposta.

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Maltempo scatena caos a Roma, con vigili del fuoco impegnati su rami caduti e strade allagate

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Maltempo scatena caos a Roma, con vigili del fuoco impegnati su rami caduti e strade allagate

Roma è nel caos totale per il maltempo: decine di interventi dei vigili del fuoco per rami e alberi caduti, con strade allagate che hanno trasformato la città eterna in un acquitrino improvvisato. Mentre i romani maledicono il cielo, qualcuno si chiede se non sia solo l’ennesima scusa per non pagare le tasse in tempo. #MaltempoRoma #EmergenzaMeteo #VigiliDelFuoco

Gli interventi dei vigili del fuoco in prima linea

I pompieri di Roma sono stati chiamati a decine per gestire i danni causati dal temporale, con rami e alberi caduti che bloccano strade e mettono a rischio la circolazione. Le squadre hanno lavorato senza sosta, affrontando un’ondata di chiamate che ha messo alla prova le risorse disponibili, in una città che sembra sempre un passo indietro rispetto al meteo impazzito.

Strade allagate e disagi per i cittadini

Le piogge torrenziali hanno trasformato vie principali in fiumi improvvisati, lasciando automobilisti e pedoni intrappolati nel fango. I residenti parlano di un’emergenza prevedibile, con lamentele su una manutenzione urbana che, diciamolo, fa acqua da tutte le parti – e non solo per il maltempo.

Conseguenze del caos meteorologico

Oltre ai disagi immediati, il maltempo ha esposto vulnerabilità strutturali, con interventi rapidi che hanno evitato il peggio, ma non senza qualche critica al sistema. I vigili del fuoco continuano a monitorare la situazione, mentre la città prova a riprendersi da un evento che, per molti, è solo l’ennesimo capitolo di una storia già scritta.

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A Primavalle, figlio uccide la madre e la nasconde nell’armadio: dichiarato parzialmente pazzo

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A Primavalle, figlio uccide la madre e la nasconde nell’armadio: dichiarato parzialmente pazzo

Scandalo a Roma: un figlio "parzialmente infermo" uccide la madre e la nasconde nell’armadio, scatenando polemiche sulla giustizia! In un quartiere come Primavalle, dove i drammi familiari esplodono, questo caso fa discutere: è davvero la pazzia a scagionare? #RomaShocking #CrimineItaliano #GiustiziaControversa

In un episodio che sta infiammando i social e i dibattiti nazionali, un figlio è stato dichiarato "parzialmente infermo" dopo aver confessato l’omicidio della madre nel quartiere di Primavalle, a Roma. Le autorità hanno ricostruito la scena raccapricciante, dove il corpo è stato trovato nascosto nell’armadio, un dettaglio che ha lasciato tutti senza parole e alimentato critiche sul sistema giudiziario italiano.

Il delitto che ha sconvolto Roma

Le indagini svelano un atto brutale, con il figlio al centro di una storia che mescola follia e rabbia familiare. "Parzialmente infermo", come definito dalle perizie mediche, il giovane è ora al vaglio della corte, ma molti si chiedono se questa etichetta sia solo un comodo escamotage per evitare punizioni severe. In un’era in cui i tribunali sembrano troppo indulgenti, questo caso evidenzia le crepe di un sistema che, a volte, appare "troppo morbido" con i colpevoli.

Le reazioni e le polemiche

Mentre la comunità di Primavalle è in subbuglio, le opinioni online si dividono tra chi difende la linea della salute mentale e chi attacca, definendolo un’assurdità. Questo episodio non fa che amplificare i dibattiti sulle lacune della giustizia, con alcuni commentatori che lo etichettano come un ennesimo esempio di come la società protegga i "cattivi ragazzi". Le famiglie del quartiere, scosse, chiedono risposte immediate, alimentando un’onda virale di indignazione.

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