Seguici sui Social

Cronaca

Concerto dell’Orchestra Erasmus all’Auditorium il 10 dicembre per celebrare il Natale e i valori dell’Europa unita

Pubblicato

il

Concerto dell’Orchestra Erasmus all’Auditorium il 10 dicembre per celebrare il Natale e i valori dell’Europa unita

Concerti Natalizi: L’Orchestra Erasmus Celebra l’Europa

Un Concerto per il Natale e l’Europa

Musicisti da tutta Europa, uniti dall’esperienza Erasmus, si esibiranno in un concerto all’Auditorium Parco della Musica per celebrare il Natale e la cittadinanza europea. Il 10 dicembre, alle ore 19, nella sala Sinopoli dell’Auditorium di viale de Coubertin, l’Orchestra Erasmus porterà sul palco oltre 50 giovani musicisti-studenti provenienti da più di 20 conservatori europei, sotto la direzione del maestro Elio Orciuolo. L’Orchestra è stata fondata nel 2017, rafforzando lo spirito di collaborazione e unione tra i giovani del continente.

Programma della Serata

La serata, promossa dall’Agenzia nazionale Erasmus+ e dall’Indire, vedrà l’esecuzione di una suite da ‘Lo Schiaccianoci’ di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Ad arricchire lo spettacolo sarà una performance di danza curata dai ballerini dell’Accademia nazionale di danza. Oltre alla musica e alla danza, il pubblico avrà l’opportunità di ascoltare i racconti delle esperienze di mobilità Erasmus direttamente dai membri dell’Orchestra.

Informazioni per il Pubblico

L’evento, organizzato con la collaborazione dell’Accademia nazionale di danza, del conservatorio ‘L. Refice’ di Frosinone e del conservatorio di Santa Cecilia di Roma, è gratuito e aperto al pubblico. È necessaria la registrazione anticipata al link https://indire.eminerva.eu/isc/?evt=10_12_24_Erasmus_Orchestra_Roma.

Cronaca

Voglio un bus dalle periferie al Centro per far conoscere Roma a quei provinciali

Pubblicato

il

Voglio un bus dalle periferie al Centro per far conoscere Roma a quei provinciali

L’assessore alla Cultura di Roma, Massimiliano Smeriglio, ammette: “Sono finito in un Comune che sta rivoluzionando la città con eventi e cantieri, ma occhio ai romani che odiano i turisti invadenti!” #RomaSveglia #CulturaSporca #PoteriSpeciali

La Trasformazione della Città Eterna

Smeriglio, arrivato sei mesi fa, descrive Roma come una metropoli in piena metamorfosi: dai grandi eventi ai cantieri ovunque. “È una città che non si accontenta del suo passato archeologico, ma investe nel presente”, dice, con un ghigno per chi pensa che Roma sia solo rovine e pizze.

Turisti vs. Romani: La Guerra Urbana

Parlando di convivenza, Smeriglio ammette che quest’anno è un casino: “Stiamo migliorando la vita dei romani con i cantieri, ma combattiamo le affittacamere illegali che rubano soldi alla città”. Insomma, un colpo ai “turisti parassiti” e ai romani che si lamentano, ma almeno si fa qualcosa contro l’economia sleale.

Roma Riscoperta Dopo Bruxelles

Tornato da cinque anni a Bruxelles, Smeriglio trova una Roma “rinnovata, con angoli eterni come i Fori, ma anche zone moderne come Ostiense”. “È interessante, ma non perdetevi la poesia dell’Isola Tiberina – a meno che non sia invasa da turisti con selfie sticks”.

Dentro il Campidoglio: Potere e Polemiche

Dal Campidoglio, Smeriglio elogia i cantieri seguiti minuziosamente dal sindaco, specialmente piazza Pia. “È un miracolo aver chiuso un intervento così complesso in un anno”. Ma sui poteri speciali, spara: “Roma ha gli stessi poteri di un paesino come Frascati – assurdo! Meritiamo autonomia e leggi esclusive, e con una premier romana al governo, è ora di smetterla con queste cavolate bipartisan”.

L’Estate Romana 365: Non Solo Vacanze

L’estate? Smeriglio la ribattezza “Roma 365”, con programmi tutto l’anno, specialmente nelle periferie. “Abbiamo un bus della cultura per portare i romani in giro con uno storico dell’arte – perché molti non hanno mai visto i loro tesori, tipo Palazzo Braschi”. Serve? “Come il pane, per chi non si è mai mosso dal divano”.

I Cinema Chiusi: Un Disastro Globale

Sui cinema abbandonati come Airone o Apollo, Smeriglio promette: “Parleremo con gli imprenditori e useremo partnership per riaprirli”. “È un problema serio ovunque, ma noi non staremo a piangere – speriamo che la legge regionale non sia un flop”.

Progetti Futuri: Dal Teatro Valle alle Periferie

Entro fine mandato, Smeriglio mira a riaprire il Teatro Valle e a lanciare poli culturali nelle periferie, come una fondazione a Testaccio. “Sarà il più importante dopo l’Auditorium – finalmente, qualcosa di decente anche fuori dal centro”. E sulla cena col “nemico”? “Andrei col ministro, ma non ho nemici, solo avversari – chissà che non si beva un vino insieme”.

Continua a leggere

Cronaca

Corrado Veneziano e le facce di Cristo al Mausoleo di Santa Costanza

Pubblicato

il

Corrado Veneziano e le facce di Cristo al Mausoleo di Santa Costanza

Cristo finisce in mezzo ai casini globali: un artista italiano immagina il Salvatore tra le rovine di Gaza, l’inferno ucraino e i barconi del Mediterraneo, mescolando fede e geopolitica in una mostra che fa a pugni con il politically correct. #ArteControversa #CristoNeiGuai #PaceOFake

La Filosofia Dietro la Mostra

L’artista Corrado Veneziano non le manda a dire: in “Yeshu’a – Il volto, i volti di Cristo”, esposta al Mausoleo di Santa Costanza fino al 24 aprile, reimmagina Cristo non come un santino polveroso, ma come un testimone scomodo dei disastri moderni. Parliamo di grida inascoltate in zone di guerra, silenzi colpevoli dei potenti e viaggi disperati che finiscono in tragedia. È come se dicesse: “Ehi, mondo, Cristo è qui, nei posti dove nessuno vuole guardare”.

Le Opere e i Luoghi Caldi

Nel cuore della mostra, venti opere uniscono icone cristiane con mappe del mondo reale, numeri, coordinate e simboli culturali, creando un mix che fa riflettere – o ridere, a seconda di quanto sei cinico. I pezzi forti? Tre tele inedite che piazzano il volto di Cristo dritto nei casini: uno nella Striscia di Gaza e Medio Oriente, un altro nell’Europa orientale tra Ucraina, Bielorussia e Romania, e un terzo nel Mediterraneo, con un occhio a Lampedusa. Veneziano spiega: “Questi volti si sovrappongono alle mappe, incrociando linee che decidono destini umani, come grida che ti fissano e ti chiedono: ‘E tu che fai?'”. È un richiamo alla pace, ma con un tocco di sarcasmo verso chi predica senza agire.

Simboli e Messaggi Scomodi

Oltre ai volti, l’artista infila simboli classici come l’ulivo, la colomba e una croce fluttuante, ma li usa per puntare il dito su ipocrisie globali. Niente di troppo soft: è arte che evoca risposte, o almeno ci prova, in un mondo dove la pace sembra solo un hashtag. Qui, ogni opera è un pugno allo stomaco, ricordandoti che l’arte non è solo per salotti borghesi.

Continua a leggere

ARTICOLI PIU'LETTI DELLA SETTIMANA

La Cronaca di Roma è un blog sito web di notizie nazionali.
Il sito e i suoi contenuti sono rilasciati
sotto Licenza Creative Commons eccetto dove specificato diversamente.

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.

Le immagini video e contenuti sono liberamente tratti dal web,
per chiedere rimozioni o aggiornamenti contattare la redazione

Per contatti info [@] lacronacadiroma.it

Copyright@2018-2025