Attualità
Giorgia Meloni non è presente e l’inaugurazione di piazza Pia per il Giubileo viene rimandata al 23 dicembre

La cerimonia di inaugurazione della nuova piazza Pia, il cantiere simbolo del Giubileo 2025 a Roma, ha subito uno slittamento dal 20 al 23 dicembre. Questo cambiamento si rende necessario a causa di impegni istituzionali della presidente del Consiglio.
Inaugurazione della nuova piazza Pia
La piazza Pia si trova tra Castel Sant’Angelo e via della Conciliazione ed è il sito designato per molti degli eventi programmati nel corso del Giubileo 2025. L’attesa inaugurazione del nuovo spazio cittadino e del relativo sottopasso è stata ritardata per consentire la partecipazione della presidente del Consiglio. La data ufficiale per la cerimonia è ora il 23 dicembre 2024. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha confermato la sua presenza all’evento.
Impatti sul programma Giubileo 2025
Il sindaco di Roma, durante la presentazione del Terzo Rapporto alla città presso l’Auditorium Parco della Musica, aveva precedentemente annunciato il 20 dicembre come data di inaugurazione. Tuttavia, le cerimonie pianificate sono state adeguate per il nuovo calendario, compresa l’apertura di piazza dei Cinquecento e della zona pedonale di piazza Risorgimento.
Priorità internazionali e slittamento eventi
L’impossibilità della presidente del Consiglio a partecipare il 20 dicembre è legata agli impegni a Bruxelles per il Consiglio europeo e poi in Finlandia, per il Vertice “Nord-Sud” a Saariselka. Il vertice prevede discussioni cruciali su sicurezza e migrazione, concludendosi prima della cerimonia a Roma. Gli impieghi all’estero confermano l’importanza delle agende internazionali nell’organizzazione degli eventi locali.
Attualità
La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.
Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.
Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.
La crisi delle fede cristiana in Europa
In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.
Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.
La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.
Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.
Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.
Attualità
Attivisti di Extinction Rebellion invadono il Colosseo citando le parole del Papa per la loro protesta eco-radicale

ClimaInRibellione: Attivisti di Extinction Rebellion hanno invaso il Colosseo di Roma con un messaggio shockante ispirato a Papa Francesco, e potresti non credere a cosa è successo dopo!
In una mossa audace che ha catturato l’attenzione di tutti, gli attivisti di Extinction Rebellion hanno occupato il Colosseo, uno dei simboli più iconici di Roma, per diffondere un appello urgente contro il cambiamento climatico. Utilizzando le parole del Pontefice per amplificare il loro messaggio, questa protesta ha trasformato un sito storico in un palcoscenico globale di sensibilizzazione, lasciando i passanti a chiedersi: quanto è vicina la crisi ambientale alla nostra porta?
L’occupazione che ha fatto scalpore
Gli attivisti hanno strategicamente scelto il Colosseo per la sua visibilità mondiale, esibendo striscioni e slogan che riecheggiano le parole di Papa Francesco sul rispetto per il pianeta. “Laudato si'”, il celebre documento papale, è stato al centro della loro azione, ricordando a tutti che il tempo stringe per agire contro il riscaldamento globale. Testimoni oculari hanno descritto scene di tensione e ammirazione, con la folla che si è radunata per osservare l’evento in diretta.Reazioni e impatti immediati
Le autorità locali e i responsabili del sito hanno risposto rapidamente, ma l’eco della protesta si è diffusa sui social media, generando dibattiti accesi. Con migliaia di condivisioni e commenti, questa iniziativa ha sollevato domande sul futuro delle manifestazioni ambientali: è solo l’inizio di una serie di azioni più audaci? Mentre il mondo osserva, l’impatto di questa occupazione potrebbe ispirare altri a unirsi alla causa, rivelando quanto il clima sia diventato un tema irrinunciabile.
-
Cronaca6 giorni fa
Perde il controllo del veicolo e si schianta su auto in sosta: gravemente ferita una giovane donna di 20 anni.
-
Cronaca6 giorni fa
Jovanotti avvia i dieci concerti romani al Palasport: dal palco un saluto per il Papa
-
Attualità6 giorni fa
È morto Papa Francesco
-
Cronaca5 giorni fa
Atac potenzia il servizio: più bus su 17 linee, task force in metro