Cronaca
«I palazzi trasformati in una giungla»

Il fenomeno delle keybox nella Capitale sta diventando sempre più invasivo, con numerosi punti del centro storico letteralmente sommersi da questi lucchetti per il check-in automatico. Questa pratica, molto apprezzata dai turisti e dagli albergatori, è fonte di disagio crescente per i residenti, che si trovano a condividere i propri spazi con un flusso continuo di persone sconosciute.
Le zone colpite
Il problema delle keybox si manifesta in numerose aree di Roma. Quartieri come Prati, Trastevere, Monti e Testaccio vedono la proliferazione di strutture ricettive segnalate con cartelli sui muri, in molti casi autorizzate, ma spesso anche abusive. Condomini storici, come quello di via Leone IV, sono ora circondati da turisti che frequentano bed and breakfast spesso non dichiarati. Questa situazione ha portato i residenti a richiedere il rispetto degli spazi comuni tramite cartelli posizionati dai loro amministratori.
La sicurezza
Oltre al decoro urbano, emerge un problema di sicurezza. Simonetta Marcellini, presidente del Comitato Emergenza Trastevere, sottolinea come l’aumento delle strutture ricettive abbia contribuito alla desertificazione del centro storico, minando la qualità della vita dei residenti. Aree come l’Esquilino e l’Ostiense sono fra le più colpite, con un continuo afflusso di persone sconosciute che preoccupa coloro che vorrebbero vivere in un contesto più familiare e sicuro.
Il fenomeno delle keybox continua a destare preoccupazioni tra i cittadini, che cercano soluzioni per contrastare una situazione che altera l’identità delle loro comunità.
Cronaca
Jovanotti, concerto rovinato da furti per i fan romani: ladri assaltano le auto all’Eur

VandalismoMisterioso Al Palazzo dello Sport: decine di auto distrutte e ripulite in un evento da brividi!
Il Fatto Incredibile
Immagina una serata di spettacolo al Palazzo dello Sport che si trasforma in un mistero da film: decine di macchine parcheggiate nei dintorni sono state trovate vandalizzate, con danni che hanno lasciato tutti a bocca aperta. Ma ecco il colpo di scena che ti farà venire i brividi – alcune di queste auto sono state ripulite in modo inspiegabile, come se una forza invisibile fosse intervenuta durante lo show. Gli spettatori non parlano d’altro, e ora tutti si chiedono: chi o cosa c’è dietro?
Le Reazioni della Città
La notizia ha scatenato un’onda di curiosità tra i residenti di Roma, con social e forum pieni di teorie su possibili vandali o interventi segreti. Testimoni oculari descrivono scene caotiche durante l’evento, dove il divertimento si è mischiato a momenti di tensione. Vuoi sapere di più su questo enigma? Le indagini sono appena iniziate, e potrebbe riservare sorprese inaspettate!
Cronaca
La petizione contro la struttura in via Sapri: i timori dei residenti sul centro cittadino

RomaSottoAssedio: I residenti di Castro Pretorio si ribellano a un centro per senzatetto, scopri le tensioni nascoste che stanno scuotendo il quartiere!
La Mobilitazione Inaspettata
Da martedì 22 aprile, i residenti di Castro Pretorio, insieme a alberghi e ristoranti locali, hanno lanciato una petizione contro l’apertura di un centro di accoglienza per persone senza fissa dimora in via Sapri. Ma cosa sta davvero spingendo questa iniziativa? I comitati del quartiere, supportati da associazioni come quella dell’Esquilino, sono in prima linea, con il responsabile Marco Massaro che guida la carica. È una mossa che fa sorgere domande: è solo preoccupazione o c’è qualcosa di più profondo?
Le Paure Nascoste dei Vicini
I timori dei residenti non sono da sottovalutare – potrebbero questo centro diventare un nuovo punto di ritrovo per persone in difficoltà, attirando figure “pericolose” e creando disordini, proprio come accade vicino ad altri servizi simili? Immagina rifiuti sparsi per le strade e tensioni quotidiane: è questo il quadro che dipingono gli abitanti, che parlano di sporcizia accumulata e problemi di sicurezza. Eppure, dicono di non essere contro l’aiuto ai bisognosi, ma stanchi di anni di inerzia da parte delle istituzioni, con storie di dipendenze e marginalità che affollano le vie. Cosa succederà se non intervengono? Le ferite del passato sono ancora aperte, e questa petizione potrebbe essere solo l’inizio di una battaglia più grande.Dove Unirsi alla Causa
Se sei curioso di scoprire come partecipare, i punti per firmare la petizione sono sparsi nel quartiere: dalla Farmacia di San Martino della Battaglia al Conad di piazza Indipendenza, passando per il Bar Casina delle Terme, i Tabacchi di Enrico Bruni in via Milazzo 31 e il Caffè Fondi in via Milazzo 16. È un’opportunità per chi vuole approfondire e magari unirsi – chissà quali sorprese emergeranno da questa mossa audace?
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