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Giubileo 2025: le date di fine lavori e i cantieri a Roma, cosa sarà pronto e cosa no entro il 2024

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Giubileo 2025: le date di fine lavori e i cantieri a Roma, cosa sarà pronto e cosa no entro il 2024

Il Giubileo 2025 a Roma rappresenta un evento di rilevanza internazionale, e la città si prepara con un’intensa attività di riqualificazione urbana. Il programma prevede una serie di interventi infrastrutturali che miglioreranno l’aspetto e la funzionalità della capitale in vista dell’evento.

Avanzamento dei lavori

Sono stati pianificati 204 interventi ritenuti “essenziali e indifferibili”. Di questi, 64 saranno completati entro dicembre 2024, e 20 cantieri chiuderanno in anticipo. Le aree interessate includono noti punti di riferimento come Piazza Pia e San Giovanni. Il sindaco Roberto Gualtieri ha confermato l’impegno a rispettare i tempi previsti, sottolineando che alcune opere si concluderanno nel 2026, in linea con i finanziamenti governativi.

Interventi in evidenza

Fra i lavori programmati, molti richiedono una pianificazione a lungo termine. L’area dei Fori Imperiali sarà completamente ridisegnata, con un ampio progetto di rinnovamento. Anche la viabilità e l’infrastruttura urbana subiranno importanti modifiche, come il rifacimento delle pavimentazioni e l’ammodernamento dei sistemi di trasporto pubblici, tra cui l’installazione di nuove pensiline Atac e l’acquisto di treni e bus.

Caniteri simbolici e date chiave

Alcuni progetti chiave vedranno la luce prima del Giubileo. Piazza Pia sarà inaugurata il 20 dicembre 2024, mentre altre opere minori, come la nuova via Ottaviano e la riqualificazione del sottopasso pedonale tra via Gregorio VII e piazza San Pietro, si concluderanno tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025. Parte del programma include anche miglioramenti nelle infrastrutture per il trasporto ciclabile e l’ammodernamento di importanti ospedali romani.

Roma si prepara così ad accogliere milioni di visitatori attesi per il Giubileo, con un impegno costante nella modernizzazione della città e nel miglioramento dei servizi essenziali. La collaborazione tra autorità locali e governo centrale è essenziale per garantire il successo dell’evento.

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca

A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.

Situazione Igienica Allarmante

Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.

Reazione dei Cittadini

I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.

Intervento delle Autorità

Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione

Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.

L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.

La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.

La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.

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