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Un video hard sarebbe stato inviato dal brasiliano alla nonna dell’ex che ha picchiato con un bastone

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Un video hard sarebbe stato inviato dal brasiliano alla nonna dell’ex che ha picchiato con un bastone

L’arresto di Massimiliano Minnocci, conosciuto come ‘il Brasiliano’, ha segnato un nuovo sviluppo in un caso di gravi lesioni personali. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è accusato di aver aggredito l’ex fidanzata con un bastone, provocandole una frattura al braccio e una prognosi di trenta giorni. Inoltre, avrebbe inviato un video a sfondo sessuale alla nonna della vittima.

Dinamica dell’aggressione

L’episodio incriminato si sarebbe verificato nell’abitazione di Minnocci il 23 novembre. La versione fornita dalla vittima agli inquirenti descrive una violenza brutale, iniziata mentre era seduta sul divano e successivamente colpita con quello che sembrava una mazza. La testimonianza della donna aggiunge che l’aggressore fosse sotto l’influenza di sostanze stupefacenti e alcol, per poi cercare scuse in lacrime dopo l’attacco.

L’ordinanza del giudice

La gip Paola Della Monica ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Minnocci, citando un alto rischio di recidiva. Nell’ordinanza, si sottolinea come misure alternative siano state scartate a causa della personalità già delineata dell’indagato e dalla sua storia giuridica. La decisione è motivata dall’inefficacia delle pene sospese concesse in passato.

A dare la spinta decisiva alla denuncia è stata la nonna della ragazza, che ha insistito affinché la nipote denunciasse l’accaduto. La giovane, accompagnata dai familiari, è stata visitata dai medici del San Pietro, dove è stata confermata la gravità della lesione. Circa un mese prima, un episodio simile si era verificato, ma allora la ragazza aveva riferito di un incidente domestico, nascondendo la vera causa delle sue ferite.

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La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

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La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.

Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.

Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.

La crisi delle fede cristiana in Europa

In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.

Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.

La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.

Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.

Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.

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Attivisti di Extinction Rebellion invadono il Colosseo citando le parole del Papa per la loro protesta eco-radicale

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Attivisti di Extinction Rebellion invadono il Colosseo citando le parole del Papa per la loro protesta eco-radicale

ClimaInRibellione: Attivisti di Extinction Rebellion hanno invaso il Colosseo di Roma con un messaggio shockante ispirato a Papa Francesco, e potresti non credere a cosa è successo dopo!

In una mossa audace che ha catturato l’attenzione di tutti, gli attivisti di Extinction Rebellion hanno occupato il Colosseo, uno dei simboli più iconici di Roma, per diffondere un appello urgente contro il cambiamento climatico. Utilizzando le parole del Pontefice per amplificare il loro messaggio, questa protesta ha trasformato un sito storico in un palcoscenico globale di sensibilizzazione, lasciando i passanti a chiedersi: quanto è vicina la crisi ambientale alla nostra porta?

L’occupazione che ha fatto scalpore

Gli attivisti hanno strategicamente scelto il Colosseo per la sua visibilità mondiale, esibendo striscioni e slogan che riecheggiano le parole di Papa Francesco sul rispetto per il pianeta. “Laudato si'”, il celebre documento papale, è stato al centro della loro azione, ricordando a tutti che il tempo stringe per agire contro il riscaldamento globale. Testimoni oculari hanno descritto scene di tensione e ammirazione, con la folla che si è radunata per osservare l’evento in diretta.

Reazioni e impatti immediati

Le autorità locali e i responsabili del sito hanno risposto rapidamente, ma l’eco della protesta si è diffusa sui social media, generando dibattiti accesi. Con migliaia di condivisioni e commenti, questa iniziativa ha sollevato domande sul futuro delle manifestazioni ambientali: è solo l’inizio di una serie di azioni più audaci? Mentre il mondo osserva, l’impatto di questa occupazione potrebbe ispirare altri a unirsi alla causa, rivelando quanto il clima sia diventato un tema irrinunciabile.

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